Partener che fa uso di cannabis
Gent.le dottore/ssa vorrei chiedervi un consiglio...sn fidanzata da un anno cn il mio ragazzo e la nostra relazione e stupenda ci amiamo tanto..il mio ragazzo tiene 26 anni e dall eta di 16 che fa uso di cannabis io qnd mi sn fidanzata cn lui fino a qualche settimana ne facevo uso anchio ma per via della salute e perke nn mi piace ho deciso di smettere ed ora sto molto meglio..qnd li ho detto che smettevo il mio ragazzo c'e rimasto malissimo per lui era fondamentale avere una ragazza che condivida qst cn lui ma io sincera nn ne voglio proprio sapere dottore..la cosa che mi preoccupa per prima cosa e' lui perke durante la giornata ogni giorno arriva a farsene anche 8 ,vorrei tnt che smettesse io sn sicura che starebbe benissimo senza fumare e poi l'altra cosa che mi preoccupa e il nostro rapporto ho paura che per qst il mio ragazzo si stanchi di me ma se dovesse accadere peggio per lui ...dottore nn so cosa fare vorrei aiutarlo ,io nn mi permetterai mai a dirli di smettere perke so che peggiorerebbe la situzione e nemmeno di andare a disintossicarsi ,mi dica lei la cosa piu da fare ...la ringrazio anticipatamente ..distintii saluti
[#1]
Cara Ragazza,
E' molto difficile convincere a smettere una persona che è affetto da una dipendenza. Soprattutto quando non lo desidera. E pensi che, da quanto scrive, per il suo ragazzo è così necessario fumare cannabis da diventare persino "fondamentale" relazionarsi con una ragazza che ne faccia altrettanto uso. Intanto le faccio le mie CONGRATULAZIONI per aver resistito alle sue pressioni e ad aver deciso di smettere. La cannabis, per quanto se ne possa dire in giro dai non specialisti in questo campo, crea veramente gravi effetti sulla salute, sia fisica, sia psicologica.
Il mio consiglio è questo: non cerchi di convincerlo a smettere. Per esperienza (tanta) è solo controproducente.
Si limiti ad informarlo. Lo coinvolga a leggere articoli informativi sulla cannabis. Prima o poi un abuso così smodato porta ad una rottura con la sostanza; a quel punto lo indirizzi, se non riesce a smettere da solo, ad uno Psicologo o ad uno Psicoterapeuta che lo aiuti.
Per quanto riguarda l'ultima parte del suo quesito, se il suo ragazzo si stuferà di Lei perchè non condivide più con lui l'assunzione, è di certo meglio perderlo che continuare il rapporto.
Tenga infine conto che molto spesso di fronte ad un abuso di cannabis coesistono problemi psicologici (bassa autostima, fobia sociale, e tante altre sindromi) che motivano sottilmente all'assunzione.
un caro saluto.
E' molto difficile convincere a smettere una persona che è affetto da una dipendenza. Soprattutto quando non lo desidera. E pensi che, da quanto scrive, per il suo ragazzo è così necessario fumare cannabis da diventare persino "fondamentale" relazionarsi con una ragazza che ne faccia altrettanto uso. Intanto le faccio le mie CONGRATULAZIONI per aver resistito alle sue pressioni e ad aver deciso di smettere. La cannabis, per quanto se ne possa dire in giro dai non specialisti in questo campo, crea veramente gravi effetti sulla salute, sia fisica, sia psicologica.
Il mio consiglio è questo: non cerchi di convincerlo a smettere. Per esperienza (tanta) è solo controproducente.
Si limiti ad informarlo. Lo coinvolga a leggere articoli informativi sulla cannabis. Prima o poi un abuso così smodato porta ad una rottura con la sostanza; a quel punto lo indirizzi, se non riesce a smettere da solo, ad uno Psicologo o ad uno Psicoterapeuta che lo aiuti.
Per quanto riguarda l'ultima parte del suo quesito, se il suo ragazzo si stuferà di Lei perchè non condivide più con lui l'assunzione, è di certo meglio perderlo che continuare il rapporto.
Tenga infine conto che molto spesso di fronte ad un abuso di cannabis coesistono problemi psicologici (bassa autostima, fobia sociale, e tante altre sindromi) che motivano sottilmente all'assunzione.
un caro saluto.
Dr. Stefano Scatena - Psicologo
Riceve a Viterbo, in Via San Lorenzo,37
Tel. 328/8135777 www.stefanoscatena.it
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Gentile ragazza, in questo campo le persone hanno spesso difficoltà a lasciarsi aiutare direttamente, figuriamoci per interposta persona. È veramente difficile suggerirle cosa fare per lui, ma allo stesso tempo non posso che concordare con il collega e invitarla a non cedere a questo tipo di pressioni.
Nel caso di uso e abuso di sostanze la competenza è innanzitutto psichiatrica e poi psicologica, ma è difficile convincere l'interessato a cambiare se tale motivazione non sorge da lui stesso.
Può leggere questo breve articolo informativo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=98&c=1
Cordiali saluti
Nel caso di uso e abuso di sostanze la competenza è innanzitutto psichiatrica e poi psicologica, ma è difficile convincere l'interessato a cambiare se tale motivazione non sorge da lui stesso.
Può leggere questo breve articolo informativo:
http://www.giuseppesantonocito.it/news.htm?m=98&c=1
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
vi ringrazio per la risp ... cerchero magari di farli leggere qualche articolo e spero vedendo me che riesco a stare bene anche senza fumare lo faccia anche lui...compunque il mio ragazzo ha un carattere molto ansioso e per l'uso di cannabis li capita frequentemente di cambiare umore e la cosa che ho notato anche e che appena e nervoso e qualoca lo turba prima cosa che fa e' farsi una canna ...una sera parlavamo dell argomento e mi disse che lui prima che iniziasse a fumare qnd era piccolo aveva un brutto carattere era "cattivo" invece da qnd ha iniziato a fumare si e calmato ..e poi ho notato che e' molto insicuro e a volte fa di tutto per attrarre la mia attenzione in modo che io li vado dietro ,cioe a volte si comporta male cn me cerca di farmi ingelosire per attrarre la sua attenzione ..
[#4]
Gentile utente,
quello che lei descrive è vero: fondamentalmente la cannabis ha per la maggior parte delle persone un effetto ansiolitico, placa gli stati d'ansia. E' come se il suo ragazzo prendesse dei farmaci "illegali". In genere l'uso avviene in adolescenza, spesso se continua in età adulta è per motivi personali: probablmente il suo ragazzo fa fatica ad affrontare la vita, data la sua insicurezza e si rifugia in qualcosa che lo calma, non pensando agli effetti, ma soprattutto non volendo guardare in faccia e affrontare i suoi problemi. Se il rapporto con lui è stupendo come dice, non finirà se lei non assume più cannabis e se gli fa vedere quanto lei sia presente se decide di farsi aiutare e non più autocurarsi con la cannabis
Tanti auguri,
quello che lei descrive è vero: fondamentalmente la cannabis ha per la maggior parte delle persone un effetto ansiolitico, placa gli stati d'ansia. E' come se il suo ragazzo prendesse dei farmaci "illegali". In genere l'uso avviene in adolescenza, spesso se continua in età adulta è per motivi personali: probablmente il suo ragazzo fa fatica ad affrontare la vita, data la sua insicurezza e si rifugia in qualcosa che lo calma, non pensando agli effetti, ma soprattutto non volendo guardare in faccia e affrontare i suoi problemi. Se il rapporto con lui è stupendo come dice, non finirà se lei non assume più cannabis e se gli fa vedere quanto lei sia presente se decide di farsi aiutare e non più autocurarsi con la cannabis
Tanti auguri,
Dr.ssa Valeria Cristiano
[#6]
Gentile utente,
Lei descrive una persona che fa uso abituale di cannabis. Rispetto alla vita, agli scopi e al sentire di questa persona (cioè di lui) esiste un problema ? E visto invece da fuori, ha dei problemi legati all'uso di cannabis ?
Non si capisce infatti se si può o meno parlare di abuso/dipendenza e in base a che cosa, visto che il solo consumo regolare, seppur indicativo per quantità, non è l'aspetto cruciale per giudicare patologico un comportamento.
Lei descrive una persona che fa uso abituale di cannabis. Rispetto alla vita, agli scopi e al sentire di questa persona (cioè di lui) esiste un problema ? E visto invece da fuori, ha dei problemi legati all'uso di cannabis ?
Non si capisce infatti se si può o meno parlare di abuso/dipendenza e in base a che cosa, visto che il solo consumo regolare, seppur indicativo per quantità, non è l'aspetto cruciale per giudicare patologico un comportamento.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 22.4k visite dal 26/09/2009.
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