A marzo è iniziato tutto. ho cominciato a fissarmi con le reazioni automatiche del mio corpo

A marzo è iniziato tutto.
Ho cominciato a fissarmi con i miei denti e la posizione della lingua.
Ero costantemente consapevole di come i miei denti si toccavano e di dove fosse la lingua, e questo mi faceva venire una forte ansia.
Non riuscivo a smettere di pensarci, mi sembrava strano e fuori posto, anche se era una cosa normale.
Questa fissazione è durata circa una settimana, durante la quale mi sentivo sempre nervoso e ansioso.
Poi, per fortuna, è scomparsa da sola, e per un po' sono riuscito a tornare alla normalità.


Dopo qualche settimana, però, è iniziato un nuovo ciclo.
Questa volta la mia mente si è focalizzata sulla respirazione.
Mi sono chiesto: "E se avessi paura di respirare?
".
Da quel momento, ogni volta che respiravo, diventavo iperconsapevole del respiro e cominciavo a provare ansia.
Anche se sapevo che respirare è una funzione automatica e naturale, ogni respiro mi sembrava strano, come se dovessi controllarlo.
Questa nuova fase è durata una settimana, poi, come la fissazione sui denti, è scomparsa improvvisamente, e mi sono sentito sollevato.


Tuttavia, qualche mese dopo, il problema è tornato, ma questa volta era più forte.
La consapevolezza della mia respirazione era ancora più intensa e, ogni volta che ci pensavo, l'ansia aumentava.
Ho cominciato ad avere attacchi di panico, come se respirare fosse una cosa anormale o sbagliata.
Era difficile smettere di pensare al respiro, e ogni volta che mi concentravo su di esso, la sensazione peggiorava.
Anche in questa fase, l'ansia è passata, ma non del tutto, e sembrava sempre lì, pronta a tornare.


Infine, negli ultimi giorni, è tornata una terza volta, ed è peggio di prima.
Ora non riesco a smettere di pensarci, è costante.
Ogni respiro è fonte di ansia, e la mia mente non riesce a lasciarlo andare.
Non posso più respirare in modo naturale come facevo prima; sono sempre consapevole di come sto respirando, e questo mi provoca continuamente ansia.
Sta diventando difficile persino dormire, perché la mia mente non si ferma mai.
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Gentilissimo lettore,

il primo passo lo ha fatto scrivendoci online e spiegando i suoi sintomi. Sarebbe opportuno
che lei possa fare il passo più importante , ovvero parlarne di persona con un collega di un servizio di psicologia certamente presente nella città dove vive, per affrontare nel modo più adeguato la situazione che vive.
Se preferisce ci riscriva per aggiornarci.
Mille saluti e auguri

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica