Doc aggressivo o altro?

Cari Dottori,

Sono un ragazzo di 20 anni; sono stato in cura presso CSM per un disturbo di matrice ossessiva che ha coperto più aspetti della vita, esordendo come ipocondria, trasformandosi in psico condria fino a diventare paura di farmi del male (doc suicidio) con costante monitoraggio dell' umore, della qualità dei pensieri, timore di essere o diventare schizofrenico o bipolare...fino a che le ossessioni sul farmi del male si sono ridotte (non scomparse) e sono iniziate quelle si poter fare del male a mia madre.
Voglio precisare che i pensieri si presentendo sottoforma di domande scomode, del tipo che io inizio ad interrogarmi ossessivamente del perché ho fatto certi pensiri ossessivi o perché ho avuto certe sensazioni.
Nel caso di mia mamma, che ho sempre amato e rispettato, mi trovo in un momento della vita in cui tendo a valutare tutti i suoi errori, tutto ciò che lei ha sbagliato con me; essendo una donna irascibile ed ansiosa (io non sono per nulla irascibile) lei mi ha trasmesso molta ansia e quindi è come se la incolpassi un po' di come sono ora; però io la amo e non le farei mai del male.
Mi ritrovo ultimamente a psicanalizzare molto il nostro rapporto, ho pensieri ossessivi di poter aver avuto un trauma infantile (e onestamente non credo di averlo avuto) forse ho avuto tanti piccoli microtraumi, con una separazione dei miei ed un carattere materno difficile.
Siccome conosco il potere suggestivo delle ossessioni, ho paura di arrivare a non provare nulla per mia madre, o peggio odiarla e desiderare di farle del male.
Non sapete che angoscia e paura mi portano questi pensieri.
Allora penso alle cronache di figli che fanno del male ai genitori e mi terrorizzo e piango.
Io provo rabbia per certi comportamenti rientrati di mia madre ma non le farei mai del male io non farei del male a nessuno.
Mi riconosco in tutti i tratti dell'ossessivo e voglio sottolineare che queste non sono le uniche ossessioni che ho.
Pertanto quando ho un altro pensiero ossessivo si attenua quello rivolto verso mia madre.
Non sono una persona violenta e non voglio diventarlo dottori.
Il CSM che mi ha preso in carico ha chiuso e ora sto cominciando a cercare un terapista alternativo.
Vorrei fare una psicanalisi ma ho letto che è controindicata nel trattamento delle ossessioni, meglio una breve strategica o una comportamentale?
Siamo poveri ma faccio ripetizioni e posso permettermi il lusso di pagarmele da solo.
Nel pratico che fare per gestire queste ossessioni?
E se fossero reali?
Che paura mamma mia che paura.
Grazie per l'ascolto
[#1]
Dr.ssa Rachele Isaia Psicologo 3
Sì, tendenzialmente ci sono più evidenze di buon esito nel trattamento delle dinamiche ossessive nella terapia cognitivo comportamentale o cognitivista rispetto alle terapie di approccio dinamico (tra cui c'è quella analitica). Per il vero e proprio DOC si parla della nello specifico della terapia ERP, per i tratti ossessivi in generale comunque siamo nell'area della CBT.

Sarebbe credo utile, avendo già lei fatto un pezzo precedente che mi sembra abbia ben inquadrato la situazione, cercare qualcuno che ha competenza specifica in questo tipo di trattamento, essendo un settore a mio parere (o almeno nella mia realtà regionale) abbastanza specialistico.

Saprei indirizzarla su Torino ma non in altre zone, ma certamente qualche collega della sua zona potrebbe aiutarla a trovare chi cerca.

Quando è stato al CSM non le hanno dato suggerimenti circa a chi rivolgersi per continuare il trattamento iniziato? Mi viene in mente che potrebbe rivolgersi al professionista che la seguiva per avere questo tipo di indirizzo.

Dott.ssa Rachele Isaia

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie per la risposta. Forse ho trovato un terapista specializzato in breve strategica e trattamento delle ossessioni. Una cosa sola mi viene spontaneo domandarle. Appurato che un terapista abbia un indirizzo non psicanalitico (che è controindicato nella cura delle ossessioni) è comunque possibile nel corso della terapia affrontare alcuni temi come quello delle emozioni; voglio capire se la specializzazione e l'orientamento di un terapista precludano la possibilità di parlare con lui di argomenti che concernono altri indirizzi di terapia. Magari la mia domanda è mal posta. Detto questo ho letto da qualche parte che alcuni disturbi fobico ossessivi possono evolvere verso patologie più gravi ed io temo sempre questo per me, la peggiore delle patologie (come una schizofrenia o un bipolarismo). Grazie ancora
[#3]
Dr.ssa Rachele Isaia Psicologo 3
La risposta alla sua domanda "appurato che un terapista abbia un indirizzo non psicanalitico è comunque possibile nel corso della terapia affrontare alcuni temi come quello delle emozioni?" È assolutamente sì. Gli psicologi e gli psicoterapeuti tutti si occupano inevitabilmente di emozioni, qualsiasi sia l'approccio che utilizzano.

Saluti

Dott.ssa Rachele Isaia