Anziana convivente
Buon giorno
Sto vivendo una situazione che mi sta facendo delirare.
Da qualche mese è venuta ad abitare con noi mia nonna, della quale se ne occupa mia madre con scarso (per non dire nullo) aiuto delle sorelle nella gestione dell anziana.
Non è più autosufficiente e la situazione sta peggiorando sempre di più, con la conseguenza che mia madre ormai e’ praticamente schiava di lei e di riflesso pure io perché devo occuparmene per dare sollievo a mia madre nei momenti in cui deve fare qualcosa.
Io sto vivendo malissimo tutta questa situazione perché mi rendo conto che, oltre a sacrificare il mio tempo (lavoro ma mia madre mi fa pesare il fatto che ad esempio io voglia riposare piuttosto che occuparmi delle faccende di casa quando lo stabilisce lei), mia madre ormai ha sacrificato la sua vita per sua madre.
A volte penso di essere anomala io che non riesco a provare empatia o pena per questa persona che è mia nonna che alla fine ci ha letteralmente stravolto la vita ma io davvero vivo male questa situazione.
Probabilmente il problema è mio e della mia mente xké alla fine è pur sempre sua madre ma io davvero non so più come affrontare questa situazione.
Mia madre ora vive in un altra casa ma ovviamente pretende che io scenda più volte a settimana e mi fa pesare ad esempio il fatto che io a volte voglia uscire e vivere la mia vita perché, penso io, si rende conto che lei non può farlo e fa pesare a me la cosa.
Chiedo consiglio a voi.
Sto vivendo una situazione che mi sta facendo delirare.
Da qualche mese è venuta ad abitare con noi mia nonna, della quale se ne occupa mia madre con scarso (per non dire nullo) aiuto delle sorelle nella gestione dell anziana.
Non è più autosufficiente e la situazione sta peggiorando sempre di più, con la conseguenza che mia madre ormai e’ praticamente schiava di lei e di riflesso pure io perché devo occuparmene per dare sollievo a mia madre nei momenti in cui deve fare qualcosa.
Io sto vivendo malissimo tutta questa situazione perché mi rendo conto che, oltre a sacrificare il mio tempo (lavoro ma mia madre mi fa pesare il fatto che ad esempio io voglia riposare piuttosto che occuparmi delle faccende di casa quando lo stabilisce lei), mia madre ormai ha sacrificato la sua vita per sua madre.
A volte penso di essere anomala io che non riesco a provare empatia o pena per questa persona che è mia nonna che alla fine ci ha letteralmente stravolto la vita ma io davvero vivo male questa situazione.
Probabilmente il problema è mio e della mia mente xké alla fine è pur sempre sua madre ma io davvero non so più come affrontare questa situazione.
Mia madre ora vive in un altra casa ma ovviamente pretende che io scenda più volte a settimana e mi fa pesare ad esempio il fatto che io a volte voglia uscire e vivere la mia vita perché, penso io, si rende conto che lei non può farlo e fa pesare a me la cosa.
Chiedo consiglio a voi.
[#1]
Gentile utente,
potreste attivare i servizi sociali e anche la Caritas per avere aiuti consistenti a vantaggio della nonna, specie se invalida e con 104. Alla possibilità di una badante, o di una domestica a ore, ci avete pensato? In questo, se mancano alla nonna le risorse economiche, gli altri figli dovrebbero aiutare.
Per la parte che compete alla famiglia, mi chiedo come mai lei non senta alcun affetto per sua nonna materna.
Soprattutto risulta incomprensibile il disagio che all'inizio della sua email sembrava derivare dalla convivenza con madre e nonna, mentre alla fine scrive: "Mia madre ora vive in un altra casa ma ovviamente pretende che io scenda più volte a settimana".
Ma dunque dove vivete, tutte e tre?
Chiarisca meglio.
potreste attivare i servizi sociali e anche la Caritas per avere aiuti consistenti a vantaggio della nonna, specie se invalida e con 104. Alla possibilità di una badante, o di una domestica a ore, ci avete pensato? In questo, se mancano alla nonna le risorse economiche, gli altri figli dovrebbero aiutare.
Per la parte che compete alla famiglia, mi chiedo come mai lei non senta alcun affetto per sua nonna materna.
Soprattutto risulta incomprensibile il disagio che all'inizio della sua email sembrava derivare dalla convivenza con madre e nonna, mentre alla fine scrive: "Mia madre ora vive in un altra casa ma ovviamente pretende che io scenda più volte a settimana".
Ma dunque dove vivete, tutte e tre?
Chiarisca meglio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Buon giorno e grazie per la cortese risposta. Mia mamma ha voluto farsi carico della gestione di mia nonna quindi ritiene di non avere bisogno di alcun aiuto.. e non c’è modo di smuoverla. Probabilmente lei sperava in una collaborazione più attiva degli altri membri della famiglia ma così non è stato. Sto cercando di fare leva sul chiamare una persona qualche ora per darle un po’ di libertà, anche perché io lavoro, spero almeno in questo di riuscirci.
Abbiamo vissuto assieme per mesi, ora si sono sposate da circa 3 mesi ma comunque il week end e alcuni giorni durante la settimana siamo assieme nella stessa casa.
Per la questione del non provare affetto non ne ho idea, forse perché ho vissuto mia nonna solo qualche ora il fine settimana visto che vivevo in un paese diverso . Insomma non ho avuto il rapporto nonna/nipote che vedo in giro tipo nonni che recuperano i nipoti a scuola, che passano un sacco di tempo con loro: io tutto questo non l’ho vissuto. O forse mi manca il poter vivere e passare del tempo in libertà con mia mamma e non posso e quindi incolpo mia nonna di questo
Abbiamo vissuto assieme per mesi, ora si sono sposate da circa 3 mesi ma comunque il week end e alcuni giorni durante la settimana siamo assieme nella stessa casa.
Per la questione del non provare affetto non ne ho idea, forse perché ho vissuto mia nonna solo qualche ora il fine settimana visto che vivevo in un paese diverso . Insomma non ho avuto il rapporto nonna/nipote che vedo in giro tipo nonni che recuperano i nipoti a scuola, che passano un sacco di tempo con loro: io tutto questo non l’ho vissuto. O forse mi manca il poter vivere e passare del tempo in libertà con mia mamma e non posso e quindi incolpo mia nonna di questo
[#3]
Gentile utente,
mi sembra che le soluzioni ci siano, alcuna realistiche, altre no.
Un esempio è nel fatto che sua madre e sua nonna si sono spostate in un'altra casa, quindi gravano meno su di lei. Vivono nella casa della nonna? E perché ritornano nel weekend?
Quanto al fatto che sua madre sperasse "in una collaborazione più attiva degli altri membri della famiglia", questo in genere non è realistico. Ciascuno ha i suoi impegni, il suo stato di salute, il suo legame con l'anziana; lei stessa ci dice che non l'ha vissuta con l'affetto in genere riservato alle nonne, forse per il carattere della signora?
Agli altri figli si può chiedere aiuto economico se la nonna è indigente, ma non presenza o interventi materiali. Posso capire che sua madre si senta a disagio per questo, ma da qui al diritto di impegnare gli altri secondo le proprie esigenze, il passo è gigantesco.
Vede bene che lei stessa ha scritto: "mia madre mi fa pesare il fatto che ad esempio io voglia riposare piuttosto che occuparmi delle faccende di casa quando lo stabilisce lei".
Questo delinea una persona dirigista, la quale non si rende conto del limite delle proprie pretese.
Cerchi di non essere dirigista a sua volta; la domestica si può suggerire ma non imporre. Lei giustamente osserva: "O forse mi manca il poter vivere e passare del tempo in libertà con mia mamma e non posso e quindi incolpo mia nonna di questo".
Ormai è adulta e credo comprenda che la responsabile di questa gestione del tempo che lei non gradisce non è sua nonna, ma sua madre.
Provi a parlarle con sincerità in questi termini, senza pretendere di piegarla alla sua volontà, e cercate una soluzione che sia la migliore per tutti.
Auguri.
mi sembra che le soluzioni ci siano, alcuna realistiche, altre no.
Un esempio è nel fatto che sua madre e sua nonna si sono spostate in un'altra casa, quindi gravano meno su di lei. Vivono nella casa della nonna? E perché ritornano nel weekend?
Quanto al fatto che sua madre sperasse "in una collaborazione più attiva degli altri membri della famiglia", questo in genere non è realistico. Ciascuno ha i suoi impegni, il suo stato di salute, il suo legame con l'anziana; lei stessa ci dice che non l'ha vissuta con l'affetto in genere riservato alle nonne, forse per il carattere della signora?
Agli altri figli si può chiedere aiuto economico se la nonna è indigente, ma non presenza o interventi materiali. Posso capire che sua madre si senta a disagio per questo, ma da qui al diritto di impegnare gli altri secondo le proprie esigenze, il passo è gigantesco.
Vede bene che lei stessa ha scritto: "mia madre mi fa pesare il fatto che ad esempio io voglia riposare piuttosto che occuparmi delle faccende di casa quando lo stabilisce lei".
Questo delinea una persona dirigista, la quale non si rende conto del limite delle proprie pretese.
Cerchi di non essere dirigista a sua volta; la domestica si può suggerire ma non imporre. Lei giustamente osserva: "O forse mi manca il poter vivere e passare del tempo in libertà con mia mamma e non posso e quindi incolpo mia nonna di questo".
Ormai è adulta e credo comprenda che la responsabile di questa gestione del tempo che lei non gradisce non è sua nonna, ma sua madre.
Provi a parlarle con sincerità in questi termini, senza pretendere di piegarla alla sua volontà, e cercate una soluzione che sia la migliore per tutti.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 482 visite dal 29/09/2024.
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