Mio marito mi tradisce da mesi come dire ai bambini che ci separiamo
Buongiorno, ho 39 anni sto (stavo) con mio marito da quasi 22 e tra alti e bassi siamo sempre andati d'accordo e ci siamo amati e supportati sempre.
Da Gennaio mi è però crollato il mondo addosso.
Stavamo passando un periodo di distacco emotivo dovuto dalla nascita del nostro secondo bambino e da una serie di recriminazioni taciute mie e di rimpianti e bisogni sottaciuti da lui, finchè mi confessa che voleva andare dallo psicologo perchè era confuso sui suoi sentimenti e che stava provando qualcosa per un'"amica/collega".
Lui iper razionale si è trovato spiazzato.
Ha eretto un muro nei miei confronti dall'oggi al domani, niente più affetto o gesti spontanei.
Dice che non mi ha mai tradito fisicamente.
Dopo un mesetto mi dice che vuole risolvere e di andare in terapia di coppia.
Facciamo 9 sedute in cui risolviamo tutti i nostri problemi di coppia e di fatto la coppia funzionava alla grande.
Ma mancava da parte sua quella connessione emotiva.
Ogni 2 mesi circa ci trovavamo punto e a capo, nonostante gli sforzi, soprattutto miei, per tenere in piedi la nostra famiglia composta tra l'altro di 2 bambini di 2 e 6 anni.
Facciamo un viaggio in camper ad aprile che ci ha fatto ritrovare normalità e spensieratezza, A fine luglio ripiombiamo nel baratro.
Mi chiede una pausa di riflessione che dura 1 settimana ma in cui ci sentiamo ogni giorno per i bambini e in uno di questi viene a vederli.
Lo metto di fronte a una scelta, o entra o esce, perchè io soffro e sono stanca.
Sceglie di riprovarci perchè gli sono mancati tantissimo i bimbi e l'ansia era aumentata e andiamo una settimana alle eolie a seguito della vacanza tutto sembra tornare nella normalità.
Sembra sereno, felice e più affettuoso nei miei confronti, meno rispetto a prima ma dice che la terapia lo ha profondamente cambiato e che non essere "quello di prima".
Fatto sta che ieri è tornato a casa più tardi del solito da lavoro e lo vedevo più sviante alle domande... ho messo a letto i bimbi e mi confessa di aver fatto aperitivo con Lei, e messo alle strette mi confessa plurimi tradimenti.
Mi sono sentita delusa, amareggiata, non rispettata.
Mi ha detto che gli dispiace che non voleva ecc.
Gli ho detto di andare via da casa ed è uscito.
Ora il mio dubbio è come dirlo ai bimbi.
Come dire che papà dall'oggi al domani non dorme più a casa, se dire subito la verità edulcorata o se farglielo capire gradualmente preparandoli.
In quest'ultimo caso potrei farlo dormire in un'altra stanza ma per quanto tempo?
Io non so cosa fare... la mia psicologa dice che devo tenere in considerazione il mio stato emotivo ma io penso ai bimbi...
Da Gennaio mi è però crollato il mondo addosso.
Stavamo passando un periodo di distacco emotivo dovuto dalla nascita del nostro secondo bambino e da una serie di recriminazioni taciute mie e di rimpianti e bisogni sottaciuti da lui, finchè mi confessa che voleva andare dallo psicologo perchè era confuso sui suoi sentimenti e che stava provando qualcosa per un'"amica/collega".
Lui iper razionale si è trovato spiazzato.
Ha eretto un muro nei miei confronti dall'oggi al domani, niente più affetto o gesti spontanei.
Dice che non mi ha mai tradito fisicamente.
Dopo un mesetto mi dice che vuole risolvere e di andare in terapia di coppia.
Facciamo 9 sedute in cui risolviamo tutti i nostri problemi di coppia e di fatto la coppia funzionava alla grande.
Ma mancava da parte sua quella connessione emotiva.
Ogni 2 mesi circa ci trovavamo punto e a capo, nonostante gli sforzi, soprattutto miei, per tenere in piedi la nostra famiglia composta tra l'altro di 2 bambini di 2 e 6 anni.
Facciamo un viaggio in camper ad aprile che ci ha fatto ritrovare normalità e spensieratezza, A fine luglio ripiombiamo nel baratro.
Mi chiede una pausa di riflessione che dura 1 settimana ma in cui ci sentiamo ogni giorno per i bambini e in uno di questi viene a vederli.
Lo metto di fronte a una scelta, o entra o esce, perchè io soffro e sono stanca.
Sceglie di riprovarci perchè gli sono mancati tantissimo i bimbi e l'ansia era aumentata e andiamo una settimana alle eolie a seguito della vacanza tutto sembra tornare nella normalità.
Sembra sereno, felice e più affettuoso nei miei confronti, meno rispetto a prima ma dice che la terapia lo ha profondamente cambiato e che non essere "quello di prima".
Fatto sta che ieri è tornato a casa più tardi del solito da lavoro e lo vedevo più sviante alle domande... ho messo a letto i bimbi e mi confessa di aver fatto aperitivo con Lei, e messo alle strette mi confessa plurimi tradimenti.
Mi sono sentita delusa, amareggiata, non rispettata.
Mi ha detto che gli dispiace che non voleva ecc.
Gli ho detto di andare via da casa ed è uscito.
Ora il mio dubbio è come dirlo ai bimbi.
Come dire che papà dall'oggi al domani non dorme più a casa, se dire subito la verità edulcorata o se farglielo capire gradualmente preparandoli.
In quest'ultimo caso potrei farlo dormire in un'altra stanza ma per quanto tempo?
Io non so cosa fare... la mia psicologa dice che devo tenere in considerazione il mio stato emotivo ma io penso ai bimbi...
[#1]
Gentile utente,
mi spiace per la complessa e dolorosa condizione che sta attraversando.
Sembrerebbe che il vostro rapporto di coppia, come talvolta accade negli anni, non sia riuscito a resistere agli urti della vita, del tempo, né a sopravvivere alle sue recriminazioni taciute e ai bisogni inespressi di lui. Oltre a ciò e a molto altro c'è stata la nascita del suo secondo figlio, che per quanto immagino che da un lato sia stata fonte di gioia, dall'altro ha comportato una rottura di equilibri già precari, un ulteriore distacco a cui è seguito il crollo.
Condivido la sua scelta di intraprendere un percorso psicologico e chiedere a lui di decidere se entrare o uscire dalla sua vita. Questo è stato un passo, un gesto d'amore e di rispetto che ha compiuto verso sé stessa, rifiutando di sostare per un tempo indefinito nell'attesa di una decisione di lui, nella speranza di un suo ritorno.
Questa separazione è sicuramente un sogno frantumato, un progetto di vita spezzato, ma non la viva come un fallimento personale.
Ci sono state sicuramente responsabilità -non colpe- da entrambi i lati. Guardi però anche ai tentativi che ha fatto per ricostruire il rapporto, per ritrovarvi, a quanti bocconi amari ha dovuto mandar giù, a quante possibilità ha voluto dare alla vostra coppia, a quei momenti in cui ha scelto di esserci e crederci ancora, malgrado una parte dentro di lei le diceva che forse avrebbe dovuto lasciarlo andare.
Condivido anche il parere della psicologa, rispetto al fatto che dovrebbe concentrarsi sui suoi vissuti emotivi, anche perché forse non si è data il tempo di risollevarsi dal dolore della fine della relazione, dalla ferita e dall'umiliazione che le hanno inferto l'abbandono e il tradimento.
Però capisco anche le sue preoccupazioni di mamma in merito al come dirlo ai figli, al volerli proteggere da questo dolore.
Il mio suggerimento è di utilizzare i colloqui psicologici come uno spazio prezioso in cui poter ritrovarsi come persona, ripartire da sé, anche perché prendersi cura di sé sarà un modo per prendersi cura anche dei suoi figli.
In secondo luogo sarà eventualmente possibile riflettere con la sua psicologa su un modo per dire ai suoi figli della separazione e sul come gestirla. Potrebbe essere opportuno eventualmente dirlo insieme al papà, evitando di colpevolizzarvi a vicenda, rispettandovi e assumendovi entrambi le responsabilità, e soprattutto ponendo particolare attenzione al dire che anche se vi separate come coppia, resterete sempre i loro genitori.
Auguri per tutto.
mi spiace per la complessa e dolorosa condizione che sta attraversando.
Sembrerebbe che il vostro rapporto di coppia, come talvolta accade negli anni, non sia riuscito a resistere agli urti della vita, del tempo, né a sopravvivere alle sue recriminazioni taciute e ai bisogni inespressi di lui. Oltre a ciò e a molto altro c'è stata la nascita del suo secondo figlio, che per quanto immagino che da un lato sia stata fonte di gioia, dall'altro ha comportato una rottura di equilibri già precari, un ulteriore distacco a cui è seguito il crollo.
Condivido la sua scelta di intraprendere un percorso psicologico e chiedere a lui di decidere se entrare o uscire dalla sua vita. Questo è stato un passo, un gesto d'amore e di rispetto che ha compiuto verso sé stessa, rifiutando di sostare per un tempo indefinito nell'attesa di una decisione di lui, nella speranza di un suo ritorno.
Questa separazione è sicuramente un sogno frantumato, un progetto di vita spezzato, ma non la viva come un fallimento personale.
Ci sono state sicuramente responsabilità -non colpe- da entrambi i lati. Guardi però anche ai tentativi che ha fatto per ricostruire il rapporto, per ritrovarvi, a quanti bocconi amari ha dovuto mandar giù, a quante possibilità ha voluto dare alla vostra coppia, a quei momenti in cui ha scelto di esserci e crederci ancora, malgrado una parte dentro di lei le diceva che forse avrebbe dovuto lasciarlo andare.
Condivido anche il parere della psicologa, rispetto al fatto che dovrebbe concentrarsi sui suoi vissuti emotivi, anche perché forse non si è data il tempo di risollevarsi dal dolore della fine della relazione, dalla ferita e dall'umiliazione che le hanno inferto l'abbandono e il tradimento.
Però capisco anche le sue preoccupazioni di mamma in merito al come dirlo ai figli, al volerli proteggere da questo dolore.
Il mio suggerimento è di utilizzare i colloqui psicologici come uno spazio prezioso in cui poter ritrovarsi come persona, ripartire da sé, anche perché prendersi cura di sé sarà un modo per prendersi cura anche dei suoi figli.
In secondo luogo sarà eventualmente possibile riflettere con la sua psicologa su un modo per dire ai suoi figli della separazione e sul come gestirla. Potrebbe essere opportuno eventualmente dirlo insieme al papà, evitando di colpevolizzarvi a vicenda, rispettandovi e assumendovi entrambi le responsabilità, e soprattutto ponendo particolare attenzione al dire che anche se vi separate come coppia, resterete sempre i loro genitori.
Auguri per tutto.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa grazie per le sue parole di conforto, ne ho davvero bisogno in questo momento in cui tutto sembra così irreale. Mio marito, il mio unico grande amore da 22 anni non è più qui accanto a me nel nostro letto che sembra così grande e freddo e ci sono i miei figli. Vorrei piangere ma non posso davanti a loro , vorrei ridere con loro ma non riesco... Era la mia prima e unica storia d'amore ed ero convinta che mai sarebbe successa una cosa del genere, credevo fossimo una roccia insieme e invece è bastata qualche chiacchiera con una collega per fare sgretolate tutto. C'erano dei problemi di fondo lo so ma niente di irrisolvibile. Vengo a sapere che dopo un suo percorso psicologico scopre che i suoi sentimenti nei miei confronti erano sopiti da tanto tempo, anni, che questa terza persona gli ha risvegliato questi sentimenti sopiti. Che non aveva piacere e voglia quando facevamo l'amore mentre con Lei ha talmente connessione emotiva, la ama così tanto, che prova sentimenti mai provati a letto. Mi chiedo se mi abbia mai amato a questo punto, se il suo fosse vero amore. Lui dice di si ma era diverso.
Voglio sapere tutto, glo ho fatto tante domande sui dettagli, sul quando, come e perché dei tradimenti. Sulle modalità. Non so perché e non so se mi fa bene sapere ma voglio sapere.
Lui da l'altro ieri, quando è uscito di casa, è affettuoso, dolce, sta male anche lui, mi dice che mi vuole bene e che sono e sarò per sempre la persona più importante della sua vita, che non ci abbandonerà mai e che farà in modo di farci stare bene e felici fosse l'ultima cosa che fa nella vita.
Il "problema" è che io non lo odio, anzi, dopo 9 mesi di angoscia e sofferenza, una volta che mi ha confessato tutto, mi sono come rassegnata. Non abbiamo mai litigato da gennaio a oggi, non ci siamo mai "trattati male" o urlato, e questo è stato d'aiuto per i nostri bimbi ma dall'altro lato proprio per questo non se lo aspettano ... Per loro siamo i genitori modello.
Dal mio canto io sarei disposta anche a riprendermelo, ma so che non dovrei.
Lui mi dice che non cambierà nulla nella gestione quotidiana salvo che dormirà fuori. Che verrà tutte le sere a cena e a giocare con i bimbi e nel weekend starà con noi fino al pomeriggio. Che sarà più presente di prima . Io ho bisogno di lui di saperlo presente come amico , come supporto o confidente. È il mio punto di riferimento da 22 anni. Vorrei mantenere quantomeno un rapporto sano di amicizia e affetto. Ho bisogno del suo contatto e lui ora mi abbraccia anche più di prima. È possibile fare una separazione consapevole? È fattibile a lungo andare stancarsi,?
È possibile 7
Voglio sapere tutto, glo ho fatto tante domande sui dettagli, sul quando, come e perché dei tradimenti. Sulle modalità. Non so perché e non so se mi fa bene sapere ma voglio sapere.
Lui da l'altro ieri, quando è uscito di casa, è affettuoso, dolce, sta male anche lui, mi dice che mi vuole bene e che sono e sarò per sempre la persona più importante della sua vita, che non ci abbandonerà mai e che farà in modo di farci stare bene e felici fosse l'ultima cosa che fa nella vita.
Il "problema" è che io non lo odio, anzi, dopo 9 mesi di angoscia e sofferenza, una volta che mi ha confessato tutto, mi sono come rassegnata. Non abbiamo mai litigato da gennaio a oggi, non ci siamo mai "trattati male" o urlato, e questo è stato d'aiuto per i nostri bimbi ma dall'altro lato proprio per questo non se lo aspettano ... Per loro siamo i genitori modello.
Dal mio canto io sarei disposta anche a riprendermelo, ma so che non dovrei.
Lui mi dice che non cambierà nulla nella gestione quotidiana salvo che dormirà fuori. Che verrà tutte le sere a cena e a giocare con i bimbi e nel weekend starà con noi fino al pomeriggio. Che sarà più presente di prima . Io ho bisogno di lui di saperlo presente come amico , come supporto o confidente. È il mio punto di riferimento da 22 anni. Vorrei mantenere quantomeno un rapporto sano di amicizia e affetto. Ho bisogno del suo contatto e lui ora mi abbraccia anche più di prima. È possibile fare una separazione consapevole? È fattibile a lungo andare stancarsi,?
È possibile 7
[#3]
Utente
Mi chiedo se sia possibile rimanere in buoni rapporti come amici, confidente e supporto. Ho paura che lui si stanchi di me e che al momento è presente solo perché gli faccio pena.
Mi dà fastidio che mi dica che mi vuole bene ma stava male in casa.
Mi dà fastidio che esce da questa casa dopo aver giocato con i nostri bimbi e va ad infilarsi nel letto della l'altra.
Mi sembra una mancanza di rispetto del nostro dolore, mio e dei suoi figli e anche suo se come dice soffre di questa perdita.
Avrei accettato fosse andato via in un'altra casa e tra un anno avrebbe intrapreso una nuova love story ma così è un ulteriore pugnalata.
Penso che la settimana scorsa siamo usciti a mangiare un sushi noi e ieri sera probabilmente sia andato con Lei, lei felice e soddisfatta della sua vittoria, brava ad aver resistito a 9 mesi a fare la terza incomoda ma tanto ci sarà abituata.
Perché non ha lottato per noi?
Mi dà fastidio che mi dica che mi vuole bene ma stava male in casa.
Mi dà fastidio che esce da questa casa dopo aver giocato con i nostri bimbi e va ad infilarsi nel letto della l'altra.
Mi sembra una mancanza di rispetto del nostro dolore, mio e dei suoi figli e anche suo se come dice soffre di questa perdita.
Avrei accettato fosse andato via in un'altra casa e tra un anno avrebbe intrapreso una nuova love story ma così è un ulteriore pugnalata.
Penso che la settimana scorsa siamo usciti a mangiare un sushi noi e ieri sera probabilmente sia andato con Lei, lei felice e soddisfatta della sua vittoria, brava ad aver resistito a 9 mesi a fare la terza incomoda ma tanto ci sarà abituata.
Perché non ha lottato per noi?
[#4]
Gentile utente,
potrà affrontare la rabbia, il dolore, insieme a queste domande e paure con la sua psicologa. Come le ho già scritto adesso dovrebbe prendersi cura di sè e in questo modo si prenderà anche cura dei suoi figli.
Anche nel caso in cui doveste tornare insieme sarebbe opportuno che lei avesse delle ragioni per farlo e non decidesse di stare con lui perchè non riesce a farne a meno. Inoltre come ho anche letto nei precedenti consulti è da tempo che siete in crisi. Dovrebbe avere la lucidità per comprendere se questa storia la rende più felice o infelice e di conseguenza decidere.
Nel caso in cui doveste separarvi definitivamente, il percorso psicologico la aiuterà ad affrontare un dolore che ora le appare insuperabile, ma oltre il quale può esserci tanto altro.
potrà affrontare la rabbia, il dolore, insieme a queste domande e paure con la sua psicologa. Come le ho già scritto adesso dovrebbe prendersi cura di sè e in questo modo si prenderà anche cura dei suoi figli.
Anche nel caso in cui doveste tornare insieme sarebbe opportuno che lei avesse delle ragioni per farlo e non decidesse di stare con lui perchè non riesce a farne a meno. Inoltre come ho anche letto nei precedenti consulti è da tempo che siete in crisi. Dovrebbe avere la lucidità per comprendere se questa storia la rende più felice o infelice e di conseguenza decidere.
Nel caso in cui doveste separarvi definitivamente, il percorso psicologico la aiuterà ad affrontare un dolore che ora le appare insuperabile, ma oltre il quale può esserci tanto altro.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
[#5]
Utente
Gentile dottoressa la separazione per lui è definitiva.
Lo abbiamo comunicato ai bambini che al momento sembrano tranquilli.
Lo abbiamo comunicato ai nostri genitori e parenti affini tutto in un giorno perché appunto per lui è stata una liberazione, non c'è più speranza. Come ha avuto modo di vedere da gennaio siamo in crisi e tra alti e bassi Lui non apre alcun barlume di speranza.
Ho paura che possa pentirsi...
Io mi sento sola in una casa immensa, in campagna, da sola con due bimbi e un cane voluto da lui
Ma come si fa a prendersi cura di sé stessi ? Io al momento vedo solo il nero assoluto.
Lo abbiamo comunicato ai bambini che al momento sembrano tranquilli.
Lo abbiamo comunicato ai nostri genitori e parenti affini tutto in un giorno perché appunto per lui è stata una liberazione, non c'è più speranza. Come ha avuto modo di vedere da gennaio siamo in crisi e tra alti e bassi Lui non apre alcun barlume di speranza.
Ho paura che possa pentirsi...
Io mi sento sola in una casa immensa, in campagna, da sola con due bimbi e un cane voluto da lui
Ma come si fa a prendersi cura di sé stessi ? Io al momento vedo solo il nero assoluto.
[#6]
Gentile utente,
si affidi alla psicologa che la segue.
Io in questa sede non posso dirle più di quello che le ho già detto.
Ancora auguri.
si affidi alla psicologa che la segue.
Io in questa sede non posso dirle più di quello che le ho già detto.
Ancora auguri.
Psicologa e Assistente Sociale
www.psicosocialmente.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 677 visite dal 27/09/2024.
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