Ansia

Buongiorno, sono un ragazzo che da circa 2 anni convive con un'ansia perenne.

Qualsiasi cosa io faccia mi provoca ansia e non so come uscirne.

Ho ansia ad uscire, per paura che mi succeda qualcosa (e questo mi portare a non uscire di casa per molti giorni).

Ho paura di fare brutte figure davanti a tante persone.

Ho ansia se sono al centro dell'attenzione.

Ho il bisogno constante di sapere tutto, se ho qualche dolore devo cercare su internet per capire cosa sia (so che è sbagliato cercare su internet ma dopo anni di ricerche ho capito cosa prendere in considerazione e questo mi aiuta con l ansia), se non conosco il significato di una parola devo subito cercarlo, non deve esserci un argomento sul quale non so sono preparato.

Ho ansia a scuola, quando devo parlare davanti alla classe (sono riuscito ad entrare in corso per prendere la certificazione di inglese ma seguire le lezioni in cui dovevo parlare davanti a 40 sconosciuti in inglese con la paura di sbagliare mi ha causato un' ansia enorme e mi sono ritirato).

Sono un ex obeso ed ho paura di ritornare come prima.

Ho paura di perdere i miei cari.

Ho paura di rimanere solo.

A volte mi capita di ritornare a casa e di chiudere la porta a chiave, ma una volta entrato anche se sono certo di avere chiusa ritorno indietro a verificare.

Prima di fare qualcosa devo organizzare interamente la giornata e se qualcosa non va secondo i piani mi causa ansia.

Per fortuna non ho attacchi di panico anche se mi accadde all'inizio della mia ansia.

Sento di non star vivendo la mia adolescenza, non ho problema a farmi amici anzi ne ho abbastanza ma non uscire causa il loro allontanamento.

Ho paura che le persone parlino alle mie spalle e vado completamente nel panico quando sento ridere delle persone intorno a me perché penso ce l' abbiamo con me.

Ho ansia ha mentire, non riesco a mentire ad i miei genitori che è una cosa bella di certo però purtroppo non ho ancora parlato con loro del mio orientamento sessuale (sono sicuro che mi accetterebbero ma mi crea ansia comunque) e alcune volte se devo uscire con un ragazzo non riesco a mentire e quindi non esco.

Non so se è importante ma lo voglio comunque dire perché potrebbe significare qualcosa, da quando ho l'ansia ho trovato solo un modo per farla passare provvisoriamente ed è fare ricerche genealogiche, mentre facevo le ricerche non pensavo ad altro solo a quello e mi creava un momento tranquillo nella mia testa, questo è anche un altro esempio del fatto che devo sapere tutto come sapere tutte le persone che ci sono state prima di me.

Sicuramente ho dimenticato altre ansie perché sono veramente tante ma penso che bastino queste.

So benissimo che da questo Forum non di possano fare diagnosi accurate ma vorrei solo avere un parere professionale, purtroppo al momento non ho possibilità economiche per fare terapia e non rientro con l'isee per fare richiesta all'ASL.

Grazie mille a tutti anticipatamente:)
[#1]
Dr.ssa Rachele Isaia Psicologo 3
Buona sera, non ho ben capito qual è la domanda precisa a cui cerca risposta.

Se fosse la diagnosi, mi fermerei (e sarebbe più che sufficiente) alla sua consapevolezza che l'ansia che vive è eccessivamente pervasiva e intensa.

Se invece si parla di trattamento, da quello che ha scritto (sempre premesso che sono cose da verificare a colloquio clinico) non consiglierei in prima battuta un approccio farmacologico, ma psicoterapeutico.

Forse dipende dalla zona in cui vive, però qui in Piemonte non c'entra l'ISEE per chiedere un colloquio psicologico. Si chiede al medico di base un'impegnativa specifica e dopodiché si prenota all'ASL di riferimento. Certo spesso il SSN non ha i fondi per seguire le persone per interi percorsi terapeutici, ma qualche volta qualcosa si riesce a fare e magari potrebbe già ottenere una restituzione in termini di inquadramento della situazione.

Dott.ssa Rachele Isaia

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa, la mia richiesta era un "consulto" generale. Vorrei capire quanto grave è la mia ansia e le mie ossessioni. Sono felice che almeno da quanto sentito non mi riconosce in un paziente farmacologico. Purtroppo ho anche ansia ad andare per la prima volta da uno psicologo. Buona giornata
[#3]
Dr.ssa Rachele Isaia Psicologo 3
Ok, capisco la richiesta.

Per rispondere alla domanda sulla gravità, dobbiamo considerare che essa dipende da una serie di cose che vanno valutate attentamente in maniera approfondita, è qualcosa che ancora non possiamo sapere. Per essere precisa e schietta, aggiungo che ricorrere alla farmacoterapia oppure no non è un indice di gravità di per sé. Consigliavo però un approccio in prima battuta psicoterapeutico per (in estrema sintesi) un inquadramento dettagliato così da avere più elementi per scegliere il trattamento in seconda battuta.

In ogni caso, spesso c'è ansia nell'idea di incontrare uno psicologo, ma altrettanto spesso questa si abbassa dopo il primo colloquio che di solito è il più attivante. Già il fatto che ne stia parlando qui mi sembra una buona cosa, per cui le consiglierei di continuare su questa strada del consulto approfondendo la situazione per migliorare la sua qualità di vita e sentirsi un po' più libero!

In bocca al lupo

Dott.ssa Rachele Isaia

[#4]
Utente
Utente
La ringrazio tanto dottoressa! Buona giornata
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