Il mio ragazzo ha paura di malattie sessuali
Buongiorno, il mio ragazzo e io abbiamo rapporti con preservativo da quasi un anno.
Non abbiamo mai provato altri metodi contraccettivi, ma in questi giorni ho iniziato a proporre di utilizzare la pillola anticoncezionale.
Ha espresso di essere contrario per paura di contrarre malattie sessualmente trasmissibili o infezioni ma né io né lui abbiamo avuto rapporti con altre persone prima.
Inoltre io da mesi gli pratico sesso orale (cosa che lui si é sempre rifiutato di fare), esponendomi quindi per prima a rischi di contrarre qualsiasi cosa avesse lui e lui non si é mai opposto.
Ho provato a parlargli del fatto che questa situazione mi faccia rimanere male, ma non é cambiato nulla.
Cosa posso fare?
Lasciar perdere?
Non abbiamo mai provato altri metodi contraccettivi, ma in questi giorni ho iniziato a proporre di utilizzare la pillola anticoncezionale.
Ha espresso di essere contrario per paura di contrarre malattie sessualmente trasmissibili o infezioni ma né io né lui abbiamo avuto rapporti con altre persone prima.
Inoltre io da mesi gli pratico sesso orale (cosa che lui si é sempre rifiutato di fare), esponendomi quindi per prima a rischi di contrarre qualsiasi cosa avesse lui e lui non si é mai opposto.
Ho provato a parlargli del fatto che questa situazione mi faccia rimanere male, ma non é cambiato nulla.
Cosa posso fare?
Lasciar perdere?
[#1]
Gentile utente,
"Il mio ragazzo ha paura di malattie sessuali", ci dice. Per questo motivo vuole continuare ad usare il profilattico, anziché sostituirlo con la pillola contraccettiva, più comoda e sicura. Eppure nessuno dei due ha mai avuto rapporti con altre persone ...
Come mai?
La situazione che Lei ci segnala afferisce generalmente ad una di queste due situazioni:
- o alla paura
- o all'ansia.
Qual è la differenza?
- La paura è legata ad una circostanza specifica, al timore 'concreto' che quella situazione possa presentare una 'concreta' possibilità di contrarre una malattia trasmissione sessuale.
La paura è uno stato d'animo protettivo di fronte a pericoli reali.
Talvolta la paura è incomprensibile per gli altri, per il fatto che solamente il soggetto è a conoscenza dei fatti reali che gli provocano paura.
- L'ansia invece afferisce piuttosto al proprio stato interiore e non sempre richiede uno stimolo scatenante adeguato. L'ansia è un tratto che può caratterizzare la persona, non il concreto pericolo.
Una certa (ridotta) quantità di ansia può ottimizzare le prestazioni; ma anche -ad es. quando diventa "ansia paralizzante"- rendere totalmente incapaci di prendere decisioni o di affrontare situazioni anche semplici.
Come vede, in questo consulto ho tralasciato i Suoi sentimenti, di Lei che ci scrive,
preferendo fornirLe qualche strumento di lettura per quanto riguarda il suo ragazzo.
Infatti chi prova paura o ansia è poco portat* a mettersi nei panni degli altri (cioè nei Suoi sentimenti) perché è troppo preso dai propri
Tocca ora a lei, sulla base di questi chiarimenti teorici, suscitare qualche riflessione in lui e un confronto di opinioni tra voi.
P.S. Invitiamo Lei a riflettere sulla asimmetria riguardante le modalità dello scambio intimo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Il mio ragazzo ha paura di malattie sessuali", ci dice. Per questo motivo vuole continuare ad usare il profilattico, anziché sostituirlo con la pillola contraccettiva, più comoda e sicura. Eppure nessuno dei due ha mai avuto rapporti con altre persone ...
Come mai?
La situazione che Lei ci segnala afferisce generalmente ad una di queste due situazioni:
- o alla paura
- o all'ansia.
Qual è la differenza?
- La paura è legata ad una circostanza specifica, al timore 'concreto' che quella situazione possa presentare una 'concreta' possibilità di contrarre una malattia trasmissione sessuale.
La paura è uno stato d'animo protettivo di fronte a pericoli reali.
Talvolta la paura è incomprensibile per gli altri, per il fatto che solamente il soggetto è a conoscenza dei fatti reali che gli provocano paura.
- L'ansia invece afferisce piuttosto al proprio stato interiore e non sempre richiede uno stimolo scatenante adeguato. L'ansia è un tratto che può caratterizzare la persona, non il concreto pericolo.
Una certa (ridotta) quantità di ansia può ottimizzare le prestazioni; ma anche -ad es. quando diventa "ansia paralizzante"- rendere totalmente incapaci di prendere decisioni o di affrontare situazioni anche semplici.
Come vede, in questo consulto ho tralasciato i Suoi sentimenti, di Lei che ci scrive,
preferendo fornirLe qualche strumento di lettura per quanto riguarda il suo ragazzo.
Infatti chi prova paura o ansia è poco portat* a mettersi nei panni degli altri (cioè nei Suoi sentimenti) perché è troppo preso dai propri
Tocca ora a lei, sulla base di questi chiarimenti teorici, suscitare qualche riflessione in lui e un confronto di opinioni tra voi.
P.S. Invitiamo Lei a riflettere sulla asimmetria riguardante le modalità dello scambio intimo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 431 visite dal 23/09/2024.
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