Avere sempre ansia e paura per i figli
Salve dottori! Se vi scrivo è perché mi sto rendendo conto che la mia vita è diventata insopportabile, triste ed infelice.
Ho due bambini piccoli, 6 anni e 2 anni, e da mamma ansiosa quale sono diventata il mio pensiero va sempre loro.
Tutti i giorni ho paura che possa succedere loro qualcosa di brutto, malattie di un certo tipo che solamente a scrivere tremo e non vivo più.
Ogni giorno trovo qualcosa su cui fissarmi e temere conseguenze bruttissime... La mia vita si si sta annullando perché per me loro sono tutta la mia vita ed il solo pensiero che possa succedergli qualcosa mi fa stare malissimo.
Mi sento responsabile su tutto.
Per farvi un esempio: stanotte mio figlio il piccolo aveva la febbre e quindi gli ho dovuto dare la Tachipirina supposta.
La mattina avevo messo lo smalto alle dita e ora penso che un po' di smalto sia rimasto all' interno dello sfintere anale di mio figlio, questo perché mi capita spesso di vedere "strisciate"di smalto rosso sui mobili, lo smalto fa di queste cose e chi è donna lo sa bene.
Non mi do pace, ho paura che questa cosa posso farlo ammalare, possa fargli venire una malattia incurabile, che ripeto, non riesco nemmeno a nominare.
Ma questo è solo un episodio fra mille che me ne capitano durante le giornate.
Ovviamente ci penso e ripenso continuamente ma non me ne esco facilmente.
Lo faccio presente a mio marito ma ormai mi rimprovera quasi, ritiene che non abbia pensieri importanti nella vita a cui pensare.
Ma purtroppo lui è così, lo so che mi ama ma è poco affettuoso e ormai mi sono anche abituata a ciò.
Vivere così per me è diventato insostenibile.
Vivere nel terrore, paura di perdere le cose più preziose della mia vita è durissima.
Non lo auguro a nessuno.
Ovviamente mi colpevolizzo su tutto, se succede qualcosa la colpa è mia perché devo sempre avere il controllo su tutto e mi sento profondamente in colpa.
Avrei mille cose da dire ma mi fermo qui.
Grazie della vostra cortese attenzione
Ho due bambini piccoli, 6 anni e 2 anni, e da mamma ansiosa quale sono diventata il mio pensiero va sempre loro.
Tutti i giorni ho paura che possa succedere loro qualcosa di brutto, malattie di un certo tipo che solamente a scrivere tremo e non vivo più.
Ogni giorno trovo qualcosa su cui fissarmi e temere conseguenze bruttissime... La mia vita si si sta annullando perché per me loro sono tutta la mia vita ed il solo pensiero che possa succedergli qualcosa mi fa stare malissimo.
Mi sento responsabile su tutto.
Per farvi un esempio: stanotte mio figlio il piccolo aveva la febbre e quindi gli ho dovuto dare la Tachipirina supposta.
La mattina avevo messo lo smalto alle dita e ora penso che un po' di smalto sia rimasto all' interno dello sfintere anale di mio figlio, questo perché mi capita spesso di vedere "strisciate"di smalto rosso sui mobili, lo smalto fa di queste cose e chi è donna lo sa bene.
Non mi do pace, ho paura che questa cosa posso farlo ammalare, possa fargli venire una malattia incurabile, che ripeto, non riesco nemmeno a nominare.
Ma questo è solo un episodio fra mille che me ne capitano durante le giornate.
Ovviamente ci penso e ripenso continuamente ma non me ne esco facilmente.
Lo faccio presente a mio marito ma ormai mi rimprovera quasi, ritiene che non abbia pensieri importanti nella vita a cui pensare.
Ma purtroppo lui è così, lo so che mi ama ma è poco affettuoso e ormai mi sono anche abituata a ciò.
Vivere così per me è diventato insostenibile.
Vivere nel terrore, paura di perdere le cose più preziose della mia vita è durissima.
Non lo auguro a nessuno.
Ovviamente mi colpevolizzo su tutto, se succede qualcosa la colpa è mia perché devo sempre avere il controllo su tutto e mi sento profondamente in colpa.
Avrei mille cose da dire ma mi fermo qui.
Grazie della vostra cortese attenzione
[#1]
Gentile Utente,
"Vivere così PER me è diventato insostenibile", ci scrive.
Ma istintivamente verrebbe da leggere:
"Vivere così CON me è diventato insostenibile."
Dico questo perché l'episodio riportato [quello dello smalto] sembrerebbe deporre a favore di una non sana attenzione verso la salute del bambino,
.che porta Lei a vivere nel "terrore",
.che accentua il suo già attivo ipercontrollo,
.che rende impossibile la vita a chi vive con lei.
Forse suo marito non è "poco affettuoso"; forse è semplicemente sfiancato da una molteplicità di preoccupazioni che a buonsenso sono scarsamente condivisibili.
Il suo titolo è esplicito:
> "Avere sempre ansia e paura per i figli".
Ma se Lei ha "sempre ansia e paura per i figli", deve prendersi cura di sè.
Non può pensare che la quantità costante ("sempre") di ansia descritta sia una modalità sana e normale della vita; e nemmeno una sana modalità educativa.
E neppure ritenere che suo marito deva essere affettuoso con lei a causa di ciò: per giustificarla? Per consolarla? Per quale altro motivo?
Auspico che lei comprenda la ragione profonda della franchezza e schiettezza di questa risposta specialistica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Vivere così PER me è diventato insostenibile", ci scrive.
Ma istintivamente verrebbe da leggere:
"Vivere così CON me è diventato insostenibile."
Dico questo perché l'episodio riportato [quello dello smalto] sembrerebbe deporre a favore di una non sana attenzione verso la salute del bambino,
.che porta Lei a vivere nel "terrore",
.che accentua il suo già attivo ipercontrollo,
.che rende impossibile la vita a chi vive con lei.
Forse suo marito non è "poco affettuoso"; forse è semplicemente sfiancato da una molteplicità di preoccupazioni che a buonsenso sono scarsamente condivisibili.
Il suo titolo è esplicito:
> "Avere sempre ansia e paura per i figli".
Ma se Lei ha "sempre ansia e paura per i figli", deve prendersi cura di sè.
Non può pensare che la quantità costante ("sempre") di ansia descritta sia una modalità sana e normale della vita; e nemmeno una sana modalità educativa.
E neppure ritenere che suo marito deva essere affettuoso con lei a causa di ciò: per giustificarla? Per consolarla? Per quale altro motivo?
Auspico che lei comprenda la ragione profonda della franchezza e schiettezza di questa risposta specialistica.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve dottoressa Brunialti. Innanzitutto la ringrazio per la sua celere risposta. Per quanto concerne mio marito beh no, non mi riferivo al fatto che io pretenda comprensione in simili circostanze, anche perché ne sono pienamente consapevole di assumere un atteggiamento sbagliato. Parlavo in generale, del fatto che forse questa mancanza mi fa stare male?! Fortunatamente dinnanzi a miei figli mi dimostro sempre forte e cerco per quanto possibile di non trasmettere ansia e paura infondate.
Io però non me ne esco più... Ho appena scoperto che mia figlia ha una verruca plantare e questa cosa mi sta mandando profondamente in ansia. Ho paura ad affrontare il futuro dei miei figli..pensare che un tempo prima di avere figli ero la ragazza più spensierata al mondo. Da mamma non riesco più perché mi sento pienamente responsabile. Per me loro sono tutto!
La ringrazio della sua cortese attenzione.
Io però non me ne esco più... Ho appena scoperto che mia figlia ha una verruca plantare e questa cosa mi sta mandando profondamente in ansia. Ho paura ad affrontare il futuro dei miei figli..pensare che un tempo prima di avere figli ero la ragazza più spensierata al mondo. Da mamma non riesco più perché mi sento pienamente responsabile. Per me loro sono tutto!
La ringrazio della sua cortese attenzione.
[#3]
Gentile Utente,
Può essere che la maternità abbia slatentizzato dei suoi tratti ansiosi.
Essi però vengono attualmente sostenuti da pensieri disfunzionali, ad esempio il credere che i figli
"per me loro sono tutto!"
Spero che non sia vero, perché altrimenti quando loro se ne andranno
(ed è auspicabile che ciò avvenga perché è segno che la scuola guida genitoriale ha funzionato bene),
dicevo, quando loro se ne andranno Lei perderà tutto, compresa se stessa.
"I figli li abbiamo in prestito" diceva Gibran, li riceviamo dalla vita e dobbiamo restituirli alla vita.
Quello che rimane è la persona stessa per sè; è la relazione di coppia romantica, sempre che essa non giunga troppo sfilacciata alla fase del "nido vuoto".
Un esempio della sua ansia spropositata è quello della verruca plantare della figlia; problema assai comune soprattutto se si è frequentata la spiaggia, oppure la piscina.
Una verruca plantare non è un tumore, ha una cura semplice; e dunque perché farne una tragedia, riversando drammaticità su tutti i membri della famiglia e suscitando un vero malessere psicologico? Figli e adulti hanno bisogno di serenità per crescere bene.
Lei si dichiara "pienamente consapevole di assumere comportamenti sbagliati",
ma se così fosse Lei farebbe ogni sforzo per assumere comportamenti corretti curando quell'ansia pervasiva che sta alla base del suo malessere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Può essere che la maternità abbia slatentizzato dei suoi tratti ansiosi.
Essi però vengono attualmente sostenuti da pensieri disfunzionali, ad esempio il credere che i figli
"per me loro sono tutto!"
Spero che non sia vero, perché altrimenti quando loro se ne andranno
(ed è auspicabile che ciò avvenga perché è segno che la scuola guida genitoriale ha funzionato bene),
dicevo, quando loro se ne andranno Lei perderà tutto, compresa se stessa.
"I figli li abbiamo in prestito" diceva Gibran, li riceviamo dalla vita e dobbiamo restituirli alla vita.
Quello che rimane è la persona stessa per sè; è la relazione di coppia romantica, sempre che essa non giunga troppo sfilacciata alla fase del "nido vuoto".
Un esempio della sua ansia spropositata è quello della verruca plantare della figlia; problema assai comune soprattutto se si è frequentata la spiaggia, oppure la piscina.
Una verruca plantare non è un tumore, ha una cura semplice; e dunque perché farne una tragedia, riversando drammaticità su tutti i membri della famiglia e suscitando un vero malessere psicologico? Figli e adulti hanno bisogno di serenità per crescere bene.
Lei si dichiara "pienamente consapevole di assumere comportamenti sbagliati",
ma se così fosse Lei farebbe ogni sforzo per assumere comportamenti corretti curando quell'ansia pervasiva che sta alla base del suo malessere.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Buonasera dottoressa. Innanzitutto la ringrazio nuovamente per l' attenzione che mi da e mi scuso se le scrivo solo adesso. Lei mi dice che io dovrei fare ogni sforzo per assumere comportamenti corretti curando l'ansia che sta alla base del mio malessere! Ha perfettamente ragione, però le chiedo: come?!
Si, lo penso veramente che i miei figli sono tutto per me, tuttavia non ho paura che un domani se ne andranno, l' importante è che da madre io riesca a farli crescere nella maniera più giusta possibile, che riescano a farsi un futuro felice e viversi di conseguenza la loro vita. Adesso mi sento un senso di responsabilità che mi opprime perché come le dicevo l'altro giorno non posso tenere tutto sotto controllo. Non ho paura a lasciarli , lo so bene che non sono di mia proprietà, io per loro vorrei solo il massimo. Pomeriggio stessa ansia dell' altra volta, ma stavolta con l'altra figlia. Avevo messo da poco lo smalto, dopo poco mia figlia mi chiama dicendo che era andata al bagno. Ho aspettato qualche minuto ma poi sono andata a farle un bidet. Dopo che gliel'ho fatto mi sono accorta di avere un po' di smalto nel dito medio, oltre al fatto che sentivo ancora puzza di smalto. E niente... è da pomeriggio che penso a questa "vicenda", che faccio ricerche su internet per vedere se possa essere successo qualcosa qualora dello smalto sia finito all' interno della mucosa vaginale.
Mi torturo, ho paura di malattie gravi e non mi do pace! E mi sento in colpa, irresponsabile e via dicendo.
Le chiedo una cosa: ma come è stato possibile che sia diventata così ? Devo ricercare un evento scatenante che, sinceramente, non riesco a trovare?! Da ragazza ho vissuto un infanzia e adolescenza felice. Mio papà abbastanza rigido ma un bravo papà, mia mamma sempre dolce. Oppure la causa forse si c'è, io sento di averla trovata: genetica. Mia nonna si è ammalata di Alzheimer e a mia mamma da qualche anno le hanno diagnosticato l' Alzheimer...
Evidentemente l'ansia già sfocia verso i 30 anni, così di "botto"...ho il destino segnato?! Penso che sia un campanellino d'allarme. Io comunque lavoro, ho molti interessi, mi piace la mia vita! Sono soddisfatta eppure l' ansia mi divora, non c'è giorno che io non abbia pensieri che mi fanno stare male. Pensare che fino ai 29 anni nulla mi toccava, nulla mi faceva stare in pensiero. Alle malattie nemmeno ci pensavo.
L' abbraccio e la ringrazio di cuore
Si, lo penso veramente che i miei figli sono tutto per me, tuttavia non ho paura che un domani se ne andranno, l' importante è che da madre io riesca a farli crescere nella maniera più giusta possibile, che riescano a farsi un futuro felice e viversi di conseguenza la loro vita. Adesso mi sento un senso di responsabilità che mi opprime perché come le dicevo l'altro giorno non posso tenere tutto sotto controllo. Non ho paura a lasciarli , lo so bene che non sono di mia proprietà, io per loro vorrei solo il massimo. Pomeriggio stessa ansia dell' altra volta, ma stavolta con l'altra figlia. Avevo messo da poco lo smalto, dopo poco mia figlia mi chiama dicendo che era andata al bagno. Ho aspettato qualche minuto ma poi sono andata a farle un bidet. Dopo che gliel'ho fatto mi sono accorta di avere un po' di smalto nel dito medio, oltre al fatto che sentivo ancora puzza di smalto. E niente... è da pomeriggio che penso a questa "vicenda", che faccio ricerche su internet per vedere se possa essere successo qualcosa qualora dello smalto sia finito all' interno della mucosa vaginale.
Mi torturo, ho paura di malattie gravi e non mi do pace! E mi sento in colpa, irresponsabile e via dicendo.
Le chiedo una cosa: ma come è stato possibile che sia diventata così ? Devo ricercare un evento scatenante che, sinceramente, non riesco a trovare?! Da ragazza ho vissuto un infanzia e adolescenza felice. Mio papà abbastanza rigido ma un bravo papà, mia mamma sempre dolce. Oppure la causa forse si c'è, io sento di averla trovata: genetica. Mia nonna si è ammalata di Alzheimer e a mia mamma da qualche anno le hanno diagnosticato l' Alzheimer...
Evidentemente l'ansia già sfocia verso i 30 anni, così di "botto"...ho il destino segnato?! Penso che sia un campanellino d'allarme. Io comunque lavoro, ho molti interessi, mi piace la mia vita! Sono soddisfatta eppure l' ansia mi divora, non c'è giorno che io non abbia pensieri che mi fanno stare male. Pensare che fino ai 29 anni nulla mi toccava, nulla mi faceva stare in pensiero. Alle malattie nemmeno ci pensavo.
L' abbraccio e la ringrazio di cuore
[#5]
Gentile utente,
ci dice che "Si, lo penso veramente che i miei figli sono tutto per me."
Mi dispiace per loro, che si trovano sulle spalle tutto il peso della realizzazione materna.
E che, oltretutto, sono inconsapevoli responsabili dei suoi infiniti malesseri, dovuti a un "senso di responsabilità che mi opprime".
"..Io per loro vorrei solo il massimo", ci dice, e quale genitore non lo vorrebbe?
Però ben consapevole che non dipende dal genitore, bensì dalle tante componenti che loro porteranno nella vita. Importantissima tra esse la solidità emotiva, che in buona parte si respira e si apprende nella quotidiana relazione con genitori non ansiosi.
Dico "genitori", dato che l'uomo in tutto il suo consulto appare ben poco, sia come padre che come marito.
E' importante, per la buona riuscita della loro scuola guida, che figlie e figlie respirino una coppia affettuosa e calda, quando è possibile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
"L'ansia mi divora, non c'è giorno che io non abbia pensieri che mi fanno stare male.."
"Mi torturo, ho paura di malattie gravi e non mi do pace!"
Lo capisco bene, dai fatti che ci descrive. Ad es. è .. tornato lo smalto per unghie. Nel primo consulto ne parlava come dentro lo sfintere anale del maschietto, qui sopra dentro nella vagina della bimba ..
Uno dei Suoi pensieri riguarda la genesi della sua ansia, che indefessamente Lei ricerca, nonostante Le abbiamo offerto una ipotesi che Le ripetiamo qui:
"Può essere che la maternità abbia slatentizzato dei suoi tratti ansiosi".
Ma la sua mente traccia altri collegamenti, non ultimo quello con l'Alzheimer di cui soffrono Suoi congiunti. Quale magico collegamento vede la sua mente, che gli studiosi ancora non hanno scoperto?
Ed infine, a conclusione del consulto, la sua domanda:
".. Dovrei fare ogni sforzo per assumere comportamenti corretti curando l'ansia che sta alla base del mio malessere! COME?!"
Rinnovo la risposta: chiedendo ad un/a Psicolog* che sia anche psicoterapeuta di curare la sua ansia attraverso uno specifico percorso.
E' quello che le risponderebbe il dentista su questa piattaforma se Lei scrivesse di avere il dente che continua da tempo a farle parecchio male. E Lei telefonerebbe al dentista in carne ed ossa per curare il dente.
Ma la psiche .. non sempre le persone si decidono a curarla. Vivendo così loro stesse una vita a metà, e facendola vivere a chi sta loro vicino.
Noi qui le abbiamo dedicato il tempo che ci sembrava utile e necessario per aiutarLa a capire.
Ma il passo di comporre il numero e di prendere l'appuntamento con l* specialista sopra indicat* lo deve fare Lei.
Lo faccia per i suoi figli, se non per sè e per la coppia romantica:
purtroppo genitori ansiosi possono crescere figli ansiosi; fa parte della trasmissione transgenerazionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci dice che "Si, lo penso veramente che i miei figli sono tutto per me."
Mi dispiace per loro, che si trovano sulle spalle tutto il peso della realizzazione materna.
E che, oltretutto, sono inconsapevoli responsabili dei suoi infiniti malesseri, dovuti a un "senso di responsabilità che mi opprime".
"..Io per loro vorrei solo il massimo", ci dice, e quale genitore non lo vorrebbe?
Però ben consapevole che non dipende dal genitore, bensì dalle tante componenti che loro porteranno nella vita. Importantissima tra esse la solidità emotiva, che in buona parte si respira e si apprende nella quotidiana relazione con genitori non ansiosi.
Dico "genitori", dato che l'uomo in tutto il suo consulto appare ben poco, sia come padre che come marito.
E' importante, per la buona riuscita della loro scuola guida, che figlie e figlie respirino una coppia affettuosa e calda, quando è possibile: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html
"L'ansia mi divora, non c'è giorno che io non abbia pensieri che mi fanno stare male.."
"Mi torturo, ho paura di malattie gravi e non mi do pace!"
Lo capisco bene, dai fatti che ci descrive. Ad es. è .. tornato lo smalto per unghie. Nel primo consulto ne parlava come dentro lo sfintere anale del maschietto, qui sopra dentro nella vagina della bimba ..
Uno dei Suoi pensieri riguarda la genesi della sua ansia, che indefessamente Lei ricerca, nonostante Le abbiamo offerto una ipotesi che Le ripetiamo qui:
"Può essere che la maternità abbia slatentizzato dei suoi tratti ansiosi".
Ma la sua mente traccia altri collegamenti, non ultimo quello con l'Alzheimer di cui soffrono Suoi congiunti. Quale magico collegamento vede la sua mente, che gli studiosi ancora non hanno scoperto?
Ed infine, a conclusione del consulto, la sua domanda:
".. Dovrei fare ogni sforzo per assumere comportamenti corretti curando l'ansia che sta alla base del mio malessere! COME?!"
Rinnovo la risposta: chiedendo ad un/a Psicolog* che sia anche psicoterapeuta di curare la sua ansia attraverso uno specifico percorso.
E' quello che le risponderebbe il dentista su questa piattaforma se Lei scrivesse di avere il dente che continua da tempo a farle parecchio male. E Lei telefonerebbe al dentista in carne ed ossa per curare il dente.
Ma la psiche .. non sempre le persone si decidono a curarla. Vivendo così loro stesse una vita a metà, e facendola vivere a chi sta loro vicino.
Noi qui le abbiamo dedicato il tempo che ci sembrava utile e necessario per aiutarLa a capire.
Ma il passo di comporre il numero e di prendere l'appuntamento con l* specialista sopra indicat* lo deve fare Lei.
Lo faccia per i suoi figli, se non per sè e per la coppia romantica:
purtroppo genitori ansiosi possono crescere figli ansiosi; fa parte della trasmissione transgenerazionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 23/09/2024.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.