è amore o abitudine?
Cari Dottori,
Ho 25 anni e sono fidanzata da 7.
Il mio fidanzato ne ha 28 e mi accompagna da quando io ne avevo 18, fin dal primo anno di università.
Siamo sempre stati una coppia come legata, abbiamo sempre fatto tutto insieme e non ci siamo mai sottratti l’uno all’altra soprattutto nei momenti difficili.
Mi sono laureata nel 2022 a settembre e con molto entusiasmo perché oltre a significare una svolta personale per me stessa mi sembrava la svolta per il nostro rapporto e per poter concretizzare il nostro desiderio di famiglia.
Come dicevo siamo sempre stati una parte dell’altra, ci siamo sempre spesi reciprocamente e tenuti accanto in ogni momento.
Lui ha sempre lavorato nell’attività di famiglia e questo nel momento post laurea ha creato delle problematiche.
Perché a causa di alcuni problemi lavorativi importanti mi sono sentita ancor di più inglobata e sopraffatta dalle sue vicende familiari e lavorative diventando più che la sua fidanzata la consulente legale.
Mi ha creato un certo malessere ma mai pensavo di poter guardare una persona estranea in modo diverso.
La primavera scorsa ho approfondito la conoscenza con un mio collega, questa conoscenza è andata oltre per un paio di mesi, quando lui per sua scelta decise di lasciare la moglie con cui era sposato da meno di un anno, questo evento mi ha sconvolta ma in modo repentino mi ha fatto immaginare una vita diversa.
Questa persona mi assomiglia molto, abbiamo le medesima passioni e ci accomuna un forte legame passionale, quello che invece non ho mai avuto con il mio attuale fidanzato.
Ad agosto decisi di lasciare il mio ragazzo ed intraprendere questa nuova relazione che è andata benissimo per i primi mesi poi per lo stress legato alla separazione ci siamo distaccati presa dalla mancanza e dalla malinconia della mia vita precedente rividi il mio ex e attuale fidanzato chiarimmo e riprendemmo a frequentarci e ritornammo insieme dopo poco.
L’altra persona non ne ha avuto conoscenza di ciò fino al mese di giugno, il nostro rapporto non si è mai distaccato del tutto.
io ho continuato a pensarlo e chiedermi dove fosse e cosa facesse e immaginare cose e lui non ha mai smesso di scrivermi.
Ma ogni volta che voglio dare un ultimatum a me stessa sulla mia condizione dico: da una parte ho il mio fidanzato, siamo cresciuti insieme, lui c’è sempre stato, abbiamo progetti solidi è uomo fantastico, buono, dolce e responsabile e fa di tutto per rendermi felice...sì c’è poca passione ma questo può starci data anche la mia distrazione attuale ma ho tante altre cose; dall’altra parte ho lui, con cui rido tanto, dialogo di molte cose abbiamo tanto in comune e mi sembra di avere sempre il cuore che mi scoppia, caratterialmente però non è incline alla presenza al 100% però quando c’è sicuramente si sente.
Cari dottori non so se ho espresso nel modo corretto le mie perplessità, vi ringrazio anticipatamente
Ho 25 anni e sono fidanzata da 7.
Il mio fidanzato ne ha 28 e mi accompagna da quando io ne avevo 18, fin dal primo anno di università.
Siamo sempre stati una coppia come legata, abbiamo sempre fatto tutto insieme e non ci siamo mai sottratti l’uno all’altra soprattutto nei momenti difficili.
Mi sono laureata nel 2022 a settembre e con molto entusiasmo perché oltre a significare una svolta personale per me stessa mi sembrava la svolta per il nostro rapporto e per poter concretizzare il nostro desiderio di famiglia.
Come dicevo siamo sempre stati una parte dell’altra, ci siamo sempre spesi reciprocamente e tenuti accanto in ogni momento.
Lui ha sempre lavorato nell’attività di famiglia e questo nel momento post laurea ha creato delle problematiche.
Perché a causa di alcuni problemi lavorativi importanti mi sono sentita ancor di più inglobata e sopraffatta dalle sue vicende familiari e lavorative diventando più che la sua fidanzata la consulente legale.
Mi ha creato un certo malessere ma mai pensavo di poter guardare una persona estranea in modo diverso.
La primavera scorsa ho approfondito la conoscenza con un mio collega, questa conoscenza è andata oltre per un paio di mesi, quando lui per sua scelta decise di lasciare la moglie con cui era sposato da meno di un anno, questo evento mi ha sconvolta ma in modo repentino mi ha fatto immaginare una vita diversa.
Questa persona mi assomiglia molto, abbiamo le medesima passioni e ci accomuna un forte legame passionale, quello che invece non ho mai avuto con il mio attuale fidanzato.
Ad agosto decisi di lasciare il mio ragazzo ed intraprendere questa nuova relazione che è andata benissimo per i primi mesi poi per lo stress legato alla separazione ci siamo distaccati presa dalla mancanza e dalla malinconia della mia vita precedente rividi il mio ex e attuale fidanzato chiarimmo e riprendemmo a frequentarci e ritornammo insieme dopo poco.
L’altra persona non ne ha avuto conoscenza di ciò fino al mese di giugno, il nostro rapporto non si è mai distaccato del tutto.
io ho continuato a pensarlo e chiedermi dove fosse e cosa facesse e immaginare cose e lui non ha mai smesso di scrivermi.
Ma ogni volta che voglio dare un ultimatum a me stessa sulla mia condizione dico: da una parte ho il mio fidanzato, siamo cresciuti insieme, lui c’è sempre stato, abbiamo progetti solidi è uomo fantastico, buono, dolce e responsabile e fa di tutto per rendermi felice...sì c’è poca passione ma questo può starci data anche la mia distrazione attuale ma ho tante altre cose; dall’altra parte ho lui, con cui rido tanto, dialogo di molte cose abbiamo tanto in comune e mi sembra di avere sempre il cuore che mi scoppia, caratterialmente però non è incline alla presenza al 100% però quando c’è sicuramente si sente.
Cari dottori non so se ho espresso nel modo corretto le mie perplessità, vi ringrazio anticipatamente
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Gentilissima,
ripeto le sue frasi: "....Siamo sempre stati una coppia come legata, abbiamo sempre fatto tutto insieme" e di seguito: "...Questa persona mi assomiglia molto, abbiamo le medesima passioni..."
Immediatamente mi viene in mente che non bisogna confondere gli interessi e le passioni con la libertà. Osservo che fare le cose insieme, sempre, non dia spazio alla libertà personale che ogni individuo deve avere, non per egoismo, ma per salvaguardarci. Noi non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi e, mi creda, non bisogna mai e poi mai perdersi di vista. Essere troppo coinvolti in tutto e per tutto porta la coppia a una routine quotidiana destinata alla noia. Ogni giorno deve essere un nuovo giorno per non incorrere nell'abitudine. L'abitudine fa morie ogni passione. Molto spesso le crisi di coppia dipendono dalla difficoltà a trovare un equilibrio fra autonomia e unione. L'omeostasi porta a ripetere sempre gli stessi errori ed è un circolo senza fine. I nostri spazi personali e l'amore per una persona possono entrare in un conflitto irrisolto e se noi non siamo liberi è facile sentirsi intrappolati e soffocati nel rapporto.
Provate pensare a questo. La lontananza crea aspettativa, sorpresa, nuove cose da raccontare e nuove passioni da condividere.
Spero di aver centrato l'argomento. Auguri
ripeto le sue frasi: "....Siamo sempre stati una coppia come legata, abbiamo sempre fatto tutto insieme" e di seguito: "...Questa persona mi assomiglia molto, abbiamo le medesima passioni..."
Immediatamente mi viene in mente che non bisogna confondere gli interessi e le passioni con la libertà. Osservo che fare le cose insieme, sempre, non dia spazio alla libertà personale che ogni individuo deve avere, non per egoismo, ma per salvaguardarci. Noi non apparteniamo a nessuno se non a noi stessi e, mi creda, non bisogna mai e poi mai perdersi di vista. Essere troppo coinvolti in tutto e per tutto porta la coppia a una routine quotidiana destinata alla noia. Ogni giorno deve essere un nuovo giorno per non incorrere nell'abitudine. L'abitudine fa morie ogni passione. Molto spesso le crisi di coppia dipendono dalla difficoltà a trovare un equilibrio fra autonomia e unione. L'omeostasi porta a ripetere sempre gli stessi errori ed è un circolo senza fine. I nostri spazi personali e l'amore per una persona possono entrare in un conflitto irrisolto e se noi non siamo liberi è facile sentirsi intrappolati e soffocati nel rapporto.
Provate pensare a questo. La lontananza crea aspettativa, sorpresa, nuove cose da raccontare e nuove passioni da condividere.
Spero di aver centrato l'argomento. Auguri
Dr.ssa Giuliana Leoni
psicologa - psicoterapeuta - sessuologa clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 361 visite dal 19/09/2024.
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