Proprio quando volevo tornare ho scoperto che la mia psicoterapeuta è deceduta
come da titolo dopo un periodo di stallo perché ho partorito non ho avuto bisogno di andare in terapia! Proprio oggi dopo che mi ero decisa a rientrare ho scoperto che la mia dottoressa è deceduta, quest’evento mi ha rattristita tanto perché grazie a lei posso ben dire di aver superato delle mie ansie che mi portavo da bambina dopo la morte di mio padre (avevo 3 anni e mezzo).
Oltre ad essere molto dispiaciuta per la sua morte per la persona che era mi sento anche smarrita perché avevo molta fiducia in lei ora non so da dove ricominciare, lei operava il suo servizio in una struttura dove ho chiamato e quando mi hanno detto che nel caso ci fosse qualcun altro ho detto vabene ci penso.
Voglio chiedere delle cose se nel caso il nuovo terapeuta avrà i suoi appunti su me oppure devo ricominciare tutto da capo a spiegare tutto sulla mia vita...e poi mi sento che sono in un periodo in cui non voglio parlare di me ma voglio risolvere solo questo problema che sto vivendo che credo sia collegato sempre alla morte di mio padre.
So che lei già mi conosceva bene, inoltre anche se cercavo di mantenere una distanza emotiva da lei perché so che altrimenti non avrebbe funzionato la terapia alla fine le volevo un gran bene.
Io credo tanto nella psicoterapia ne sono appassionata per me è come se fosse un esercizio per migliorare e non smettere mai di imparare, ma essendo come dicevo prima in questo periodo non ho voglia tanto di raccontare la mia storia, ho paura che anche se ricominciassi il nuovo terapeuta non sapesse tutto di me e quindi non potrei risolvere il mio problema.
Fondamentale le cose su cui ho lavorato in passato erano la mancanza di fiducia in me e di conseguenza anche sulle persone a ne vicine soprattutto il partner cosa ampiamente superata.
Ora invece da quando è nata mia figlia sto avendo un po’ d’ansia per quanto riguarda la sua salute o magari se si fa male ho paura di perderla vado un po’ in crisi in panico.
Quando ero piccola lo facevo con mia madre quindi conosco il mio problema è riconosco che ce l’ho anche se non in maniera esagerata però ad esempio agli occhi del mio compagno lo sono.
Da una parte so che comunque i figli sono anche ansie ma a volte esagero cioè nel senso magari cade ed io per giorni ci penso.
Ora però alcune persone ci marciano su questa cosa che io sono ansiosa e sinceramente credo che sbaglino anche l’approccio nei miei confronti sono aggressivi.
io ho provato a spiegare al mio compagno e la madre il motivo delle mie diciamo ansie un po’ accentuate qual’è e che ci avrei dovuto lavorare su.
Loro mia suocera è una tipa diciamo fin troppo sciolta tipo alla richiesta di togliere magari la pillola da sopra al mobile in quanto ora mia figlia ci arriva, mi ha risposto di tutto punto che fin quando se ne mangiano una non fa niente.
Quindi è vero io ammetto di avere questo piccolo problema ma loro sono esagerati, infatti per via di queste risposte che mi da evito anche di lasciare mia figlia sola con lei.
Oltre ad essere molto dispiaciuta per la sua morte per la persona che era mi sento anche smarrita perché avevo molta fiducia in lei ora non so da dove ricominciare, lei operava il suo servizio in una struttura dove ho chiamato e quando mi hanno detto che nel caso ci fosse qualcun altro ho detto vabene ci penso.
Voglio chiedere delle cose se nel caso il nuovo terapeuta avrà i suoi appunti su me oppure devo ricominciare tutto da capo a spiegare tutto sulla mia vita...e poi mi sento che sono in un periodo in cui non voglio parlare di me ma voglio risolvere solo questo problema che sto vivendo che credo sia collegato sempre alla morte di mio padre.
So che lei già mi conosceva bene, inoltre anche se cercavo di mantenere una distanza emotiva da lei perché so che altrimenti non avrebbe funzionato la terapia alla fine le volevo un gran bene.
Io credo tanto nella psicoterapia ne sono appassionata per me è come se fosse un esercizio per migliorare e non smettere mai di imparare, ma essendo come dicevo prima in questo periodo non ho voglia tanto di raccontare la mia storia, ho paura che anche se ricominciassi il nuovo terapeuta non sapesse tutto di me e quindi non potrei risolvere il mio problema.
Fondamentale le cose su cui ho lavorato in passato erano la mancanza di fiducia in me e di conseguenza anche sulle persone a ne vicine soprattutto il partner cosa ampiamente superata.
Ora invece da quando è nata mia figlia sto avendo un po’ d’ansia per quanto riguarda la sua salute o magari se si fa male ho paura di perderla vado un po’ in crisi in panico.
Quando ero piccola lo facevo con mia madre quindi conosco il mio problema è riconosco che ce l’ho anche se non in maniera esagerata però ad esempio agli occhi del mio compagno lo sono.
Da una parte so che comunque i figli sono anche ansie ma a volte esagero cioè nel senso magari cade ed io per giorni ci penso.
Ora però alcune persone ci marciano su questa cosa che io sono ansiosa e sinceramente credo che sbaglino anche l’approccio nei miei confronti sono aggressivi.
io ho provato a spiegare al mio compagno e la madre il motivo delle mie diciamo ansie un po’ accentuate qual’è e che ci avrei dovuto lavorare su.
Loro mia suocera è una tipa diciamo fin troppo sciolta tipo alla richiesta di togliere magari la pillola da sopra al mobile in quanto ora mia figlia ci arriva, mi ha risposto di tutto punto che fin quando se ne mangiano una non fa niente.
Quindi è vero io ammetto di avere questo piccolo problema ma loro sono esagerati, infatti per via di queste risposte che mi da evito anche di lasciare mia figlia sola con lei.
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Mi dispiace tantissimo per la morte della sua terapeuta. È sembra brutto perdere qualcuno. Mi ha colpito molto una sua frase, quando dice che bisogna mantenere il distacco emotivo altrimenti la terapia non funziona. Per quanto riguarda la mia scuola di pensiero non è esattamente così. Anzi io lavoro proprio di emozioni e sentimenti ed è normale provare dell'affetto. Ovviamente non si deve mai trascendere e bisogna rimanere congruenti con stessi ma è del tutto normale.
Vedo anche una suocera intrusiva che va stoppata, un compagno che forse non la sta sostenendo come lei si aspetta, insomma una situazione un po' complicata.
Capisco che ricominciare tutto da capo sia faticoso, infatti le propongo una terapia centrata sulla sola rielaborazione del lutto per la sua terapeuta. In questo modo sarà concentrata su un'unica problematica. Se lo desidera mi contatti, anche on-line line, perché la rielaborazione del lutto è una mia specializzazione, oppure si Rivola a professionisti che possano sostenerla in tal senso.
Vedo anche una suocera intrusiva che va stoppata, un compagno che forse non la sta sostenendo come lei si aspetta, insomma una situazione un po' complicata.
Capisco che ricominciare tutto da capo sia faticoso, infatti le propongo una terapia centrata sulla sola rielaborazione del lutto per la sua terapeuta. In questo modo sarà concentrata su un'unica problematica. Se lo desidera mi contatti, anche on-line line, perché la rielaborazione del lutto è una mia specializzazione, oppure si Rivola a professionisti che possano sostenerla in tal senso.
Lores Bartelle
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 323 visite dal 14/09/2024.
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