Relazione in stallo
Buongiorno,
Descrivo brevemente la mia situazione.
Ho conosciuto il mio attuale ragazzo quasi due anni fa.
Abbiamo 36 e 37 anni.
Dopo una frequentazione di qualche mese, ci siamo messi assieme.
Lui abita a mezz'ora d'auto, non siamo distanti.
All'inizio le cose andavano molto bene fra noi, soprattutto lui lo vedevo molto coinvolto e come se volesse bruciare le tappe (parlava di convivenza, matrimonio, tante belle parole).
Questo a parole perché nei fatti lui mi ha sempre fatto capire che la relazione venisse dopo il suo lavoro, i suoi interessi ed il suo bisogno di avere propri spazi.
Ci vediamo una volta in settimana: dorme da me o io da lui e magari si passa parte della giornata successiva assieme.
Vedersi una volta in più in settimana è una rarità.
A me questo dispiace molto, la relazione secondo me è un'altra cosa.
Più volte ho provato a parlargliene, ma la sua risposta è stata che lui ha le sue cose/impegni e per lui vedersi una volta in settimana è sufficiente.
Ci siamo promessi più volte di provare a venirci incontro su questo aspetto... tant'è che io mentre i primi tempi gli chiedevo di vederci in settimana e ci rimanevo male se diceva di no, ora ho smesso di insistere, non sono più io a chiedergli di vederci.
Il risultato è che è lui che quando è libero da tutte le sue cose propone di vederci, e molto spesso sono io a dover giostrarmi con gli impegni per stare assieme.
Altro aspetto che nel tempo è cambiato è l'intimità: all'inizio andava tutto alla grande, era molto affettuoso e anche sotto le lenzuola non c'erano problemi.
Da qualche mese, lui passa settimane intere in cui è perfino infastidito quando cerco il contatto fisico.
Questa sua non costanza mi destabilizza perché non so mai come prenderlo.
A lui la relazione va bene così, non fa progetti assieme, anzi quando parla di futuro lo fa sempre al singolare... tant'è che sta cercando casa da solo per trasferirsi.
Cosa dovrei fare?
Sento che il nostro rapporto è in una fase di stallo, per come la vedo io una relazione dovrebbe evolvere nel tempo.
Parlargliene non mi sembra aver effetto, a detta sua il problema è la mia visione/aspettativa dalla relazione, che non coincide con la sua.
Cosa dovrei fare?
Vale la pena provare ad insistere?
O sto solo perdendo tempo?
Descrivo brevemente la mia situazione.
Ho conosciuto il mio attuale ragazzo quasi due anni fa.
Abbiamo 36 e 37 anni.
Dopo una frequentazione di qualche mese, ci siamo messi assieme.
Lui abita a mezz'ora d'auto, non siamo distanti.
All'inizio le cose andavano molto bene fra noi, soprattutto lui lo vedevo molto coinvolto e come se volesse bruciare le tappe (parlava di convivenza, matrimonio, tante belle parole).
Questo a parole perché nei fatti lui mi ha sempre fatto capire che la relazione venisse dopo il suo lavoro, i suoi interessi ed il suo bisogno di avere propri spazi.
Ci vediamo una volta in settimana: dorme da me o io da lui e magari si passa parte della giornata successiva assieme.
Vedersi una volta in più in settimana è una rarità.
A me questo dispiace molto, la relazione secondo me è un'altra cosa.
Più volte ho provato a parlargliene, ma la sua risposta è stata che lui ha le sue cose/impegni e per lui vedersi una volta in settimana è sufficiente.
Ci siamo promessi più volte di provare a venirci incontro su questo aspetto... tant'è che io mentre i primi tempi gli chiedevo di vederci in settimana e ci rimanevo male se diceva di no, ora ho smesso di insistere, non sono più io a chiedergli di vederci.
Il risultato è che è lui che quando è libero da tutte le sue cose propone di vederci, e molto spesso sono io a dover giostrarmi con gli impegni per stare assieme.
Altro aspetto che nel tempo è cambiato è l'intimità: all'inizio andava tutto alla grande, era molto affettuoso e anche sotto le lenzuola non c'erano problemi.
Da qualche mese, lui passa settimane intere in cui è perfino infastidito quando cerco il contatto fisico.
Questa sua non costanza mi destabilizza perché non so mai come prenderlo.
A lui la relazione va bene così, non fa progetti assieme, anzi quando parla di futuro lo fa sempre al singolare... tant'è che sta cercando casa da solo per trasferirsi.
Cosa dovrei fare?
Sento che il nostro rapporto è in una fase di stallo, per come la vedo io una relazione dovrebbe evolvere nel tempo.
Parlargliene non mi sembra aver effetto, a detta sua il problema è la mia visione/aspettativa dalla relazione, che non coincide con la sua.
Cosa dovrei fare?
Vale la pena provare ad insistere?
O sto solo perdendo tempo?
[#1]
Gentile utente,
è essenziale considerare attentamente le nostre esigenze e desideri.
Le differenze tra i partner sono normali, ma se riguardano aspetti fondamentali della vita, come valori e obiettivi, bisogna valutare quanto queste siano accettabili per noi.
Cambiare o aspettarsi che l'altro cambi può portare a frustrazione e risentimento.
Bisogna essere autentici e chiedersi:
"Sono disposto ad accettare questa situazione così com'è? "
Rimango a disposizione se desidera approfondire.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ornella Maria Amari
è essenziale considerare attentamente le nostre esigenze e desideri.
Le differenze tra i partner sono normali, ma se riguardano aspetti fondamentali della vita, come valori e obiettivi, bisogna valutare quanto queste siano accettabili per noi.
Cambiare o aspettarsi che l'altro cambi può portare a frustrazione e risentimento.
Bisogna essere autentici e chiedersi:
"Sono disposto ad accettare questa situazione così com'è? "
Rimango a disposizione se desidera approfondire.
Cordiali Saluti,
Dott.ssa Ornella Maria Amari
Dott.ssa Ornella Maria AMARI
Psicologa
www.amariornella.it - IG: @amariornella.psicologa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 382 visite dal 13/09/2024.
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