Adolescenza e sessualità
Salve, ho un figlio di 12 anni pochi giorni fa mi ha confessato che a casa di un amico di un anno più grande, mentre erano da soli, il compagno ha tentato di avere con lui un rapporto anale.
Credo che per mio figlio sia stato un "trauma" a maggior ragione che ha un bel carattere forte e nn si è subito ribellato ma ha" subito" questa decisione dal compagno anche se durato qlc istante.
Io sn molto preoccupata perché lui mi ha confessato di pensarci spesso.
come mi devo comportare, non so cosa fare
Credo che per mio figlio sia stato un "trauma" a maggior ragione che ha un bel carattere forte e nn si è subito ribellato ma ha" subito" questa decisione dal compagno anche se durato qlc istante.
Io sn molto preoccupata perché lui mi ha confessato di pensarci spesso.
come mi devo comportare, non so cosa fare
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Gentile utente,
Forse nell'educazione sessuale famigliare data al ragazzo è mancata la parte riguardante i *confini* della corporeità. E dunque occorre lavorare con lui su ciò, per evitare che si trovi impreparato nella comunità dei coetanei.
Per quanto riguarda la specifica età della preadolescenza,
non è raro che si verifichino dei giochi sessuali fra maschi, che -se entro certi limiti- vanno letti e interpretati come esplorazione di una dimensione nuova e prepotente.
Il dialogo franco con i genitori aiuta i ragazzi e le ragazze a capire meglio:
- fin dove ci si può spingere,
- la legittimità del NO,
- il distanziarsi, che non rappresenta una fuga vigliacca, bensì un atto autoprotettivo,
- ed altre problematiche che la comunicazione con i figli/e farà emergere.
L'aiuto di un testo è importante; vi suggerisco questo:
Il gioco, l'amicizia, l'amore. Programma di educazione sessuale 11-14 anni
di Roberta Giommi , Marcello Perrotta, Editore: Mondadori
https://www.mondadoristore.it/gioco-amicizia-amore-Marcello-Perrotta-Roberta-Giommi/eai978880473615/?utm_source=tradedoubler&utm_medium=affiliation&utm_campaign=cpa&affId=3133574&tduid=593b0d572f510c820d493b8c84d718ed
La presenza del padre in questa fase può essere importante.
Rimango a disposizione qui per eventuali approfondimenti.
Dott. Brunialti
Forse nell'educazione sessuale famigliare data al ragazzo è mancata la parte riguardante i *confini* della corporeità. E dunque occorre lavorare con lui su ciò, per evitare che si trovi impreparato nella comunità dei coetanei.
Per quanto riguarda la specifica età della preadolescenza,
non è raro che si verifichino dei giochi sessuali fra maschi, che -se entro certi limiti- vanno letti e interpretati come esplorazione di una dimensione nuova e prepotente.
Il dialogo franco con i genitori aiuta i ragazzi e le ragazze a capire meglio:
- fin dove ci si può spingere,
- la legittimità del NO,
- il distanziarsi, che non rappresenta una fuga vigliacca, bensì un atto autoprotettivo,
- ed altre problematiche che la comunicazione con i figli/e farà emergere.
L'aiuto di un testo è importante; vi suggerisco questo:
Il gioco, l'amicizia, l'amore. Programma di educazione sessuale 11-14 anni
di Roberta Giommi , Marcello Perrotta, Editore: Mondadori
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La presenza del padre in questa fase può essere importante.
Rimango a disposizione qui per eventuali approfondimenti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 440 visite dal 10/09/2024.
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