Rapporto madre figlia
Gentilissimi, scrivo perché ormai mi ritrovo in una situazione insostenibile.
Premetto che mia madre non sta benissimo psicologicamente, a suo dire, per colpa della separazione con mio padre avvenuta circa 20 anni fa.
Negli anni ha sofferto di attacchi di panico e depressione.
Da circa tre anni segue un percorso di psicoterapia dietro mio consiglio, perché credevo che potesse in qualche modo aiutarla a stare meglio, ma lei sembra sempre insoddisfatta.
Lei comunque lavora e si prende molta cura di se a livello estetico.
Ad ogni modo, il nostro rapporto è diventato orribile.
Lei vorrebbe le mie attenzioni e pensa di essere sempre umiliata e trattata male da tutti, ma quello che vedo io è una persona concentrata molto su se stessa che non riesce a vedere gli altri.
Ho due bambine piccole e spesso lei viene a trovarmi (abitiamo molto lontano per cui viene anche per una decina di giorni ogni volta).
Non avendo aiuti io e mio marito, quando è qui da noi mi aspetto una mano da lei, ma puntualmente mi illudo perché lei non fa altro che far finta di niente.
Vede che io e mio marito siamo sempre indaffarati tra casa e bambine e lei non fa altro che trovare modi per defilarsi.
All’ora dei pasti sparisce per non collaborare alla preparazione o ad apparecchiare e si presenta quando è tutto pronto.
A volte sparisce anche al momento di sparecchiare e lavare i piatti.
E così con tutto durante le giornate.
Il puto è che io mi sento veramente male a vedere mia madre che ignora completamente le mie difficoltà e non solo, vorrebbe da me delle attenzioni.
In più fa continuamente la vittima e parla dei suoi problemi, a volte addirittura quando vede che sto aiutando mia figlia a fare i compiti o magari giocando con lei, cerca di attirare le attenzioni su di sé.
Peraltro, per quanto voglia bene alle bimbe, non riesce mai a passare neppure tempo con loro e godersele quando è con noi visto che generalmente siamo distanti.
Non sta è mai contenta e rende la vita difficile agli altri.
Io non so più come aiutarla e sta diventando un problema per me perché cerca sempre lo scontro e purtroppo non sto bene con lei, mi destabilizza.
Sento di provare rabbia nei suoi confronti.
Ho intenzione di intraprendere un percorso di psicoterapia, ma nel frattempo chiedo un gentile consulto.
Sperando di essere stata più i meno chiara perché so che le cose da dire sono molte.
Ringrazio in anticipo
Premetto che mia madre non sta benissimo psicologicamente, a suo dire, per colpa della separazione con mio padre avvenuta circa 20 anni fa.
Negli anni ha sofferto di attacchi di panico e depressione.
Da circa tre anni segue un percorso di psicoterapia dietro mio consiglio, perché credevo che potesse in qualche modo aiutarla a stare meglio, ma lei sembra sempre insoddisfatta.
Lei comunque lavora e si prende molta cura di se a livello estetico.
Ad ogni modo, il nostro rapporto è diventato orribile.
Lei vorrebbe le mie attenzioni e pensa di essere sempre umiliata e trattata male da tutti, ma quello che vedo io è una persona concentrata molto su se stessa che non riesce a vedere gli altri.
Ho due bambine piccole e spesso lei viene a trovarmi (abitiamo molto lontano per cui viene anche per una decina di giorni ogni volta).
Non avendo aiuti io e mio marito, quando è qui da noi mi aspetto una mano da lei, ma puntualmente mi illudo perché lei non fa altro che far finta di niente.
Vede che io e mio marito siamo sempre indaffarati tra casa e bambine e lei non fa altro che trovare modi per defilarsi.
All’ora dei pasti sparisce per non collaborare alla preparazione o ad apparecchiare e si presenta quando è tutto pronto.
A volte sparisce anche al momento di sparecchiare e lavare i piatti.
E così con tutto durante le giornate.
Il puto è che io mi sento veramente male a vedere mia madre che ignora completamente le mie difficoltà e non solo, vorrebbe da me delle attenzioni.
In più fa continuamente la vittima e parla dei suoi problemi, a volte addirittura quando vede che sto aiutando mia figlia a fare i compiti o magari giocando con lei, cerca di attirare le attenzioni su di sé.
Peraltro, per quanto voglia bene alle bimbe, non riesce mai a passare neppure tempo con loro e godersele quando è con noi visto che generalmente siamo distanti.
Non sta è mai contenta e rende la vita difficile agli altri.
Io non so più come aiutarla e sta diventando un problema per me perché cerca sempre lo scontro e purtroppo non sto bene con lei, mi destabilizza.
Sento di provare rabbia nei suoi confronti.
Ho intenzione di intraprendere un percorso di psicoterapia, ma nel frattempo chiedo un gentile consulto.
Sperando di essere stata più i meno chiara perché so che le cose da dire sono molte.
Ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile utente,
Il suo consulto esordisce dicendo che da una ventina d'anni sua mamma non sta bene psicologicamente.
Eppure nei suoi confronti lei manifesta dei bisogni, o dei desideri, che è legittimo esprimere verso una persona psichicamente integra:
aiutare nelle faccende quando è ospite,
dedicarsi alle nipotine nei periodi in cui vive con voi.
A dire il vero, in Lei c'è anche la lucidità di affermare:
"Non sta è mai contenta e rende la vita difficile agli altri",
ma poi subentra l'illusione di poter cambiare le cose:
"Io non so più come aiutarla e sta diventando un problema per me".
Comprendo benissimo che se, oltre ad avere due bimbe piccole, anche Sua madre è (o fa) la bimba piccola o la adolescente furbetta,
sia difficile per Lei potercela fare.
Eppure questo è il quadro che lei descrive dal suo punto di vista.
Domanda:
Lei ha provato a parlare apertamente con sua madre, senza timore?
Ad esempio: nel momento in cui sua madre all'ora di pranzo si defila, ha provato a dirle: "Mamma dove stai andando, ci sarebbe bisogno di te qui".
L'ipotesi di fare - lei che ci scrive - un breve percorso psicologico può essere adatta.
Forse la porterà unicamente a rendersi conto più lucidamente della situazione e a capire come difendersene, senza sentirsi troppo in colpa.
O forse l'aiuterà a capire quali comportamenti assumere per evitare di riempirsi di rabbia nei confronti di sua madre.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Il suo consulto esordisce dicendo che da una ventina d'anni sua mamma non sta bene psicologicamente.
Eppure nei suoi confronti lei manifesta dei bisogni, o dei desideri, che è legittimo esprimere verso una persona psichicamente integra:
aiutare nelle faccende quando è ospite,
dedicarsi alle nipotine nei periodi in cui vive con voi.
A dire il vero, in Lei c'è anche la lucidità di affermare:
"Non sta è mai contenta e rende la vita difficile agli altri",
ma poi subentra l'illusione di poter cambiare le cose:
"Io non so più come aiutarla e sta diventando un problema per me".
Comprendo benissimo che se, oltre ad avere due bimbe piccole, anche Sua madre è (o fa) la bimba piccola o la adolescente furbetta,
sia difficile per Lei potercela fare.
Eppure questo è il quadro che lei descrive dal suo punto di vista.
Domanda:
Lei ha provato a parlare apertamente con sua madre, senza timore?
Ad esempio: nel momento in cui sua madre all'ora di pranzo si defila, ha provato a dirle: "Mamma dove stai andando, ci sarebbe bisogno di te qui".
L'ipotesi di fare - lei che ci scrive - un breve percorso psicologico può essere adatta.
Forse la porterà unicamente a rendersi conto più lucidamente della situazione e a capire come difendersene, senza sentirsi troppo in colpa.
O forse l'aiuterà a capire quali comportamenti assumere per evitare di riempirsi di rabbia nei confronti di sua madre.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentilissima Dottoressa,
Intanto la ringrazio per la gentile e celere risposta.
Per rispondere alla sua domanda :
Si, ho provato a parlarle più volte della situazione e lei è sempre pronta a dirmi che la faccio sentire una brutta madre e che la tratto male (sapesse come mi sento io da figlia ad essere ignorata) a volte invece ammette di non essere molto utile in casa giustificandosi che, vivendo da sola non è più abituata a certi ritmi. Mi chiede di dirle apertamente quando ho bisogno, anche se, per fare un esempio, se rimangono i pannolini da buttare in bagno perché per la fretta con la bambina non sono riuscita a gettarli, non credo ci sia bisogno di dirlo! Il primo che passa di lì è lì vede li butta. Lei invece ignora tranquillamente qualsiasi cosa le passi sotto gli occhi. Anche quando le chiedo apertamente una cosa, mi risponde : si, dopo la faccio io , e magari quel dopo non arriva, oppure arriva quando di cose da fare ce ne sono altre dieci.
Per essere più chiara sulla sua condizione, vorrei aggiungere che in questi vent’anni ha avuto periodi in cui stava molto meglio. Non è stato continuativo il suo malessere. Ad esempio quando ha avuto delle relazioni ecc. è stata meglio, ma da un po’ di anni le cose non vanno bene. Il fatto che lei non si sia rifatta una vita, ricade sugli altri.
Ad esempio, quando lei è qui, qualche volta mi piacerebbe poterle lasciare le bimbe, anche solo per mezz’ora e andare a fare una passeggiata con mio marito. Ogni tanto ci fa piacere avere il tempo di fare due chiacchiere. Ecco, lei me lo fa in qualche modo pesare e mi fa notare il fatto che magari sarebbe voluta uscire lei con me, magari lasciando le bimbe con mio marito. Cosa che può succede qualche volta, ma non dovrebbe essere un problema il contrario.
Di cose da dire ce ne sarebbero infinite. Ormai vivo queste situazioni da anni e sto imparando anche a non sentirmi in colpa, come vorrebbe invece farmi sentire lei.
Il problema è che lei ormai mi vede come un modo per evadere dalla sua quotidianità e viene spesso a stare da me per poi dopo due giorni avere già un clima teso in casa. Ormai comincia a pesare anche a mio marito questa situazione. Non voglio voltarle le spalle, ma non voglio neppure dover sacrificare la serenità della mia famiglia a causa sua.
Grazie ancora
Cordiali saluti
Ps. Ho omesso il fatto che anche mio fratello soffre di questa situazione ma ricade meno su di lui perché vive all’estero e la vive molto meno di me.
Intanto la ringrazio per la gentile e celere risposta.
Per rispondere alla sua domanda :
Si, ho provato a parlarle più volte della situazione e lei è sempre pronta a dirmi che la faccio sentire una brutta madre e che la tratto male (sapesse come mi sento io da figlia ad essere ignorata) a volte invece ammette di non essere molto utile in casa giustificandosi che, vivendo da sola non è più abituata a certi ritmi. Mi chiede di dirle apertamente quando ho bisogno, anche se, per fare un esempio, se rimangono i pannolini da buttare in bagno perché per la fretta con la bambina non sono riuscita a gettarli, non credo ci sia bisogno di dirlo! Il primo che passa di lì è lì vede li butta. Lei invece ignora tranquillamente qualsiasi cosa le passi sotto gli occhi. Anche quando le chiedo apertamente una cosa, mi risponde : si, dopo la faccio io , e magari quel dopo non arriva, oppure arriva quando di cose da fare ce ne sono altre dieci.
Per essere più chiara sulla sua condizione, vorrei aggiungere che in questi vent’anni ha avuto periodi in cui stava molto meglio. Non è stato continuativo il suo malessere. Ad esempio quando ha avuto delle relazioni ecc. è stata meglio, ma da un po’ di anni le cose non vanno bene. Il fatto che lei non si sia rifatta una vita, ricade sugli altri.
Ad esempio, quando lei è qui, qualche volta mi piacerebbe poterle lasciare le bimbe, anche solo per mezz’ora e andare a fare una passeggiata con mio marito. Ogni tanto ci fa piacere avere il tempo di fare due chiacchiere. Ecco, lei me lo fa in qualche modo pesare e mi fa notare il fatto che magari sarebbe voluta uscire lei con me, magari lasciando le bimbe con mio marito. Cosa che può succede qualche volta, ma non dovrebbe essere un problema il contrario.
Di cose da dire ce ne sarebbero infinite. Ormai vivo queste situazioni da anni e sto imparando anche a non sentirmi in colpa, come vorrebbe invece farmi sentire lei.
Il problema è che lei ormai mi vede come un modo per evadere dalla sua quotidianità e viene spesso a stare da me per poi dopo due giorni avere già un clima teso in casa. Ormai comincia a pesare anche a mio marito questa situazione. Non voglio voltarle le spalle, ma non voglio neppure dover sacrificare la serenità della mia famiglia a causa sua.
Grazie ancora
Cordiali saluti
Ps. Ho omesso il fatto che anche mio fratello soffre di questa situazione ma ricade meno su di lui perché vive all’estero e la vive molto meno di me.
[#3]
Gentile utente,
Capisco perfettamente la situazione che lei descrive!
".. viene spesso a stare da me per poi dopo due giorni avere già un clima teso in casa."
Tenga conto che gli equilibri delle coppie sono delicati soprattutto nella faticosa fase dei figli piccoli; e che la presenza di un genitore ingombrante (dell'uno o dell'altra) può essere micidiale per la coppia stessa.
Forse occorrerà limitare la presenza di sua madre nel vostro nucleo familiare: in fondo prima di venire a visitarLa sua madre le chiederà se è possibile. E talvolta la Sua risposta sarà: "Guarda, in questo periodo non è possibile perchè xyz.."
Ma per riuscire a fare questo senza essere schiacciata dai sensi di colpa forse avrà bisogno di un breve supporto psicologico.
Sua madre sta già fruendo di un aiuto farmacologico?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Capisco perfettamente la situazione che lei descrive!
".. viene spesso a stare da me per poi dopo due giorni avere già un clima teso in casa."
Tenga conto che gli equilibri delle coppie sono delicati soprattutto nella faticosa fase dei figli piccoli; e che la presenza di un genitore ingombrante (dell'uno o dell'altra) può essere micidiale per la coppia stessa.
Forse occorrerà limitare la presenza di sua madre nel vostro nucleo familiare: in fondo prima di venire a visitarLa sua madre le chiederà se è possibile. E talvolta la Sua risposta sarà: "Guarda, in questo periodo non è possibile perchè xyz.."
Ma per riuscire a fare questo senza essere schiacciata dai sensi di colpa forse avrà bisogno di un breve supporto psicologico.
Sua madre sta già fruendo di un aiuto farmacologico?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Gentilissima,
Che io sappia, prende un farmaco antidepressivo di mantenimento. Così mi ha riferito. Ma ormai da molto tempo e, oltre a consigliarle la psicoterapia ( consiglio che per fortuna ha accettato e mi ringrazia per il suggerimento) ho provato con delicatezza a suggerirle un colloquio con uno psichiatra per valutare se la terapia farmacologica sia ancora adeguata oppure va modificata. Al momento non l’ha ancora fatto. Continua a dirmi che i suoi problemi sono reali, e non possono risolversi con i farmaci.
Comunque dovrò trovare il coraggio di affrontare il discorso visite frequenti.
Mio marito ha avuto il coraggio di affrontarlo con sua madre ( anche la sua presenza è ingombrante) e per fortuna siamo riusciti dopo anni a limitare la sua presenza a casa nostra e un minimo di discrezione in più.
Ringrazio molto della sua disponibilità e gentilezza.
Cordiali saluti
Che io sappia, prende un farmaco antidepressivo di mantenimento. Così mi ha riferito. Ma ormai da molto tempo e, oltre a consigliarle la psicoterapia ( consiglio che per fortuna ha accettato e mi ringrazia per il suggerimento) ho provato con delicatezza a suggerirle un colloquio con uno psichiatra per valutare se la terapia farmacologica sia ancora adeguata oppure va modificata. Al momento non l’ha ancora fatto. Continua a dirmi che i suoi problemi sono reali, e non possono risolversi con i farmaci.
Comunque dovrò trovare il coraggio di affrontare il discorso visite frequenti.
Mio marito ha avuto il coraggio di affrontarlo con sua madre ( anche la sua presenza è ingombrante) e per fortuna siamo riusciti dopo anni a limitare la sua presenza a casa nostra e un minimo di discrezione in più.
Ringrazio molto della sua disponibilità e gentilezza.
Cordiali saluti
[#5]
Come Le testimonia il comportamento di suo marito nei confronto della propria madre,
è possibile mettere degli argini alla presenza ingombrante dei genitori nella vita della giovane famiglia.
Auspico che Lei riesca a farlo, senza rimanere troppo impressionata dalle lagnanze materne. Pensi che ne va della serenità della famiglia, grandi e piccini.
Saluti cari.
dott. Brunialti
è possibile mettere degli argini alla presenza ingombrante dei genitori nella vita della giovane famiglia.
Auspico che Lei riesca a farlo, senza rimanere troppo impressionata dalle lagnanze materne. Pensi che ne va della serenità della famiglia, grandi e piccini.
Saluti cari.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 517 visite dal 10/09/2024.
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