Ho paura di fare sesso
Salve, ho un problema col sesso, vorrei farlo, ma ho paura di prendere delle malattie.
Da giovane ho avuto 2 partner con cui ho avuto dei rapporti, usando sempre il preservativo e non ho mai avuto problemi a riguardo, ma da quel momento sono passati tanti anni e non ho piú avuto rapporti, nel frattempo sono diventato ansioso sulle malattie (ad esempio un mio amico si é ammalato di tumore e purtroppo non ce l'ha fatta, un mio parente é morto di covid), feci pure una visita psichiatrica e fui dichiarato ipocondriaco, disturbo nel quale mi ci ritrovo esattamente.
Sono anche un donatore regolare di sangue ed ho letto quindi tutte le informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili che ci sono scritte sul questionario da compilare prima della donazione e (ipotizzo io), probabilmente questo ha accentuato ancora di piú la mia fobia; mi spiego meglio, sul questionario c'é scritto che se si hanno rapporti sessuali senza un partner stabile, bisogna comunque stare fermi 4 mesi per evitare di donare sangue potenzialmente "malato", quindi io mi sono sempre chiesto se, anche con un uso corretto del preservativo, si possano trasmettere MST.
Premesso che, con questa fobia, non faró mai piú sesso orale in quanto difficilmente si puó fare protetto, ma i dubbi piú comuni che mi vengono sono: cosa succede se, durante la penetrazione, la danno eiacula col liquido su di me?
il liquido puó entrare nel preservativo?
ed inoltre, se io (durante i preliminari) masturbassi una donna e lei mi eiaculasse sulle mani, poi potrei toccarmi per mettermi il preservativo avendo le mani bagnate?
Io vorrei andare a letto con una donna, quest'estate ci sono andato molto vicino, avremmo dovuto trovarci per fare l'amore, ma poche ore prima ho dovuto inventarmi una scusa perché mi era salita l'ansia di queste malattie, avevo pure comprato i preservativi nuovi, alla fine (come si dice) "ho perso il treno".
I dubbi che mi vengono, soprattutto sull'eiaculazione femminile, sono leciti oppure sono ansie senza senso?
Grazie e buona giornata
Da giovane ho avuto 2 partner con cui ho avuto dei rapporti, usando sempre il preservativo e non ho mai avuto problemi a riguardo, ma da quel momento sono passati tanti anni e non ho piú avuto rapporti, nel frattempo sono diventato ansioso sulle malattie (ad esempio un mio amico si é ammalato di tumore e purtroppo non ce l'ha fatta, un mio parente é morto di covid), feci pure una visita psichiatrica e fui dichiarato ipocondriaco, disturbo nel quale mi ci ritrovo esattamente.
Sono anche un donatore regolare di sangue ed ho letto quindi tutte le informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili che ci sono scritte sul questionario da compilare prima della donazione e (ipotizzo io), probabilmente questo ha accentuato ancora di piú la mia fobia; mi spiego meglio, sul questionario c'é scritto che se si hanno rapporti sessuali senza un partner stabile, bisogna comunque stare fermi 4 mesi per evitare di donare sangue potenzialmente "malato", quindi io mi sono sempre chiesto se, anche con un uso corretto del preservativo, si possano trasmettere MST.
Premesso che, con questa fobia, non faró mai piú sesso orale in quanto difficilmente si puó fare protetto, ma i dubbi piú comuni che mi vengono sono: cosa succede se, durante la penetrazione, la danno eiacula col liquido su di me?
il liquido puó entrare nel preservativo?
ed inoltre, se io (durante i preliminari) masturbassi una donna e lei mi eiaculasse sulle mani, poi potrei toccarmi per mettermi il preservativo avendo le mani bagnate?
Io vorrei andare a letto con una donna, quest'estate ci sono andato molto vicino, avremmo dovuto trovarci per fare l'amore, ma poche ore prima ho dovuto inventarmi una scusa perché mi era salita l'ansia di queste malattie, avevo pure comprato i preservativi nuovi, alla fine (come si dice) "ho perso il treno".
I dubbi che mi vengono, soprattutto sull'eiaculazione femminile, sono leciti oppure sono ansie senza senso?
Grazie e buona giornata
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Sembra che ci troviamo all’interno di una dinamica comune tra ansia, sessualità e ipocondria. La sessualità, per molti è un ambiente dove il desiderio si intreccia con paure inconsce e soprattutto con l’ansia di controllo, specialmente in relazione alla salute. Freud stesso parlava del modo in cui l'angoscia può trasformarsi in un ostacolo per il piacere, e la tua esperienza sembra toccare proprio questo punto.
Nel tuo caso, il desiderio di evitare malattie sembra essersi ampliato a causa di esperienze personali dolorose. Le tue paure come quelle legate alla trasmissione delle malattie nonostante l'uso del preservativo appaiono amplificate da un bisogno di sicurezza assoluta, che però è impossibile da raggiungere nella realtà.
Inoltre, il tuo gesto di "inventarti una scusa" poche ore prima dell’incontro con una donna dimostra il conflitto tra desiderio e paura. È come se la tua mente trovasse rifugio nell'evitamento per non affrontare il rischio, seppur controllato, della sessualità.
L’ansia che descrivi è espressione di questo schema di pensiero ipocondriaco, che tende a ipotizzare scenari estremamente improbabili. Da un punto di vista psicodinamico, potrebbe esserci una paura più profonda, forse legata all’intimità, che si manifesta attraverso la preoccupazione per le malattie. Questo timore della vulnerabilità fisica potrebbe essere un simbolo della vulnerabilità emotiva che il sesso richiede.
Il fatto che tu sia stato diagnosticato con ipocondria rende evidente come la tua mente tenda a concentrarsi su aspetti di controllo e sicurezza, esacerbando le paure.
Nel tuo caso, il desiderio di evitare malattie sembra essersi ampliato a causa di esperienze personali dolorose. Le tue paure come quelle legate alla trasmissione delle malattie nonostante l'uso del preservativo appaiono amplificate da un bisogno di sicurezza assoluta, che però è impossibile da raggiungere nella realtà.
Inoltre, il tuo gesto di "inventarti una scusa" poche ore prima dell’incontro con una donna dimostra il conflitto tra desiderio e paura. È come se la tua mente trovasse rifugio nell'evitamento per non affrontare il rischio, seppur controllato, della sessualità.
L’ansia che descrivi è espressione di questo schema di pensiero ipocondriaco, che tende a ipotizzare scenari estremamente improbabili. Da un punto di vista psicodinamico, potrebbe esserci una paura più profonda, forse legata all’intimità, che si manifesta attraverso la preoccupazione per le malattie. Questo timore della vulnerabilità fisica potrebbe essere un simbolo della vulnerabilità emotiva che il sesso richiede.
Il fatto che tu sia stato diagnosticato con ipocondria rende evidente come la tua mente tenda a concentrarsi su aspetti di controllo e sicurezza, esacerbando le paure.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 472 visite dal 07/09/2024.
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