Adolescente ansioso
Buongiorno.
Ho un figlio di 14 ani che quest'anno ha iniziato a frequentare la scuola superiore. La scuola gli piace, anche se è un sacrificio il dover prendere l'autobus ogni mattina alle 6.30 (e ci mette quasi un'ora e mezza ad arrivarci). Il problema è che da quando è iniziata la scuola ha una tale ansia e paura da condizionare la vita di tutti. Non va a dormire se sua sorella -più piccola di 2 anni- non fa lo stesso (ha paura di restare in camera da solo). Addirittura, la prega e la scongiura ogni notte di potersi infilare nel suo letto... se sua sorella glielo permette, allora dorme, altrimenti si innervosisce, piange e tiene svegli tutti.
Ieri sera l'ho costretto a rimanere nel suo letto ma non c'è stato verso di farlo dormire fino a che non sono andata a dormire in camera con lui (non nello stesso letto, ma il fatto di avermi lì l'ha tranquillizzato e si è addormentato... lui, perchè io ero talmente nervosa che non ho più dormito).
Tengo a sottolineare che è sempre stato particolarmente timoroso, già dall'asilo ci sono voluti mesi prima che accettase di starci senza fare scenate... La paura dell'acqua l'ha vinta non prima dei 10 anni, quando deve andare dal dentista capita spesso di doverlo sedare per la paura ingestibile che ha.
La sorella è completamente diversa, e mi sembra di trattare entrambi allo stesso modo, quindi non credo -o almeno lo spero- che dipenda da un mio atteggiamente troppo protettivo.
Perchè fa così? da cosa dipende? e cosa devo fare perchè la situazione cambi?
Grazie per l'attenzione
Ho un figlio di 14 ani che quest'anno ha iniziato a frequentare la scuola superiore. La scuola gli piace, anche se è un sacrificio il dover prendere l'autobus ogni mattina alle 6.30 (e ci mette quasi un'ora e mezza ad arrivarci). Il problema è che da quando è iniziata la scuola ha una tale ansia e paura da condizionare la vita di tutti. Non va a dormire se sua sorella -più piccola di 2 anni- non fa lo stesso (ha paura di restare in camera da solo). Addirittura, la prega e la scongiura ogni notte di potersi infilare nel suo letto... se sua sorella glielo permette, allora dorme, altrimenti si innervosisce, piange e tiene svegli tutti.
Ieri sera l'ho costretto a rimanere nel suo letto ma non c'è stato verso di farlo dormire fino a che non sono andata a dormire in camera con lui (non nello stesso letto, ma il fatto di avermi lì l'ha tranquillizzato e si è addormentato... lui, perchè io ero talmente nervosa che non ho più dormito).
Tengo a sottolineare che è sempre stato particolarmente timoroso, già dall'asilo ci sono voluti mesi prima che accettase di starci senza fare scenate... La paura dell'acqua l'ha vinta non prima dei 10 anni, quando deve andare dal dentista capita spesso di doverlo sedare per la paura ingestibile che ha.
La sorella è completamente diversa, e mi sembra di trattare entrambi allo stesso modo, quindi non credo -o almeno lo spero- che dipenda da un mio atteggiamente troppo protettivo.
Perchè fa così? da cosa dipende? e cosa devo fare perchè la situazione cambi?
Grazie per l'attenzione
[#1]
Gentile signora, seppur gli atteggiamenti sono identici verso i fihgli le reazioni possono essere differenti e ciò che sono adeguati per l'uno non lo sono per l'alro. Una visita presso uno specialista in terapia famigliare porebbe aiutarvi a comprendere la situazione e a risolverla.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Signora,
mentre leggevo la sua mail ho dovuto ricontrollarne più volte la parte iniziale perchè temevo di non aver letto correttamente l'età di suo figlio.
Se cancelliamo la prima riga, infatti, possiamo illuderci e credere che il protagonista sia un bimbo di 6 o 7 anni.
Ora, la cosa interessante sarebbe capire se Lei tende a descriverlo come un bimbo piccolo oppure se lui generalmente si comporta come un bimbo.
Oppure entrambe.
Detto questo, come le suggerisce il Collega, forse sarebbe il caso di portare il ragazzo da uno psicologo per capire cosa sta succedendo, poichè questi comportamenti in genere segnalano la presenza di un disagio.
mentre leggevo la sua mail ho dovuto ricontrollarne più volte la parte iniziale perchè temevo di non aver letto correttamente l'età di suo figlio.
Se cancelliamo la prima riga, infatti, possiamo illuderci e credere che il protagonista sia un bimbo di 6 o 7 anni.
Ora, la cosa interessante sarebbe capire se Lei tende a descriverlo come un bimbo piccolo oppure se lui generalmente si comporta come un bimbo.
Oppure entrambe.
Detto questo, come le suggerisce il Collega, forse sarebbe il caso di portare il ragazzo da uno psicologo per capire cosa sta succedendo, poichè questi comportamenti in genere segnalano la presenza di un disagio.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Gentile Signora,
credo che lo scopo primario di un'auspicabile psicoterapia per Suo figlio sia il raggiungimento di una maggiore autostima e fiducia in se stesso, altrimenti l'incremento delle responsabilità e l'adolescenza rischieranno di veder aumentare i suoi livelli di ansia e di sofferenza, coinvolgendo tutta la famiglia.
Le consiglio anch'io, come i colleghi che mi hanno preceduta, di attivarsi in tal senso, anche per evitare il cronicizzarsi di "invischiamenti" familiari che invece dovrebbero lasciare il posto ad altrettanti individui, ciascuno con la propria personalità e poi in relazione reciproca.
Buon proseguimento e cordiali saluti,
credo che lo scopo primario di un'auspicabile psicoterapia per Suo figlio sia il raggiungimento di una maggiore autostima e fiducia in se stesso, altrimenti l'incremento delle responsabilità e l'adolescenza rischieranno di veder aumentare i suoi livelli di ansia e di sofferenza, coinvolgendo tutta la famiglia.
Le consiglio anch'io, come i colleghi che mi hanno preceduta, di attivarsi in tal senso, anche per evitare il cronicizzarsi di "invischiamenti" familiari che invece dovrebbero lasciare il posto ad altrettanti individui, ciascuno con la propria personalità e poi in relazione reciproca.
Buon proseguimento e cordiali saluti,
Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.3k visite dal 24/09/2009.
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