Mancata erezione e problemi di coppia
Buongiorno, come dicevo nel titolo, ieri mattina ho avuto un episodio di mancata erezione.
Ero a casa della mia ragazza e abbiamo iniziato a baciarci ed ero in erezione.
Poi siamo andati a letto, ma dato che la mia ragazza aveva un forte mal di testa abbiamo deciso di rimandare alla mattina.
La mattina, sia io che lei avevamo voglia di farlo, ma il mio pene reagiva poco e non si è alzato più di tanto.
E’ stata la prima volta in 4 anni che mi succedeva (mai avuto nessun problema a farlo).
Sto attraversando un periodo tosto, infatti da circa una settimana dormo poco e male (anche quella notte dalla mia ragazza), inoltre sono molto preoccupato per un’operazione (mi opero sabato al crociato) e per il lavoro (sono disoccupato) e perché l’operazione potrebbe farmi sfumare un’ottima opportunità lavorativa.
Inoltre, quel giorno avevo anche un fastidio nella zona del testicolo che non mi faceva vivere serenamente la situazione.
Aggiungo, inoltre, che assumo finasteride regolarmente da svariati anni.
Se all’inizio la mia ragazza mi ha tranquillizzato, poi ha iniziato ad attaccarmi e ha continuato a parlarmi tutto il giorno dell’accaduto, nonostante la mia richiesta di fare il contrario.
Mi ha fatto pesare che lei riusciva perfettamente a lubrificarsi e che la situazione era dovuta al fatto che lei a me non piaceva più o che mi piaceva meno di altre cotte precedenti a lei, arrivando al punto di dire che non avrebbe mai più avuto un rapporto con me (non vuol riprovare la sensazione di averla fatta sentire brutta o rifiutata perché si è sentita così).
Ho cercato di spiegarle che non era colpa sua e di farla ragionare sul fatto che se la sera avevo avuto l’erezione e la mattina no, non era sicuramente perché lei non mi piacesse più, ma non c’è stato verso di farle cambiare idea.
Vorrei un consiglio su come affrontare questa situazione, perché non so più che cosa fare per farle capire che mi piace tantissimo, la desidero e che non è stato un problema di attrazione, ma era un problema mio in quel momento e basta.
Ero a casa della mia ragazza e abbiamo iniziato a baciarci ed ero in erezione.
Poi siamo andati a letto, ma dato che la mia ragazza aveva un forte mal di testa abbiamo deciso di rimandare alla mattina.
La mattina, sia io che lei avevamo voglia di farlo, ma il mio pene reagiva poco e non si è alzato più di tanto.
E’ stata la prima volta in 4 anni che mi succedeva (mai avuto nessun problema a farlo).
Sto attraversando un periodo tosto, infatti da circa una settimana dormo poco e male (anche quella notte dalla mia ragazza), inoltre sono molto preoccupato per un’operazione (mi opero sabato al crociato) e per il lavoro (sono disoccupato) e perché l’operazione potrebbe farmi sfumare un’ottima opportunità lavorativa.
Inoltre, quel giorno avevo anche un fastidio nella zona del testicolo che non mi faceva vivere serenamente la situazione.
Aggiungo, inoltre, che assumo finasteride regolarmente da svariati anni.
Se all’inizio la mia ragazza mi ha tranquillizzato, poi ha iniziato ad attaccarmi e ha continuato a parlarmi tutto il giorno dell’accaduto, nonostante la mia richiesta di fare il contrario.
Mi ha fatto pesare che lei riusciva perfettamente a lubrificarsi e che la situazione era dovuta al fatto che lei a me non piaceva più o che mi piaceva meno di altre cotte precedenti a lei, arrivando al punto di dire che non avrebbe mai più avuto un rapporto con me (non vuol riprovare la sensazione di averla fatta sentire brutta o rifiutata perché si è sentita così).
Ho cercato di spiegarle che non era colpa sua e di farla ragionare sul fatto che se la sera avevo avuto l’erezione e la mattina no, non era sicuramente perché lei non mi piacesse più, ma non c’è stato verso di farle cambiare idea.
Vorrei un consiglio su come affrontare questa situazione, perché non so più che cosa fare per farle capire che mi piace tantissimo, la desidero e che non è stato un problema di attrazione, ma era un problema mio in quel momento e basta.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
18.6k 598
Gentile utente,
Gran parte delle persone ritiene di essere responsabile di ogni defaillance del proprio o della propria partner. Ed è assai difficile convincerla del contrario.
Esistono, in realtà, cause individuali e cause risalenti alla coppia, equamente ripartite tra le situazioni.
Per quanto riguarda lei che ci scrive, le persone -uomini e donne- diventando adulte sì rendono gradatamente conto che il corpo non è una macchina e che talvolta -quando i pensieri o lo stress si fanno importanti- la risposta sessuale può risultare più incerta.
Ma la cosa è transitoria; a meno che non la si carichi il significati drammatici; ne’ da parte del/la protagonista, ne’ del/la partner.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Gran parte delle persone ritiene di essere responsabile di ogni defaillance del proprio o della propria partner. Ed è assai difficile convincerla del contrario.
Esistono, in realtà, cause individuali e cause risalenti alla coppia, equamente ripartite tra le situazioni.
Per quanto riguarda lei che ci scrive, le persone -uomini e donne- diventando adulte sì rendono gradatamente conto che il corpo non è una macchina e che talvolta -quando i pensieri o lo stress si fanno importanti- la risposta sessuale può risultare più incerta.
Ma la cosa è transitoria; a meno che non la si carichi il significati drammatici; ne’ da parte del/la protagonista, ne’ del/la partner.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 676 visite dal 03/09/2024.
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