Non riesco ad eccitarmi nei rapporti (tentativi) con una persona specifica a me più vicina
Buongiorno Dottori.
Ho difficoltà ad eccitarmi e così raggiungere la rigidità necessaria per un rapporto penetrativo nel rapporto con una donna a me cara.
Non l'ho chiamata compagna in quanto siamo agli inizi.
Ci frequentiamo da 3 mesi, ed abbiamo avuto una decina di occasioni di fare l'amore.
Diciamo che in un 50% dei casi, non sono riuscito ad eccitarmi sino al completamento del rapporto, o volte ho perso il ritmo, altre proprio non sono neanche iniziato.
Non so cosa pensare e cosa fare.
Sono confuso, anche perché, in altre occasioni ho fatto il mio dovere; avendo altri agganci in contemporanea, con le altre donne non ho avuto di questi problemi.
Quindi funziono, ed escluderei problematiche organiche, anche se non ho fatto nessun esame diagnostico, a parte un indicatore PSA per la prostata ok (per i 45enni).
Ovviamente, adesso mi sale un po' di preoccupazione ed ansia da prestazione, che non aiuta: |.
Devo dire che questa donna mi mette in difficoltà, in quanto, in quei momenti non capisco le sue intenzioni, è totalmente silenziosa e quindi non ricevo dei feedback di autostima (forse) sul fatto di farle piacere, di cui ho bisogno, che mi eccitano e accelerano le dinamiche del piacere; non è proattiva nello stimolarmi.
Queste alcune sensazioni.
Ne abbiamo parlato un po' assieme, più come elenco dei problemi che come condivisione di una strategia, avendo ognuno magari un po' di pudore (leggero).
Ancora, non sono rimasto rapito dalla persona, non avendo trovato caratteristiche sognate per l'innamoramento; ma visto il poco tempo della relazione, non volevo pesare questo aspetto.
In altri consulti qui letti, si dice che, la parte sessuale dice quello che il cervello non vuole dire.
devo quindi ritenere che non c'è chimica?
che è meglio non continuare il percorso di conoscenza?
Scrivo qui in fondo che ci siamo conosciuti sulle app di Dating, e che tutto sommato, vista la vicinanza geografica, abbiamo concluso abbastanza in fretta senza una sorta di corteggiamento.
mille grazie come sempre.
Ho difficoltà ad eccitarmi e così raggiungere la rigidità necessaria per un rapporto penetrativo nel rapporto con una donna a me cara.
Non l'ho chiamata compagna in quanto siamo agli inizi.
Ci frequentiamo da 3 mesi, ed abbiamo avuto una decina di occasioni di fare l'amore.
Diciamo che in un 50% dei casi, non sono riuscito ad eccitarmi sino al completamento del rapporto, o volte ho perso il ritmo, altre proprio non sono neanche iniziato.
Non so cosa pensare e cosa fare.
Sono confuso, anche perché, in altre occasioni ho fatto il mio dovere; avendo altri agganci in contemporanea, con le altre donne non ho avuto di questi problemi.
Quindi funziono, ed escluderei problematiche organiche, anche se non ho fatto nessun esame diagnostico, a parte un indicatore PSA per la prostata ok (per i 45enni).
Ovviamente, adesso mi sale un po' di preoccupazione ed ansia da prestazione, che non aiuta: |.
Devo dire che questa donna mi mette in difficoltà, in quanto, in quei momenti non capisco le sue intenzioni, è totalmente silenziosa e quindi non ricevo dei feedback di autostima (forse) sul fatto di farle piacere, di cui ho bisogno, che mi eccitano e accelerano le dinamiche del piacere; non è proattiva nello stimolarmi.
Queste alcune sensazioni.
Ne abbiamo parlato un po' assieme, più come elenco dei problemi che come condivisione di una strategia, avendo ognuno magari un po' di pudore (leggero).
Ancora, non sono rimasto rapito dalla persona, non avendo trovato caratteristiche sognate per l'innamoramento; ma visto il poco tempo della relazione, non volevo pesare questo aspetto.
In altri consulti qui letti, si dice che, la parte sessuale dice quello che il cervello non vuole dire.
devo quindi ritenere che non c'è chimica?
che è meglio non continuare il percorso di conoscenza?
Scrivo qui in fondo che ci siamo conosciuti sulle app di Dating, e che tutto sommato, vista la vicinanza geografica, abbiamo concluso abbastanza in fretta senza una sorta di corteggiamento.
mille grazie come sempre.
[#1]
Buongiorno,
per prima cosa sentirei un medico per escludere problematiche organiche.
In seconda battuta, possiamo poi fare delle ipotesi insieme, legate all'ansia (che da sempre inibisce l'erezione), ma anche al rapporto di coppia. Infatti, se questa donna è completamente passiva, tanto da non permetterLe di comprendere nulla rispetto alle proprie idee e intenzioni, si potrebbe pensare di approfondire anche questi aspetti.
Cordiali saluti,
per prima cosa sentirei un medico per escludere problematiche organiche.
In seconda battuta, possiamo poi fare delle ipotesi insieme, legate all'ansia (che da sempre inibisce l'erezione), ma anche al rapporto di coppia. Infatti, se questa donna è completamente passiva, tanto da non permetterLe di comprendere nulla rispetto alle proprie idee e intenzioni, si potrebbe pensare di approfondire anche questi aspetti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 403 visite dal 03/09/2024.
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