Terrore e sensazioni inspiegabili
Salve a tutti egregi dottori
Dunque mi presento, mi chiamo fabio, vivo a Torino e ho 23 anni in questo momento non faccio nulla, sono a casa con la mia famiglia, ho tanti hobby come l'arte, la musica e la natura, sono sempre stato un ragazzo molto tranquillo e timido, nella mia vita non ho mai creato nessun problema a nessuno, mai litigato o avuto scontri con nessuno in vita mia, ho sempre odiato la violenza e i litigi, detto ciò dal mese di novembre la mia vita è terminata, vivo costantemente in alti e bassi, tutto è iniziato, quando mia cugina mi ha chiesto di badare a sua figlia di 2 anni, io ovviamente ho subito accettato perché amo aiutare gli altri il più possibile, e poi ho un bel rapporto con tutta la mia famiglia, mentre giocavo con la bimba, accidentalmente mi lancia un giochino in testa e mi fa molto male, in quel momento è come se avessi avuto un pensiero fulmineo improvviso di me che la picchiavo, seguito da un pensiero 'e se la ferissi"... Sono COMPLETAMENTE sprofondato nel terrore e la paura, fortunatamente la mamma era appena tornata così sono uscito fuori a respirare aria, e a riprendermi, tornato a casa mia tutto mi sembrava diverso, come se non riconoscessi nessuno... Nei giorni a seguire ogni volta che vedevo la bimba avevo terrore di riavere quella sensazione (viviamo vicino con mia cugina) quindi cercavo di evitarla il più possibile (io ho un rapporto meraviglioso con quella bimba, l'ho anche battezzata) nonostante io sia molto legato a lei! Nei giorni a seguirsi, il pensiero/impulso si è spostato anche agli altri membri della mia famiglia, avevo paura di poterli addirittura fargli del male nel modo più agghiacciante (non riesco nemmeno a scriverlo) visti questi contini pensieri e impulsi comincio a non riuscire più a dormire, una notte sono stato sveglio tutte le ore di fila con tachicardia/tremore/sudorazione, perché avevo paura di aggredìre mia madre... Il giorno seguente ho iniziato a credere di essere diventato un serial killer, ne ero convinto, non facevo altro che cercare storie di loro per vedere se io fossi capace di fare ciò... Da novembre ad ora ho vissuto alti e bassi, in questo stato, ho sempre evitato di stare solo con qualcuno, ma da agosto a questa parte le cose sembrano cambiate, ora non so più se è paura oppure voglia, anzi sembra che io ora avvia voglia di far del male alle persone a me care e che io debba resistere dal non farlo, stanotte poi ho raggiunto l'apice, credo di avere avuto un'attacco di panico, dopo aver sentito quella storia agghiacciante del 17enne che ha sterminato la sua famiglia senza motivo apparente, ho iniziato ad avere pensieri piu intensi, questa notte è come se avessi avuto l'impulso fortissimo di fare del male, ho avuto paura, tremori tachicardia, saliva a 0, sentivo come se ero sul punto di fare qualcosa di orribile, per fortuna mi sono calmato e alla fine ho dormito, non so piu cosa fare, vivo un'incubo, cosa potrebbe essere secondo voi?
Ringrazio chiunque risponderà davvero.
Dunque mi presento, mi chiamo fabio, vivo a Torino e ho 23 anni in questo momento non faccio nulla, sono a casa con la mia famiglia, ho tanti hobby come l'arte, la musica e la natura, sono sempre stato un ragazzo molto tranquillo e timido, nella mia vita non ho mai creato nessun problema a nessuno, mai litigato o avuto scontri con nessuno in vita mia, ho sempre odiato la violenza e i litigi, detto ciò dal mese di novembre la mia vita è terminata, vivo costantemente in alti e bassi, tutto è iniziato, quando mia cugina mi ha chiesto di badare a sua figlia di 2 anni, io ovviamente ho subito accettato perché amo aiutare gli altri il più possibile, e poi ho un bel rapporto con tutta la mia famiglia, mentre giocavo con la bimba, accidentalmente mi lancia un giochino in testa e mi fa molto male, in quel momento è come se avessi avuto un pensiero fulmineo improvviso di me che la picchiavo, seguito da un pensiero 'e se la ferissi"... Sono COMPLETAMENTE sprofondato nel terrore e la paura, fortunatamente la mamma era appena tornata così sono uscito fuori a respirare aria, e a riprendermi, tornato a casa mia tutto mi sembrava diverso, come se non riconoscessi nessuno... Nei giorni a seguire ogni volta che vedevo la bimba avevo terrore di riavere quella sensazione (viviamo vicino con mia cugina) quindi cercavo di evitarla il più possibile (io ho un rapporto meraviglioso con quella bimba, l'ho anche battezzata) nonostante io sia molto legato a lei! Nei giorni a seguirsi, il pensiero/impulso si è spostato anche agli altri membri della mia famiglia, avevo paura di poterli addirittura fargli del male nel modo più agghiacciante (non riesco nemmeno a scriverlo) visti questi contini pensieri e impulsi comincio a non riuscire più a dormire, una notte sono stato sveglio tutte le ore di fila con tachicardia/tremore/sudorazione, perché avevo paura di aggredìre mia madre... Il giorno seguente ho iniziato a credere di essere diventato un serial killer, ne ero convinto, non facevo altro che cercare storie di loro per vedere se io fossi capace di fare ciò... Da novembre ad ora ho vissuto alti e bassi, in questo stato, ho sempre evitato di stare solo con qualcuno, ma da agosto a questa parte le cose sembrano cambiate, ora non so più se è paura oppure voglia, anzi sembra che io ora avvia voglia di far del male alle persone a me care e che io debba resistere dal non farlo, stanotte poi ho raggiunto l'apice, credo di avere avuto un'attacco di panico, dopo aver sentito quella storia agghiacciante del 17enne che ha sterminato la sua famiglia senza motivo apparente, ho iniziato ad avere pensieri piu intensi, questa notte è come se avessi avuto l'impulso fortissimo di fare del male, ho avuto paura, tremori tachicardia, saliva a 0, sentivo come se ero sul punto di fare qualcosa di orribile, per fortuna mi sono calmato e alla fine ho dormito, non so piu cosa fare, vivo un'incubo, cosa potrebbe essere secondo voi?
Ringrazio chiunque risponderà davvero.
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Gentile Utente, per quanto sia difficoltoso effettuare con esattezza una diagnosi da remoto, il quadro la Lei descritto corrisponde abbastanza fedelmente ad una condizione di disturbo legato ad aspetti fobici. Il vissuto emotivo appare pervaso da un vasto sentimento di paura che investe direttamente o indirettamente gran parte delle azioni quotidiane. In considerazione del significativo grado di sofferenza è consigliabile rivolgersi ad una struttura specialistica. In questi casi potrebbe essere utile instaurare una terapia con ansiolitici. Sarà comunque il medico che la prenderà in carico a valutare la farmacoterapia più idonea. E' comunque opportuno, in casi come questi effettuare un percorso psicoterapeutico. Da quanto deducibile dalla letteratura scientifica tale disturbo è approcciabile con ta terapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
[#2]
Utente
Salve dottor Giovanni Ronzani, la ringrazio innanzitutto di cuore per essersi preso il suo tempo per leggere il mio lungo consulto e di avermi risposto, ha assolutamente ragione anche io credo che mi serve un'auto in quanto sono in questa condizione da molto tempo, le volevo chiedere una cosa, ultimamente ho dei momenti che mi sento come se stessi per aggredire qualcuno, come se in quel momento non avessi freni e lo volessi fare davvero, poi per fortuna mi torna la paura che mi fa tornare come prima, ma perché all'inizio di questi momenti non ho paura ma sembra davvero voglia? È una sensazione assurda, ho anche perso molte emozioni, prima ero molto sensibile ed emotivo, ora sembro essere diventato senza cuore, nulla mi smuove..... Grazie ancora dottore davvero!
[#3]
Gentile Utente, è più che ragionevole il desiderio di capire che cosa accada dentro di noi; considerando che siamo molto più complessi di quel che appare, per poter rispondere correttamente a questa domanda sarebbe necessario impiegare diversi incontri, anche per poter indagare con la dovuta accortezza. Tuttavia possiamo ipotizzare con sufficiente fondamento che in tali casi, l'oscillazione tra due opposto "sentimenti" ( la spinta ad aggredire e subito dopo la paura di nuocere a qualcuno) sia un tentativo dello psichismo di mantenere un equilibrio, per quanto precario. Di contro si vive un disagio non indifferente in tali situazioni. Per questo è auspicabile iniziare a considerare un percorso psicoterapeutico. Spesso in tali casi può essere utile associare una terapia farmacologica, almeno per attenuare il disagio nei momenti più critici.
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.7k visite dal 02/09/2024.
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