Stato di angoscia e confusione

Ciao a tutti, non so bene come funzioni il tutto ma credo che inviando questo testo possa avere una risposta da dei dottori, allora mi presento e vado al sodo, mi chiamo Emanuele vengo da Catania, ho 24 anni e attualmente non faccio nessun lavoro, sono sempre stato un ragazzo normalissimo, molto timido e tranquillo, non ho mai avuto né creato problemi di nessun tipo, I miei insegnamenti/professori mi hanno sempre definito ai miei genitori 'un figlio modello' nella mia vita sono sempre stato felice non ho mai sofferto di nessun tipo di malattie tranne 1 Ansia/ipocondria che ho sintomi da piccolo ma che adesso (grazie ad un periodo di psicoterapia ho superato) tuttavia il motivo per cui scrivo su questo sito è un'altro, tutto iniziò nel mese di novembre precisamente il 6, mentre stavo badando a mio nonno che diciamo ha un carattere molto 'irascibile' mi ha sgridato per non essermi ricordato di fare una commissione, in quel momento io ho avvertito come un'impulso accompagnato da un pensiero 'E se gli facessi del male' nel piu profondo dei modi che non ho nemmeno il coraggio di scrivere... Da il mio sono subito spaventato e sono uscito fuori casa, al rientro mi sentivo in un senso di in realtà come se non riconoscessi la casa dei miei nonni... Nei giorni seguenti questo pensiero era fisso su mio nonno ed avevo paura di poter agire in qualsiasi momento, avevo paura a restare solo con lui ed evitavo di restarci, le cose tuttavia sono peggiorate dopo che una notte (io dormo accanto a mio fratello di 3 più di me) non ho chiuso occhio, per tutte le ore sono stato con tachicardia tremore e sudore freddo, non riuscivo a muovermi perché avevo paura di aggredìre stavolta mio fratello e non piu mio nonno, da quella sera questa sensazione si è spostata su TUTTI i miei parenti persone che sono sempre state la mia vita e che amo, nei giorni a seguire questa sensazione continuava sempre su tutti ma in particolare sempre mio nonno, all'inizio avevo dei forti sensi di colpa pure, arrivati ad oggi questa sensazione continua ad esserci qualche volta raggiunge come un'apice come se volessi davvero aggredire qualcuno in quel momento ho come l'impulso che poi per fortuna passa, quando mi capita ho il cuore a 1000 e la faccia rossa, non so piu cosa fare sempre che quella sensazione di paura sia diventata velocemente voglia, ho tutti i giorni questi pensieri che mi hanno portato via tutto, prima non potevo sentire notizie di omicidi perché avevo il terrore ora li ascolto senza interesse, sembra come se dentro di me fosso diventato un pazzo omicida, questi pensieri non mi fanno piu paura, la paura viene solo quando raggiunge come detto 'l'apice', prima avevo paura di andare in galera ora non più, ultimamente ho sentito la notizia dell'omicidio della povera Denise e l'omicida dice che non sa nemmeno perche l'ha fatto e questo mi spinge a pensare che potrei farlo anche io... sto finendo i caratteri, grazie a chiunque risponderà, spero di trovare un'auto... Grazie ancora.
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Dr. Natale Vincenzo Maiorana Psicologo 10 1 1
Ciao Emanuele, grazie per aver condiviso la tua esperienza e per aver trovato il coraggio di parlarne. Quello che stai descrivendo sembra davvero angosciante, ma sappi che non sei solo e che quello che stai provando non significa che tu sia una "persona cattiva" o "pericolosa". È importante ricordare che i pensieri che descrivi, per quanto spaventosi e disturbanti, non determinano chi sei. Questi pensieri intrusivi, soprattutto quando si presentano in modo così improvviso e angosciante, sono spesso associati a disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC). I pensieri di aggressività verso le persone care, come quelli che hai descritto, possono essere parte di una forma di DOC, nota come "DOC aggressivo", in cui una persona ha pensieri indesiderati su fare del male agli altri. Il fatto che questi pensieri ti causino così tanto disagio è un segno che non riflettono il tuo vero desiderio o intenzione.
È essenziale che tu cerchi il supporto di uno psicoterapeuta o di uno psichiatra, perché queste sensazioni possono essere trattate con successo con la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), la terapia espositiva e, in alcuni casi, con il supporto farmacologico. La psicoterapia ti può aiutare a ridurre l'ansia legata ai pensieri intrusivi e a sviluppare strumenti per gestirli senza sentirti sopraffatto. Parlare di questi pensieri è un primo passo importante per affrontare la situazione, e con il giusto sostegno, potrai trovare sollievo e riprendere il controllo sulla tua vita.

Spero che queste parole ti siano d’aiuto e ti incoraggino a fare un ulteriore passo verso il benessere.

Dr. Natale Vincenzo Maiorana