Passato doloroso che pesa ancora

Buongiorno, dottori
Nella mia vita, forse per il mio carattere introverso, forse per la sensibilità, mi sono sempre ritrovata a subire bullismo praticamente da chiunque.
A casa mia madre faceva comunella con mio fratello e mi deridevano per tutto, i parenti non facevano altro che usare termini come: cicciona, balena pur essendo stata normopeso sino ai 27/28 anni, modificando però la percezione di me, perché sì vedevo il mio corpo deforme e grasso proprio come le loro bocche lo descrivevano e lo nascondevo coi vestiti, con la postura e mi sono resa conto solo dopo tanti anni, riguardando le foto, che il mio corpo era normalissimo.
A scuola i compagni mi hanno sempre esclusa, emarginata e umiliata in ogni modo possibile, le maestre alle elementari davano manforte ai compagni, mi insultavano loro stesse, una di loro mi urlò "OCA" pieno di odio e senza motivo, in corridoio, davanti a due classi, mentre ci cambiavano le scarpe per la ginnastica.
Sempre lei godeva nel maltrattarmi e faceva di tutto per mettermi ancora di più contro i compagni.
Ricordo insulti pesanti percheil gg della foto di classe nn avevo il grembiule.
A casa non dicevo nulla perché non serviva e in più avevo il carico già descritto.
Alla medie le cose non cambiarono: i compagni erano gli stessi e gli insegnanti sembravano essere stati istruti da quelle delle elementari.
Un "professore" un gg fece una domanda, la classe non rispose allora si mise a chiedere al singolo, nessuno rispose, arrivato a me nn risposi cm gli altri ma a differenza loro per me ci fu la sorpresa, mi guardò facendo no cn la testa e mi disse" arriverai ad un punto della tua vita in cui ti girerai e dirai: ho sbagliato tutto".
Quella frase mi uccise. E nn capisco perché lo disse proprio a me? Perché solo a me?? ? Avevo solo 12anni, a mala pena parlavo x la paura di essere presa di mira ancora. Perché proprio a me?? ? Non riesco a capire cm si possa dire una cosa simile a una ragazzina inerme...
Nn ho più molti caratteri per poter scrivere.
Il punto è che non riesco a dimenticare queste cose, non riesco ad andare avanti e vivere serena.
Sicuramente credo a tutte quelle cattiverie che mi sn state dette e lo so che sn il fallimento che tutti prevedevano.
Sn solo una casalinga... vorrei tanto stare bene, vivere un po' della mia vita invece di sopravvivere come in fondo sto facendo, ma tutto questo non riesco a dimenticarlo e fa tanto male cm fosse appena accaduto... vorrei poter cancellare la memoria, vorrei non aver dovuto subire tutto questo e altro...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Dal suo consulto traspare molta sofferenza a al rabbia.
Ma allo stesso tempo il testo riporta situazioni per noi incomprensibili, visto che non eravamo presenti: chissà perchè era bullizzata? ci chiediamo.

L'unico punto che collega ieri all'oggi è il Suo forte sovrappeso corporeo. E' possibile che lei sia stata una bambina grassa realmente, come le dicevano in famiglia? E che questo -come spessissimo succede le scuole elementari e medie- sia diventato un elemento di presa in giro a cui si sono aggiunti altri elementi di cattiveria preadolescenziale?

Non starò a approfondire i motivi di ciò, perché sarebbe un puro fantasticare sulle poche parole che abbiamo riportandola al passato.
Al contrario, anche per nostro orientamento teorico, la invitiamo caldamente a porre la sua attenzione sull'oggi, e ad impegnarsi per modificare.

Le consiglierei dunque di mettere mano al sovrappeso di OGGI. Otterrebbe così il duplice vantaggio di rimettere in sesto il suo corpo odierno, ma anche di far pace con quel Suo "corpo [infantile] deforme e grasso", per dirla con le parole dei Suoi (chissà poi perchè non La hanno fatta curare all'epoca , come era loro dovere ...).

Puo ricorrere a uno dei Centri Nazionali per i disturbi alimentari istituiti dal Servizio Sanitario Nazionale e distribuiti in tutte le regioni. Vi si accede con l'impegnativa del medico dei base (il Suo peso corporeo attuale lo giustifica); e tutto il resto delle cure, mediche e psicologiche, sono gratuite o con solo ticket..

Ne troverà la mappa qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-come-sconfiggere-i-dca.html .

Rimaniamo a disposizione pre qualsiasi ulteriore informazione.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie per la risposta, dottoressa ma no, non ero grassa e il mio non è un falso ricordo. Lo testimoniano le annotazioni del pediatra riguardo peso/altezza, lo testimoniano le foto inequivocabili e lo testimoniano i vestiti che indossavo e che, in alcuni casi, ho conservato. Semplicemente nella mia famiglia si "scherza" umiliando, l'ho imparato crescendo. A scuola non sono MAI stata oggetto di bullismo per il mio corpo, ma per il mio modo di essere: fragile, introversa e sensibile, e poi dei bambini che venivano aiutati sistematicamente dalle insegnati a bullizzare una compagna, avrebbero mai smesso? No. Non ero al loro livello economico sociale probabilmente. Per gli insegnanti ho appunto chiesto nel consulto perché io potrò anche essere stata timida, ma da insegnanti che sarebbero tranquillamente potute/ti essere miei genitori o nonni sentirmi insultare perché non ho il grembiule (come capitato ad altri che nn hanno ricevuto insulti)? O augurarmi di fallire come per essere punita dalla vita per non aver saputo rispondere ad una domanda a cui nessuno era riuscito a rispondere? Sn fermamente convinta che il bullismo nn sia colpa della vittima, io sono una persona empatica, questa gente? Adulti che invece di.lavorare (insegnanti) guardavano ciò che accadeva, anzi spesso ci agguungevano il loro carico? Era un branco ormai e come tale ragionavano e si comportavano, bullizzavano perché gli era sempre stato concesso. E le ripeto NON ERO GRASSA, non lo sono stata sino ai 27/28 anni, portavo la S, la M!!!!! hanno provato a farlo anche con mia figlia sin da piccola e sempre NORMOPESO, me li sono mangiati e non si sono più permessi. E il loro modo, sono i loro scherzi ma io ero una bambina e ho creduto a tutto ciò che dicevano divertendosi tra loro, grassofobici!!!! Mi spiace, dottoressa, ma questa sua non è stata di aiuto e, sinceramente, mi sono pentita di aver scritto... la ringrazio comunque per il.tempo speso per me. Grazie.
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Utente
Utente
Tra l'altro anche il peso che legge nei miei dati è il peso degli ultimi due anni. Fino al 2022 non pesavo così.

Si è concentrata sul peso che ho ORA, ma sono sempre stata normopeso e gliel'ho scritto subito.

Anche fossi stata enorme è giusto sentirsi dire da uno zio a 13 anni (35kg di peso effettivo per 151cm, ho controllato le carte del medico) "stai zitta tu che sei grassa come.una vacca"???? Non credo non abbia pesato sulla mia psiche, pur pesando 35kg.

O per non aver risposto ad una domanda a scuola, che la mia vita sarebbe stata un fallimento?

Aggiungo che se incontravo i compagni fuori scuola e soli, volevano parlare con me o giocare ma io rifiutavo. In branco erano forti e facevano ciò chd volevano, giustificati dagli adulti.
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Utente
Utente
Iniziando le superiori ho avuto la fortuna di incontrare un professore meraviglioso che quanto meno riuscì a togliermi dalla testa l'idea di essere stupida. Il mio corpo non era deforme né grasso, ricevevo complimenti dai ragazzini... non credo di avere quindi falsi ricordi... magari ho avuto a che fare con gente di m***a e basta????

La ringrazio ancora e mi scusi per i vari messaggi ma non riesco più a modificare e mi sono venute in mente queste cose piano, piano.

Grazie mille.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

il testo del suo consulto contiene una serie di cose, tra le quali è difficile districare quella per lei più importante. Cioè quale sia il più faticoso tra i diversi eventi del "Passato doloroso che pesa ancora". Ritenevo fosse il peso, perchè mai avrei immaginato che la Sua famiglia la prendesse in giro su cose che non esistevano.
D'altra parte questo è il rischio che l'utente e l* specialista si assumono nel carcere di capirsi attraverso una manciata di parole; la volta scorsa, nel precedente consulto riguardante il tumore di sua nonna, ci eravamo intese al meglio; stavolta no. Dispiace ad entrambe.

Il secondo aspetto della mia precedente risposta riguarda il peso che il passato ha sul suo presente; Lei lo esprime così:
".. riguarda tutto questo non riesco a dimenticarlo e fa tanto male cm fosse appena accaduto... vorrei poter cancellare la memoria, vorrei non aver dovuto subire tutto questo e altro...".
Il mio invito era quello di metterci mano, di agire a proprio vantaggio; dato che -se non si fa nulla- tali situazioni interiori vecchie di un ventennio si trascinano dal passato al presente, ed appesantiscono la vita personale e talvolta relazionale dell'oggi.
In questo senso si può dire che si è compiuto le cattiverie ha conquistato un potere enorme su chi le ha subite e le subisce tutt'oggi nel proprio interiore.


P.S.: Riguardo ai "falsi ricordi" che lei cita, non ne ho trattato.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/