Problemi relazione
Buongiorno,
Sono una ragazza di 24 anni.
Scrivo perché mi ritrovo a avere delle difficoltà nel rapporto con il mio ragazzo, difficoltà che sono indubbiamente derivanti da me.
Sto da un anno con questo ragazzo che mi rende felice, abbiamo tante passioni che condividiamo insieme, come ad esempio la montagna.
Ultimamente però il mio ragazzo ha iniziato a condividere questa medesima passione anche con i suoi amici, so che è sbagliato, ma mi sento automaticamente esclusa da questa cosa anche se so benissimo non essere così perché in realtà lui vuole comunque continuare ad andarci anche con me.
Però non so cosa mi scatta nella testa ma quando lui mi dice sabato vado con i miei amici a fare un giro, reagisco male e non vorrei.
So che la soluzione migliore sarebbe iniziare un percorso da uno specialista... ma purtroppo in questo momento ho un po’ di difficoltà perché sto ancora studiando e mi mancano pochi esami a terminare... non ho una dipendenza economica e suoi miei
genitori non vorrei gravare ulteriormente sapendo già gli aiuti che mi danno ogni giorno.
Non so come uscirne, sono un po’ in un loop infinito in questo momento.
Vorrei trovare una soluzione ma allo stesso tempo non fo altro che interrogarmi sul perché reagisca così.
Sono sempre stata una ragazza sportiva, ho fatto sport fino all’anno scorso quando ho deciso di smettere.
Mi sono anche data questa spiegazione, mi rendo conto di non aver più un hobby, un qualcosa solo mio che amo fare.
Le cose che amo fare ultimamente sono con il mio ragazzo, ma mi rendo conto che lui è giusto abbia altri interessi oltre a me.
Allo stesso tempo però non saprei cosa fare, anche perché comunque mi mancano pochi esami a laurearmi e in più sto facendo la babysitter a un bambino il pomeriggio quindi non ho chissà quanto tempo per fare sport o comunque per fare qualcosa di extra.
Interrogandomi molto questa è una risposta che mi sono data, ma ovviamente non so se le cose potrebbero essere collegabili.
Mi dispiace trovarmi in questa situazione e soprattutto ho paura che se si presenta nuovamente una certa situazione io possa reagire male e non vorrei in nessun modo andare a limitare il mio ragazzo, che mi rendo conto non fa niente di male assolutamente ed è giusto coltivi le sue passioni con me ma anche con altre persone.
Sono una ragazza di 24 anni.
Scrivo perché mi ritrovo a avere delle difficoltà nel rapporto con il mio ragazzo, difficoltà che sono indubbiamente derivanti da me.
Sto da un anno con questo ragazzo che mi rende felice, abbiamo tante passioni che condividiamo insieme, come ad esempio la montagna.
Ultimamente però il mio ragazzo ha iniziato a condividere questa medesima passione anche con i suoi amici, so che è sbagliato, ma mi sento automaticamente esclusa da questa cosa anche se so benissimo non essere così perché in realtà lui vuole comunque continuare ad andarci anche con me.
Però non so cosa mi scatta nella testa ma quando lui mi dice sabato vado con i miei amici a fare un giro, reagisco male e non vorrei.
So che la soluzione migliore sarebbe iniziare un percorso da uno specialista... ma purtroppo in questo momento ho un po’ di difficoltà perché sto ancora studiando e mi mancano pochi esami a terminare... non ho una dipendenza economica e suoi miei
genitori non vorrei gravare ulteriormente sapendo già gli aiuti che mi danno ogni giorno.
Non so come uscirne, sono un po’ in un loop infinito in questo momento.
Vorrei trovare una soluzione ma allo stesso tempo non fo altro che interrogarmi sul perché reagisca così.
Sono sempre stata una ragazza sportiva, ho fatto sport fino all’anno scorso quando ho deciso di smettere.
Mi sono anche data questa spiegazione, mi rendo conto di non aver più un hobby, un qualcosa solo mio che amo fare.
Le cose che amo fare ultimamente sono con il mio ragazzo, ma mi rendo conto che lui è giusto abbia altri interessi oltre a me.
Allo stesso tempo però non saprei cosa fare, anche perché comunque mi mancano pochi esami a laurearmi e in più sto facendo la babysitter a un bambino il pomeriggio quindi non ho chissà quanto tempo per fare sport o comunque per fare qualcosa di extra.
Interrogandomi molto questa è una risposta che mi sono data, ma ovviamente non so se le cose potrebbero essere collegabili.
Mi dispiace trovarmi in questa situazione e soprattutto ho paura che se si presenta nuovamente una certa situazione io possa reagire male e non vorrei in nessun modo andare a limitare il mio ragazzo, che mi rendo conto non fa niente di male assolutamente ed è giusto coltivi le sue passioni con me ma anche con altre persone.
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Gentile utente,
ho letto con attenzione quanto ci ha scritto, razionalmente lei sa perfettamente che il suo ragazzo ha ogni diritto alla libera frequentazione di altri amici per poter svolgere i suoi hobby, ma ciò per cui chiede aiuto è la sua reazione emotiva che và oltre la volontà. Premesso che conosciamo poco di lei, se non che è una studentessa e che fa la baby sitter con pochi spazi personali per esternare desideri e piaceri individuali. La sua reazione emotiva sembrerebbe nascondere un latente bisogno di possesso, esclusività e controllo con possibili paure abbandoniche, tutto ciò può esternarsi in espressioni di gelosia. Le cause non sono da ricercare nel recente passato (ho fatto sport fino all’anno scorso quando ho deciso di smettere) ma bensì in un passato molto più remoto che contiene le relazioni con la famiglia d’origine nell’età infantile e adolescenziale. Le sarebbe molto utile iniziare un percorso psicoterapeutico volto ad acquisire sicurezza, autonomia e indipendenza affettiva, un percorso di crescita affettiva che le consenta di avere maggiore fiducia in sé e negli altri, soprattutto verso le persone a noi care. Comprendo le sue difficoltà economiche ma tenga conto che può chiedere al medico di medicina generale di prescriverle delle sedute di psicoterapia da svolgere presso l’asl d’appartenenza.
Spero di averle fornito almeno qualche delucidazione sul suo stato emotivo e resto a disposizione nel caso voglia scriverci nuovamente.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano
ho letto con attenzione quanto ci ha scritto, razionalmente lei sa perfettamente che il suo ragazzo ha ogni diritto alla libera frequentazione di altri amici per poter svolgere i suoi hobby, ma ciò per cui chiede aiuto è la sua reazione emotiva che và oltre la volontà. Premesso che conosciamo poco di lei, se non che è una studentessa e che fa la baby sitter con pochi spazi personali per esternare desideri e piaceri individuali. La sua reazione emotiva sembrerebbe nascondere un latente bisogno di possesso, esclusività e controllo con possibili paure abbandoniche, tutto ciò può esternarsi in espressioni di gelosia. Le cause non sono da ricercare nel recente passato (ho fatto sport fino all’anno scorso quando ho deciso di smettere) ma bensì in un passato molto più remoto che contiene le relazioni con la famiglia d’origine nell’età infantile e adolescenziale. Le sarebbe molto utile iniziare un percorso psicoterapeutico volto ad acquisire sicurezza, autonomia e indipendenza affettiva, un percorso di crescita affettiva che le consenta di avere maggiore fiducia in sé e negli altri, soprattutto verso le persone a noi care. Comprendo le sue difficoltà economiche ma tenga conto che può chiedere al medico di medicina generale di prescriverle delle sedute di psicoterapia da svolgere presso l’asl d’appartenenza.
Spero di averle fornito almeno qualche delucidazione sul suo stato emotivo e resto a disposizione nel caso voglia scriverci nuovamente.
Cordialmente.
Dott.ssa Maria Graziano
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 251 visite dal 27/08/2024.
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