Gestire l’ansia per aver lasciato un ex ragazzo
Buonasera,
Circa 6 mesi fa ho lasciato il mio ex con cui ho avuto una relazione di 2 anni perché non ne ero più innamorata.
Non ci sono stati tradimenti da parte mia, né mancanze di rispetto, semplicemente ho capito di non avere più un sentimento per lui e di non riuscire più né a dare, né a ricevere amore in quella relazione.
Inizialmente ho avuto difficoltà a ammettere a me stessa di non essere più innamorata (l’ho realizzato grazie a un percorso di 4 mesi con una professionista che mi ha aiutata a scavare dentro di me e a accettare i miei sentimenti) sentivo solo che stavo male e che ero spenta e questo ho detto a lui, prendendomi tutte le mie responsabilità.
Lui sul momento ha detto di aver capito e mi ha ringraziata (secondo il parere della psicologa che mi ha seguita in quei momenti é stata una reazione fin troppo matura, poco istintiva e molto ragionata).
Fatto pace con me stessa, ho scoperto di avere dei sentimenti per un’altra persona che fino a quel momento tenevo repressi, mi sono lasciata andare e, all’età di 31 anni, mi sono trovata innamorata come non mai, con programmi di convivenza e progetti per il futuro insieme! Sono felicissima e ho un cuore che scoppia di felicità.
Lui é la persona della mia vita!
C’é solo un neo in tutto questo.
Sono tremendamente ansiosa e essendo la prima volta in vita mia che lascio qualcuno ho paura di possibili incontri casuali con la famiglia del mio ex con i quali avevo un ottimo rapporto (e che ho ringraziato per messaggio per quello che hanno fatto per me in questi due anni) ma che non ho più visto.
Ho provato (poco dopo aver lasciato il mio ex) a cercare sua sorella, semplicemente per salutarla e non sparire da un giorno all’altro, visto anche l’ottimo rapporto che avevamo, la quale con una freddezza glaciale mi ha fatto capire che non era cosa gradita.
Il fratello mai più visto né sentito, i genitori nemmeno.
Io so di essere stata più che corretta, di non aver mancato di rispetto a nessuno di quella famiglia in nessun modo (anzi, mi sono tirata indietro nella relazione prima ancora di rischiare di mancare di rispetto anche solo col pensiero a qualcuno) e il fatto che questo non sia stato né creduto, né visto (visto anche l’atteggiamento di famiglia-branco, uno per tutti, tutti per uno, con cui affrontano ogni singolo aspetto della vita) mi fa ansia, soprattutto se mi immagino di poter incontrare per caso in giro qualcuno di loro.
Ho paura di non sapere come comportarmi e dei loro sguardi giudicanti.
Come posso fare?
Che mi consigliate?
Circa 6 mesi fa ho lasciato il mio ex con cui ho avuto una relazione di 2 anni perché non ne ero più innamorata.
Non ci sono stati tradimenti da parte mia, né mancanze di rispetto, semplicemente ho capito di non avere più un sentimento per lui e di non riuscire più né a dare, né a ricevere amore in quella relazione.
Inizialmente ho avuto difficoltà a ammettere a me stessa di non essere più innamorata (l’ho realizzato grazie a un percorso di 4 mesi con una professionista che mi ha aiutata a scavare dentro di me e a accettare i miei sentimenti) sentivo solo che stavo male e che ero spenta e questo ho detto a lui, prendendomi tutte le mie responsabilità.
Lui sul momento ha detto di aver capito e mi ha ringraziata (secondo il parere della psicologa che mi ha seguita in quei momenti é stata una reazione fin troppo matura, poco istintiva e molto ragionata).
Fatto pace con me stessa, ho scoperto di avere dei sentimenti per un’altra persona che fino a quel momento tenevo repressi, mi sono lasciata andare e, all’età di 31 anni, mi sono trovata innamorata come non mai, con programmi di convivenza e progetti per il futuro insieme! Sono felicissima e ho un cuore che scoppia di felicità.
Lui é la persona della mia vita!
C’é solo un neo in tutto questo.
Sono tremendamente ansiosa e essendo la prima volta in vita mia che lascio qualcuno ho paura di possibili incontri casuali con la famiglia del mio ex con i quali avevo un ottimo rapporto (e che ho ringraziato per messaggio per quello che hanno fatto per me in questi due anni) ma che non ho più visto.
Ho provato (poco dopo aver lasciato il mio ex) a cercare sua sorella, semplicemente per salutarla e non sparire da un giorno all’altro, visto anche l’ottimo rapporto che avevamo, la quale con una freddezza glaciale mi ha fatto capire che non era cosa gradita.
Il fratello mai più visto né sentito, i genitori nemmeno.
Io so di essere stata più che corretta, di non aver mancato di rispetto a nessuno di quella famiglia in nessun modo (anzi, mi sono tirata indietro nella relazione prima ancora di rischiare di mancare di rispetto anche solo col pensiero a qualcuno) e il fatto che questo non sia stato né creduto, né visto (visto anche l’atteggiamento di famiglia-branco, uno per tutti, tutti per uno, con cui affrontano ogni singolo aspetto della vita) mi fa ansia, soprattutto se mi immagino di poter incontrare per caso in giro qualcuno di loro.
Ho paura di non sapere come comportarmi e dei loro sguardi giudicanti.
Come posso fare?
Che mi consigliate?
[#1]
Gentile utente,
nessuno può esternare consigli su scelte o azioni che dovrà compiere, piuttosto credo sia opportuno riprendere la terapia psicologica per superare ogni ansia e senso di colpa per vivere pienamente la nuova relazione. Un professionista competente può aiutarla a comprendere emozioni e sentimenti che stanno dietro la "la freddezza della famiglia del suo ex ragazzo" . Anche noi involontariamente possiamo rappresentare fonte di delusione per gli altri, la fine di progetti futuri con tutta una serie di cambiamenti nelle relazioni familiari. La sua psicologa potrà aiutarla alla comprensione delle emozioni degli altri e rispettarle senza giudizio o senza sentirci feriti o in colpa. Maturità è saper accettare le scelte degli altri( in questo caso la sorella e i familiari del suo ex ragazzo), meno dolorosa per loro, di chiudere definitivamente le porte con il passato e lasciar andare guardando avanti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Graziano
nessuno può esternare consigli su scelte o azioni che dovrà compiere, piuttosto credo sia opportuno riprendere la terapia psicologica per superare ogni ansia e senso di colpa per vivere pienamente la nuova relazione. Un professionista competente può aiutarla a comprendere emozioni e sentimenti che stanno dietro la "la freddezza della famiglia del suo ex ragazzo" . Anche noi involontariamente possiamo rappresentare fonte di delusione per gli altri, la fine di progetti futuri con tutta una serie di cambiamenti nelle relazioni familiari. La sua psicologa potrà aiutarla alla comprensione delle emozioni degli altri e rispettarle senza giudizio o senza sentirci feriti o in colpa. Maturità è saper accettare le scelte degli altri( in questo caso la sorella e i familiari del suo ex ragazzo), meno dolorosa per loro, di chiudere definitivamente le porte con il passato e lasciar andare guardando avanti.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Graziano
Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
Consulenze psicologiche in presenza e on line
mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it
[#2]
Utente
Grazie dottoressa.
Il messaggio che volevo passare era leggermente diverso. Io non giudico la scelta dei suoi parenti anzi ne ho pieno rispetto (e l’ho detto a suo sorella) perché sono consapevole che la mia scelta possa aver rotto degli equilibri e spiazzato.
Sono loro che mi sembra non abbiano accettato la cosa (cosa sicuramente non semplice ma direi all’ordine del giorno) e scelto me come la cattiva che ha fatto del male. Quando io penso che tutti almeno una volta nella vita si siano trovati a lasciare e essere lasciati e tra questi tutti penso di essermi inserita tra i più leali e rispettosi dei legami passati, anche una volta finito il sentimento. É questo additarmi che mi fa sentire cattiva e in colpa.
Il messaggio che volevo passare era leggermente diverso. Io non giudico la scelta dei suoi parenti anzi ne ho pieno rispetto (e l’ho detto a suo sorella) perché sono consapevole che la mia scelta possa aver rotto degli equilibri e spiazzato.
Sono loro che mi sembra non abbiano accettato la cosa (cosa sicuramente non semplice ma direi all’ordine del giorno) e scelto me come la cattiva che ha fatto del male. Quando io penso che tutti almeno una volta nella vita si siano trovati a lasciare e essere lasciati e tra questi tutti penso di essermi inserita tra i più leali e rispettosi dei legami passati, anche una volta finito il sentimento. É questo additarmi che mi fa sentire cattiva e in colpa.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 367 visite dal 26/08/2024.
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