Immaginare di essere picchiata

Buonasera, scrivo per capire quale puo essere il mio problema, e se si tratta di un problema psicologico da curare.

Sono una giovane donna e fin da quando ero piccola ho sempre avuto una fervida immaginazione.
A volte mi chiudevo in me stessa e sognavo ad occhi aperti, anche per ore, pur essendo anche molto socievole da piccola, sentivo il biaogno di alienarmi ogni tanto nel mio mondo.
Crescendo questa cosa non è sparita, sicuramente non sono piu socievole come quando ero bambina, ma non disdegno la compagnia delle persone che trovo simili a me per interessi o caratterialmente, e quando mi apro sono davvero un libro aperto, però soprattutto nei momenti di stress tendo ancora a isolarmi e sentire la necessità di chiudermi nel mio mondo, che è un mondo vero e proprio, fatto di altre me che, probabilmente incarnano quegli aspetti che vorrei fossero della mia persona, e di altre persone che in realtà neanche esistono.
Mi vergogno tanto a scriverlo, pur essendo anonimo, perchè mi sembra di avere qualcosa che non va e forse è così, ma adesso sento il bisogno di cominciare a comprendermi e comprendere il perchè di questi pensieri ricorrenti.
Il fatto che mi ha sempre lasciata più perplessa è che nei miei sogni ad occhi aperti trovo quasi una sensazione di conforto quando quei personaggi altri, per lo piu maschili, delle mie fantasie usano la violenza e l’umiliazione, NON in ambito sessuale.
Non so spiegarlo, e mi sembra davvero un concetto malato quando mi spendo a pensarci e cercare di capirlo, ma quando sono molto stressata, immaginare che quel determinato inesistente qualcuno mi picchi aggressivamente, mi faccia soffrire e mi faccia star male, paradossalmente mi da un senso di conforto.
Ci tengo a sottolineare che non si tratta di un impulso sessuale, anzi non trovo assolutamente eccitazione nella violenza, è qualcos’altro che non riesco a spiegare e a spiegarmi.
Un altro tratto che a volte mi fa mettere in dubbio la mia normalità mentale, è che spesso in queste mie immaginazioni, storie e mondi che mi creo, la me alternativa spesso e volentieri, per non dire sempre, finisce sempre per ammalarsi gravemente, soffrire, e qualche volta anche morire malamente.
In qualche modo, nel cercare di interpretarlo da me, forse è una qualche ricerca incoscia di una figura maschile forte e che mi faccia sentire protetta, compresa?
Non so, non riesco a spiegarmelo.

Nella mia infanzia non ho vissuto nessuna particolare circostanza violenta, mio padre è sempre stato tranquillo seppur distaccato perchè timido caratterialmente, mentre mia madre ogni tanto magari si arrabbiava e alzava la voce, ma niente di fuori dalla norma.

Probabilmente avrei bisogno di parlarne, ma attualmente la psicoterapia, pur sentendone il bisogno, non è nelle mie possibilità economiche e purtroppo non riesco mai a rientrare nel bonus, e posso solo cercare di capirci qualcosa da sola.
Per questo mi piacerebbe capirne di piu con il parere di un esperto.


In attesa,
Ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
intanto le segnalo che alle ASL, al Consultorio, al Centro di Salute Mentale, presso le Scuole di psicoterapia, e ove ricorrano le condizioni economiche con il bonus psicologi, può fare terapia a costi accettabili o gratuitamente.
Inoltre molti specialisti non hanno prezzi proibitivi e possono venirle incontro.
Infine può accedere a corsi collettivi, anche online, di Scrittura Espressiva, che le permetterebbe di "dar corpo alle ombre", per così dire, ossia di mettere nero su bianco i suoi fantasmi e scoprirne i risvolti emotivi, primo passo per accedere alla loro interpretazione cognitiva.
Noi siamo qui. Ci tenga al corrente, se le fa piacere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com