Nausea da ansia?

Salve, già nell’altro consulto avevo esternato degli episodi di forte ansia e nausea, io sono emetofobica, è capitato un mese fa.

Dopo un po’ anche se con un po' di difficoltà avevo iniziato a star meglio tanto è vero che ne ero contenta per ritornare alla normalità, si, ho avuto gonfiore addominale e stitichezza ma d'altronde mangiavo normalmente.

È successo che da forse una settimana inizio ad accusare ansia e una specie di nausea che avverto come una adrenalina che avverto di più tra gola e naso, inizialmente pensavo che fosse una cosa passeggiera poi però è successo un evento in quei giorni che mi ha portato a una serata di fortissima ansia e nausea perché dovevo esibirmi in un karaoke, la mia ansia mi ha portato una nausea fortissima e la mia testa mi mandava messaggi come adesso ti sentirai male fatto sta che dal giorno dopo ho continuamente una strana ansia a livello del petto con questa nausea che ho costantemente anche se ho fame, sembra che mi pizzica, se sto alzata aumenta infatti non riesco più a uscire o ad alzarmi, sono tre giorni che sto così ho tanta paura non so cosa io stia avendo ultimamente non ho mai sofferto così, e la cosa che più mi fa paura e ancora più ansia è che mi aspettano da settembre degli eventi che
richiedono salute cosa che io non sto
avendo ultimamente, non so cosa fare, ho paura che non guarirò più
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Dr. Gabriele Olivieri Psicoterapeuta, Psicologo 8
Buonasera, l'emetofobia, come ben scrive lei può essere legata a disturbi di ansia e conseguente nausea, per cui in questi casi, è generalmente efficace la terapia cognitivo comportamentale, attraverso tecniche di esposizione graduali e tecniche di rilassamento antagoniste appunto all'ansia.
L'ansia può manifestarsi in diversi modi e soprattutto passare per i vari canali di somatizzazione del corpo.
A volte si può manifestare con la tachicardia, altre volte con problemi di stomaco o pancia, o ancora con svenimento o la persona si vede fuori dal corpo.
Sono comunque tutte manifestazione d'ansia dovute a momenti stressanti, oppure a situazioni temporanee di difficoltà reali o apparentemente non giustificabili, nelle quali la parte antica del nostro cervello, la rettiliana, sente qualcosa di "strano" e di conseguenza si attiva in modo istintivo per proteggerci come se fossimo ancora nella foresta primordiale millenni orsono.
In questi casi oltre alla provata efficacia delle terapie di esposizione potrebbe completare un trattamento psicoterapico anche l'Acceptance and Commitment Therapy (ACT) per stemperare l'eccessivo valore che solitamente ognuno di noi finisce con il dare alle parole.
La saluto e le auguro buona fortuna.

Dott. Gabriele Olivieri

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta quindi dovrei iniziare una psicoterapia?
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Dr. Gabriele Olivieri Psicoterapeuta, Psicologo 8
Buongiorno, io opterei per una psicoterapia cognitivo comportamentale, il professionista solitamente fa un colloquio di approfondimento e alcuni test per avere più chiaro il caso.
In seconda battuta eventualmente l'uso di farmaci con un medico.
Ma ripeto, è tutto da valutare nello specifico.

Buona giornata

Dott. Gabriele Olivieri

[#4]
Utente
Utente
Va bene la ringrazio tanto per il chiarimento, buona giornata
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Dr. Gabriele Olivieri Psicoterapeuta, Psicologo 8
Di nulla, ci mancherebbe. Le auguro di risolvere al meglio.

Dott. Gabriele Olivieri

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