Sentirsi senza scelta pur potendo scegliere

Buongiorno cari professionisti psicologi, vi contatto per illustrarvi la mia situazione nella possibilità di ricevere un consiglio o anche solo uno spunto di riflessione
Tra poco mi troverò a dover fare una vera e propria scelta di vita circa la mia professione, ma anche circa la mia qualità di vita e le mie possibilità di avere una vita positiva anche extra-lavorativa
Mi spiego meglio: posso scegliere tra un lavoro ben pagato, con buone prospettive future, una qualità di vita accettabile e comunque una buonissima soddisfazione professionale; ed una vita di stenti, sottopagata, con una qualità di vita pressoché assente, e totalmente immersivo al punto da dovermici dedicare completamente, pur con una soddisfazione professionale altrettanto gratificante se non di più
Tra le due scelte non ce n'è davvero una che preferisco, quindi dovrei essere propenso per la prima scelta, eppure mi sento bloccato e mi vedo condannato a scegliere la seconda, come se in fondo non avessi una vera possibilità di scelta.

Secondo voi come mai?
Premesso che ho una personalità che inevitabilmente mi porta a scelte controcorrente, vorrei sapere il vostro parere
[#1]
Dr. Enrico Cazzolino Psicologo, Psicoterapeuta 28 1
Buongiorno,

mi sembra che le due scelte le propongano elementi motivazionali diversi, che magari in questo momento non riesce a individuare, ordinare e valutare in maniera del tutto lucida e puntuale.
Per questo, forse, si sente spiacevolmente destinato a "condanna" da qualunque scelta, anche se in realtà la decisione è - almeno in parte - nelle sue mani.
Può accadere e accade spesso, quando ci troviamo di fronte a scelte importanti che ci impegnano sia razionalmente che emotivamente.

Potrebbe esserle utile:
- domandarsi che cosa desidera per il suo futuro, a lungo termine e/o in un contesto più ampio rispetto a queste due attuali alternative;
- focalizzarsi su ciò che "vuole" davvero fare e ottenere, lasciando più sullo sfondo quel "dovrei" che accompagna le sue propensioni;
- comprendere dove spinge la "corrente" delle opportunità per posizionarsi deliberatamente rispetto ad essa, anche "controcorrente" se questo le offrisse un senso di controllo e crescita personale.
In questo processo di riflessione, potrebbe trovare aiuto in un colloquio di orientamento con uno/a Psicologo/a del Lavoro.

La saluto con cordialità,

EC

Enrico Cazzolino
Psicologo Psicoterapeuta
www.consulentepsicologo.it