Sos figlia adolescente e mio intervento sulla situazione affettiva col suo fidanzanto
Salve.
Mia figlia sta con un ragazzo maggiorenne di 19 anni da 4 mesi.
Lei ne ha 15.
Diciamo che noi, come per l'altro figlio fidanzato da 3, abbiamo sempre accolto e appoggiato le scelte dei nostri ragazzi.
Diciamo che entrambi i fidanzati sono sempre stati trattati da figli, fatti venire in casa nostra da subito e, soprattutto con la femmina, essendo minorenne, abbiamo voluto nell'immediato conoscere il fidanzato.
Il punto e' che questo ragazzo ha una situazione disastrosa in casa, non mi prolungo nel raccontare il tutto, ma alla sue sfighe che di fatto sono tante, al suo passato, si aggiunge che ha una mamma che va e viene dalla casa dove lui vive col padre e altri fratelli, quindi la cosa e' che inevitabilmente lui si e' affezionato a noi e, per dirla tutta con me e' entrato anche troppo in confidenza.
Ovviamente ho posto dei limiti a questo rapporto, mi sono resa disponibile per parlare con lui, mi ha raccontato molto, si e' confidato, ma ieri forse per questo rapporto molto libero nel parlare, sono andata in difesa di mia figlia, perche' ho saputo che la tratta male, non le porta rispetto, ci racconta bugie pure a noi, non va a lavorare quando gli gira, e' sempre vittimistico e, comunque sono andata giu' pesantemente, perche' lo abbiamo accolto come un figlio, cercatogli un lavoro, ma poi che voglia farmi credere una cosa, quando poi mia figlia me ne ha raccontate, nel momento di crisi, altre, non ci ho visto.
Mi sono limitata a dire che mia figlia deve scegliere lei, che noi siamo presenti, ma che a noi non ci deve prendere in giro, esigiamo rispetto.
Sono mesi che e' ospite ogni week da noi, mangia con noi, viene con noi e, detta tutta, noi non siamo benestanti, ma lo abbiamo fatto con piacere.
Il mio quesito e' questo: come posso gestire la cosa?
Devo tenere le distanze?
Devo comportarmi con piu' rigidità, così pure mio marito, in modo tale da metterlo definitivamente alla prova?
Lui ieri ci ha chiesto scusa, ha detto tenere a noi e nostra figlia, ha ammesso di essersi comportato male, ma troppe cose non mi tornano.
Mia figlia e' da 4 mesi in casa, non vede piu' nessuno vive solo per lui.
Ok il suo 1 amore, ma e' una cosa tossica, noi, ovviamente, non le abbiamo detto nulla, le vogliamo fare capire la cosa, ma dopo ieri, mi sento diversa, priva di fiducia e molto delusa da questa persona, che a mio parere ci sta "usando" per compensare ciò che non ha, ma non capendo che lo fa senza furbizia.
Mia figlia sta con un ragazzo maggiorenne di 19 anni da 4 mesi.
Lei ne ha 15.
Diciamo che noi, come per l'altro figlio fidanzato da 3, abbiamo sempre accolto e appoggiato le scelte dei nostri ragazzi.
Diciamo che entrambi i fidanzati sono sempre stati trattati da figli, fatti venire in casa nostra da subito e, soprattutto con la femmina, essendo minorenne, abbiamo voluto nell'immediato conoscere il fidanzato.
Il punto e' che questo ragazzo ha una situazione disastrosa in casa, non mi prolungo nel raccontare il tutto, ma alla sue sfighe che di fatto sono tante, al suo passato, si aggiunge che ha una mamma che va e viene dalla casa dove lui vive col padre e altri fratelli, quindi la cosa e' che inevitabilmente lui si e' affezionato a noi e, per dirla tutta con me e' entrato anche troppo in confidenza.
Ovviamente ho posto dei limiti a questo rapporto, mi sono resa disponibile per parlare con lui, mi ha raccontato molto, si e' confidato, ma ieri forse per questo rapporto molto libero nel parlare, sono andata in difesa di mia figlia, perche' ho saputo che la tratta male, non le porta rispetto, ci racconta bugie pure a noi, non va a lavorare quando gli gira, e' sempre vittimistico e, comunque sono andata giu' pesantemente, perche' lo abbiamo accolto come un figlio, cercatogli un lavoro, ma poi che voglia farmi credere una cosa, quando poi mia figlia me ne ha raccontate, nel momento di crisi, altre, non ci ho visto.
Mi sono limitata a dire che mia figlia deve scegliere lei, che noi siamo presenti, ma che a noi non ci deve prendere in giro, esigiamo rispetto.
Sono mesi che e' ospite ogni week da noi, mangia con noi, viene con noi e, detta tutta, noi non siamo benestanti, ma lo abbiamo fatto con piacere.
Il mio quesito e' questo: come posso gestire la cosa?
Devo tenere le distanze?
Devo comportarmi con piu' rigidità, così pure mio marito, in modo tale da metterlo definitivamente alla prova?
Lui ieri ci ha chiesto scusa, ha detto tenere a noi e nostra figlia, ha ammesso di essersi comportato male, ma troppe cose non mi tornano.
Mia figlia e' da 4 mesi in casa, non vede piu' nessuno vive solo per lui.
Ok il suo 1 amore, ma e' una cosa tossica, noi, ovviamente, non le abbiamo detto nulla, le vogliamo fare capire la cosa, ma dopo ieri, mi sento diversa, priva di fiducia e molto delusa da questa persona, che a mio parere ci sta "usando" per compensare ciò che non ha, ma non capendo che lo fa senza furbizia.
[#1]
Gentile signora,
la preoccupazione maggiore deve averla per Sua figlia, che ha 15 anni, e deve essere comunque protetta. Lei scrive: "...ho saputo che la tratta male, non le porta rispetto, ci racconta bugie pure a noi, non va a lavorare quando gli gira, e' sempre vittimistico...".
Non spetta né a Sua figlia Nè a Lei o a Suo marito farvi carico di eventuali problematiche del ragazzo in questione. Per quanto possa dispiacere che anche lui in un certo senso sia una vittima dell'aria che con buona probabilità respira in casa, il focus deve restare non solo la serenità di Sua figlia, ma può anche cogliere l'occasione per mostrare a Sua figlia come una ragazza deve essere trattata dal proprio ragazzo. In questo compito delicato e difficile, ma fondamentale, è opportuno che sia soprattutto Suo marito ad entrare in scena.
Bisogna parlare e approfondire con la ragazza, in modo che possa avere la giusta distanza: va bene che le piace questo ragazzo, ma le mancanze di rispetto non devono passare nella maniera più assoluta e non ci sono giustificazioni di alcun tipo per i maltrattamenti, che poi finiscono per rovinare l'autostima di una ragazza così giovane e probabilmente troppo gentile.
"Ok il suo 1 amore, ma e' una cosa tossica, noi, ovviamente, non le abbiamo detto nulla, le vogliamo fare capire la cosa, ma dopo ieri, mi sento diversa, priva di fiducia e molto delusa da questa persona, che a mio parere ci sta "usando" per compensare ciò che non ha, ma non capendo che lo fa senza furbizia."
Le proibizioni NON funzionano, quindi attenzione a non tirare troppo la corda con l'obiettivo di proteggerla, ma fa bene ad essere diffidente, in quanto adesso ha maggiori strumenti e maggior lucidità per valutare la situazione.
Cosa intende con "tossica" nel definire questa relazione?
la preoccupazione maggiore deve averla per Sua figlia, che ha 15 anni, e deve essere comunque protetta. Lei scrive: "...ho saputo che la tratta male, non le porta rispetto, ci racconta bugie pure a noi, non va a lavorare quando gli gira, e' sempre vittimistico...".
Non spetta né a Sua figlia Nè a Lei o a Suo marito farvi carico di eventuali problematiche del ragazzo in questione. Per quanto possa dispiacere che anche lui in un certo senso sia una vittima dell'aria che con buona probabilità respira in casa, il focus deve restare non solo la serenità di Sua figlia, ma può anche cogliere l'occasione per mostrare a Sua figlia come una ragazza deve essere trattata dal proprio ragazzo. In questo compito delicato e difficile, ma fondamentale, è opportuno che sia soprattutto Suo marito ad entrare in scena.
Bisogna parlare e approfondire con la ragazza, in modo che possa avere la giusta distanza: va bene che le piace questo ragazzo, ma le mancanze di rispetto non devono passare nella maniera più assoluta e non ci sono giustificazioni di alcun tipo per i maltrattamenti, che poi finiscono per rovinare l'autostima di una ragazza così giovane e probabilmente troppo gentile.
"Ok il suo 1 amore, ma e' una cosa tossica, noi, ovviamente, non le abbiamo detto nulla, le vogliamo fare capire la cosa, ma dopo ieri, mi sento diversa, priva di fiducia e molto delusa da questa persona, che a mio parere ci sta "usando" per compensare ciò che non ha, ma non capendo che lo fa senza furbizia."
Le proibizioni NON funzionano, quindi attenzione a non tirare troppo la corda con l'obiettivo di proteggerla, ma fa bene ad essere diffidente, in quanto adesso ha maggiori strumenti e maggior lucidità per valutare la situazione.
Cosa intende con "tossica" nel definire questa relazione?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Intanto grazie.
Tossica intendendo che la gelosia, di entrambi, il controllarsi assiduamente, il cambiamento di mia figlia sotto certi aspetti che l'hanno calmata, puo' celare a mio parere, ovviamente, un qualcosa che definisco di tossico: restrizioni che poi possono portare là dove mia figlia che conosco bene,potrebbe stancarsi, a un qualcosa di cui ho paura e che si sente spesso nelle cronache di ogni giorno. La tossicita', insomma la intendo come qualcosa che inquina il rappporto portando ad estremismi.
Tossica intendendo che la gelosia, di entrambi, il controllarsi assiduamente, il cambiamento di mia figlia sotto certi aspetti che l'hanno calmata, puo' celare a mio parere, ovviamente, un qualcosa che definisco di tossico: restrizioni che poi possono portare là dove mia figlia che conosco bene,potrebbe stancarsi, a un qualcosa di cui ho paura e che si sente spesso nelle cronache di ogni giorno. La tossicita', insomma la intendo come qualcosa che inquina il rappporto portando ad estremismi.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 559 visite dal 23/08/2024.
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