Come affrontare di nuovo la malattia di mia madre?
Buonasera, scrivo perché sto attraversando un incubo.
7 anni fa mia madre é stata operata per un carcinoma in situ alla mammella, a cui sono seguite 30 sedute di radioterapia.
Fino ad ora era tutto apposto.
Controlli perfetti, nessun problema.
Due giorni fa per caso ho trovato le sue analisi fatte il 10 agosto e risulta il marcatore CA 15.3 di un valore pari a 262, quando dovrebbe essere inferiore a 35.
Lei non mi ha detto nulla, ma io ho scoperto che deve fare una pet.
Sono sconvolta, spaventata, in prenda all’ansia e agli attacchi di panico.
Non so perché non mi abbia detto nulla, non capisco perché deve fare una pet e non una mammografia o ecografia.
Ho paura che il tumore si sia già diffuso ovunque e per questo è necessaria la Pet e che sia molto grave.
Mia madre a 56 anni, io non posso perderla.
È tutto per me.
In più io abito in Lombardia e lei in Abruzzo.
L’idea di non essere lì con lei mi distrugge.
E non so come affrontare la cosa con lei e con me stessa.
Scusatemi per questo sfogo, ma non so davvero che fare
7 anni fa mia madre é stata operata per un carcinoma in situ alla mammella, a cui sono seguite 30 sedute di radioterapia.
Fino ad ora era tutto apposto.
Controlli perfetti, nessun problema.
Due giorni fa per caso ho trovato le sue analisi fatte il 10 agosto e risulta il marcatore CA 15.3 di un valore pari a 262, quando dovrebbe essere inferiore a 35.
Lei non mi ha detto nulla, ma io ho scoperto che deve fare una pet.
Sono sconvolta, spaventata, in prenda all’ansia e agli attacchi di panico.
Non so perché non mi abbia detto nulla, non capisco perché deve fare una pet e non una mammografia o ecografia.
Ho paura che il tumore si sia già diffuso ovunque e per questo è necessaria la Pet e che sia molto grave.
Mia madre a 56 anni, io non posso perderla.
È tutto per me.
In più io abito in Lombardia e lei in Abruzzo.
L’idea di non essere lì con lei mi distrugge.
E non so come affrontare la cosa con lei e con me stessa.
Scusatemi per questo sfogo, ma non so davvero che fare
[#1]
Gentile utente,
comprendo la sua preoccupazione ma non è il momento di abbandonarsi all'ansia parossistica, proprio quando sua madre dovrà affrontare forse nuove cure e avrà bisogno di ottimismo e coraggio attorno a sé.
Lei dice che non capisce "perché non mi abbia detto nulla". La sua reazione emotiva non basta a giustificare il silenzio di sua madre?
Chiede: "non capisco perché deve fare una pet e non una mammografia o ecografia".
Vuole sostituirsi al medico di sua madre? Rimproverarlo perché fa accertamenti scrupolosi?
In ottica catastrofista, aggiunge: "Ho paura che il tumore si sia già diffuso ovunque e per questo è necessaria la Pet e che sia molto grave".
Come tutti gli ansiosi, lei fa centro su di sé e si dipinge un mondo pauroso che la atterrisce. Provi a fare un passo indietro e si occupi dello stato d'animo, delle preoccupazioni e delle cure di sua madre. Sia empatica con lei e con i suoi bisogni, facendo tacere il bambino che dentro di lei grida: "Io non posso perderla".
Ha dimostrato di saper essere adulta vivendo lontana da sua madre.
Faccia di più: sia comprensiva e protettiva con lei, e dimentichi sé, in questa contingenza.
Soprattutto non sia inutilmente pessimista: lo deve a sua madre.
Auguri, a tutte e due.
comprendo la sua preoccupazione ma non è il momento di abbandonarsi all'ansia parossistica, proprio quando sua madre dovrà affrontare forse nuove cure e avrà bisogno di ottimismo e coraggio attorno a sé.
Lei dice che non capisce "perché non mi abbia detto nulla". La sua reazione emotiva non basta a giustificare il silenzio di sua madre?
Chiede: "non capisco perché deve fare una pet e non una mammografia o ecografia".
Vuole sostituirsi al medico di sua madre? Rimproverarlo perché fa accertamenti scrupolosi?
In ottica catastrofista, aggiunge: "Ho paura che il tumore si sia già diffuso ovunque e per questo è necessaria la Pet e che sia molto grave".
Come tutti gli ansiosi, lei fa centro su di sé e si dipinge un mondo pauroso che la atterrisce. Provi a fare un passo indietro e si occupi dello stato d'animo, delle preoccupazioni e delle cure di sua madre. Sia empatica con lei e con i suoi bisogni, facendo tacere il bambino che dentro di lei grida: "Io non posso perderla".
Ha dimostrato di saper essere adulta vivendo lontana da sua madre.
Faccia di più: sia comprensiva e protettiva con lei, e dimentichi sé, in questa contingenza.
Soprattutto non sia inutilmente pessimista: lo deve a sua madre.
Auguri, a tutte e due.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 268 visite dal 22/08/2024.
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