Lo psicologo ha manipolato la mia ex e ci ha fatti lasciare
Buongiorno,
ero felicemente fidanzato con una ragazza, convivevamo.
Tra noi c'era qualche alto e basso, litigavamo di rado.
stavamo veramente bene, ci amavamo tantissimo, volevamo sposarci.
La ragazza in questione, ha sofferto di depressione grave in passato, anni prima di conoscermi...con autolesionismo e tentato suicidio.
Ma con me stava bene, si limitava ad assumere dei farmaci.
Lei ad una certa cambia lavoro, e va in una banca famosa italiana.
Qui trova un ambiente che non le piace.
Il suo morale crolla sempre più, con me diventa ipersensibile ad ogni minima critica e scoppia spesso a piangere, cosa che prima non faceva.
Io provo a starle vicino più che posso, ma dopo un po' le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia pensando potesse aiutarla.
Le consiglio uno psicologo dal quale ero andato in passato, anni prima, che mi sembrava bravo.
avevo avuto problemi con mio padre.
Fatto sta che da qui, le cose precipitano.
Progressivamente lei cambia nei miei confronti.
ogni frase che dicevo ero "geloso" (il solo paletto che mettevo era quello di non uscire con altri per fini sessuali, poteva vedere amici, andare a divertirsi, vestirsi ovviamente come voleva etc...) , "possessivo" (qui non ho mai capito a cosa si riferisse dato che per me poteva fare ciò che voleva sempre), "paranoico", "manipolatore".
Addirittura arrivò a descrivermi come "violento e pericoloso" perchè magari c'era quella lite una volta al mese dove si alzava un po' la voce, e diceva che "dato che avevo avuto problemi in infanzia con mio padre non potevo essere una persona sana, ma ero per forza nocivo".
Ogni mio tentativo di chiedere spiegazioni veniva sviato perchè tanto secondo lei il mio solo fine era di manipolarla e farla soffrire.
arrivò a tradirmi (disse lei perchè doveva staccarsi da me).
Ci lasciammo, arrivai a perdonarla dopo un mese dove uscimmo a cena e la dissi quanto avevo sofferto per quel fatto.
Lei qui, si mise ad urlare che le stavo dando della "tro*a" (cosa non vera) e scappò dal ristorante dandomi dello "psicopatico" con la gente intorno incredula.
Da li, ormai 6 mesi fa, non l'ho più vista.
Ho cercato di contattarla, mi ha solo risposto una volta minacciando di denunciarmi per stalking, così ho smesso.
Ho provato a contattare il suo psicologo, ma salvo una volta (prima che ci lasciassimo) dove ci siamo parlati e mi ha detto che la mia ormai ex ragazza fosse matta e che dovevo lasciarla, ho sempre ricevuto "bidoni"... mi disdiceva l'appuntamento all'ultimo, e simili
Non mi era mai capitata una cosa del genere.
ho subito un vero e proprio trauma e il rapporto fantastico che avevamo non tornerà mai più indietro... Dato che so, che io non sono la persona che lei descriveva gli ultimi mesi, e lei era una persona fantastica prima di incontrare quello psicologo, vorrei capire cosa posso fare.
Se in qualche maniera posso segnalare questa persona all'albo, o cosa mi consigliate.
Se devo solo lasciar perdere ed andare avanti... grazie
ero felicemente fidanzato con una ragazza, convivevamo.
Tra noi c'era qualche alto e basso, litigavamo di rado.
stavamo veramente bene, ci amavamo tantissimo, volevamo sposarci.
La ragazza in questione, ha sofferto di depressione grave in passato, anni prima di conoscermi...con autolesionismo e tentato suicidio.
Ma con me stava bene, si limitava ad assumere dei farmaci.
Lei ad una certa cambia lavoro, e va in una banca famosa italiana.
Qui trova un ambiente che non le piace.
Il suo morale crolla sempre più, con me diventa ipersensibile ad ogni minima critica e scoppia spesso a piangere, cosa che prima non faceva.
Io provo a starle vicino più che posso, ma dopo un po' le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia pensando potesse aiutarla.
Le consiglio uno psicologo dal quale ero andato in passato, anni prima, che mi sembrava bravo.
avevo avuto problemi con mio padre.
Fatto sta che da qui, le cose precipitano.
Progressivamente lei cambia nei miei confronti.
ogni frase che dicevo ero "geloso" (il solo paletto che mettevo era quello di non uscire con altri per fini sessuali, poteva vedere amici, andare a divertirsi, vestirsi ovviamente come voleva etc...) , "possessivo" (qui non ho mai capito a cosa si riferisse dato che per me poteva fare ciò che voleva sempre), "paranoico", "manipolatore".
Addirittura arrivò a descrivermi come "violento e pericoloso" perchè magari c'era quella lite una volta al mese dove si alzava un po' la voce, e diceva che "dato che avevo avuto problemi in infanzia con mio padre non potevo essere una persona sana, ma ero per forza nocivo".
Ogni mio tentativo di chiedere spiegazioni veniva sviato perchè tanto secondo lei il mio solo fine era di manipolarla e farla soffrire.
arrivò a tradirmi (disse lei perchè doveva staccarsi da me).
Ci lasciammo, arrivai a perdonarla dopo un mese dove uscimmo a cena e la dissi quanto avevo sofferto per quel fatto.
Lei qui, si mise ad urlare che le stavo dando della "tro*a" (cosa non vera) e scappò dal ristorante dandomi dello "psicopatico" con la gente intorno incredula.
Da li, ormai 6 mesi fa, non l'ho più vista.
Ho cercato di contattarla, mi ha solo risposto una volta minacciando di denunciarmi per stalking, così ho smesso.
Ho provato a contattare il suo psicologo, ma salvo una volta (prima che ci lasciassimo) dove ci siamo parlati e mi ha detto che la mia ormai ex ragazza fosse matta e che dovevo lasciarla, ho sempre ricevuto "bidoni"... mi disdiceva l'appuntamento all'ultimo, e simili
Non mi era mai capitata una cosa del genere.
ho subito un vero e proprio trauma e il rapporto fantastico che avevamo non tornerà mai più indietro... Dato che so, che io non sono la persona che lei descriveva gli ultimi mesi, e lei era una persona fantastica prima di incontrare quello psicologo, vorrei capire cosa posso fare.
Se in qualche maniera posso segnalare questa persona all'albo, o cosa mi consigliate.
Se devo solo lasciar perdere ed andare avanti... grazie
[#1]
Gentile utente,
se ritiene, Lei può rivolgersi all'Ordine degli Psicologi attraverso una segnalazione scritta dei fatti con nomi e cognomi.
Sarà piuttosto difficile portare le prove di quel nesso di causa-effetto del quale Lei è convinto. E cioè che la frequenza alle sedute con lo Psicologo a cui Lei stesso l'aveva inviata sia la *causa* dell'allontanamento della ragazza da Lei; e non, ad esempio,
- il possibile logoramento di una storia di 8 anni nata quando eravate solo adolescenti,
- l'aggravamento della situazione psichica della ragazza stessa, di cui Lei non può sapere dato che non vi siete più incontrati.
Mi spiace per la Sua sofferenza; per il fatto che una storia così duratura sia finita in un modo per Lei imprevisto.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
se ritiene, Lei può rivolgersi all'Ordine degli Psicologi attraverso una segnalazione scritta dei fatti con nomi e cognomi.
Sarà piuttosto difficile portare le prove di quel nesso di causa-effetto del quale Lei è convinto. E cioè che la frequenza alle sedute con lo Psicologo a cui Lei stesso l'aveva inviata sia la *causa* dell'allontanamento della ragazza da Lei; e non, ad esempio,
- il possibile logoramento di una storia di 8 anni nata quando eravate solo adolescenti,
- l'aggravamento della situazione psichica della ragazza stessa, di cui Lei non può sapere dato che non vi siete più incontrati.
Mi spiace per la Sua sofferenza; per il fatto che una storia così duratura sia finita in un modo per Lei imprevisto.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 480 visite dal 21/08/2024.
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