Orgasmo

Salve, sono una ragazza di 19 anni. Ho avuto il mio primo rapporto sessuale 2 mesi fa con il mio attuale ragazzo. Riscontro però un problema che sta facendomi preoccupare: non riesco quasi mai a raggiungere l'orgasmo.Durante il rapporto sessuale ho fretta di raggiungere l'orgasmo per non deluderlo e per fargli piacere, inoltre se lui non è fisicamente vicino a me non riesco a rilassarmi così da potermi predisporre all'orgasmo (per vicinanza intendo dire che se per esempio si allontana da me per praticarmi del sesso orale, mi sento a disagio, non mi rilasso e ricomincia il circolo vizioso), inoltre ho notato che certe volte, mentre sto per raggiungere l'orgasmo, improvvisamente si attenua tutto e devo ricominciare. Lui è sempre molto comprensivo con me e cerchiamo sempre di parlarne e riesco a confidarmi con lui ma non credo di avere gli strumenti necessari per poterne venir fuori da soli. Grazie in anticipo per la risposta e mi scuso se non sono stata abbastanza chiara (è difficile anche per me capire quali siano i miei problemi, preoccupazioni o paure).
Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Cristiano Psicologo, Psicoterapeuta 30 5
gentile Ragazza,
comprendo le sue paure, ma vorrei rassicurarla per quello che mi è possibile.
E' all'inizio della sua vita sessuale, comincia a prendere confidenza con il suo corpo anche attraverso il corpo dell'altro ed è normalissimo non raggiungere sempre l'orgasmo. E più si concentra su come farlo più esso si allontana. Inoltre si ha spesso l'idea che ogni rapporto sessuale per essere bello è soddisfacente deve concludersi sempre con l'orgasmo di entambi e magari anche contemporaneo. Tutto questo concentrarsi e parlarne affrontando un "problema" non le permette di godere della presenza dell'altro e di godere della scoperta reciproca. Forse le converrebbe, piuttosto che voler giungere sempre e comunque alla fine, cominciare ad esplorare e a fare picccoli passi con il suo fidanzato,che comunque mi sembra disponibile dalle sue parole, nella scoperta di voi stessi, dei vostri corpi, senza tante pretese. E Quando meno se lo aspetta, non si attenuerà come capita.
Per qualsiasi chiarimento, sono a disposizione.
Auguri

Dr.ssa Valeria Cristiano

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile ragazza,

l'intimità sessuale, forse più di altre forme di intesa tra partner, è una costruzione graduale che implica tanti fattori: fisici (la conoscenza del corpo proprio e dell'altro, quali reazioni a quali stimoli, quando e dove di più, ecc...); psicologici (stato d'animo del momento, del periodo, livello di soddisfazione della coppia, prospettive individuali e del rapporto, ecc...); e, NON ULTIME, socio-culturali (spesso veniamo condizionati ad avere certi pensieri sul sesso: cosa si fa e cosa no; cosa e se chiedere qualcosa al partner; attività o passività nei rapporti, fino al concetto di peccato, donna per bene o meno, ecc...).
Ogni individuo, e poi ogni coppia, è dunque un mélange di tantissimi fattori, che cambia nel tempo: da tutta questa "sommatoria" dinamica dipende come la persona vive un rapporto intimo, un incontro sessuale.
Evidentemente è difficile che in 2 mesi voi siate in condizione di gestire al meglio tutto ciò: il meglio verrà, secondo me, quando smetterà di far funzionare troppo la testa per lasciarsi andare alle sensazioni, con semplicità e fiducia in se stessa e nel Suo ragazzo.
Voler far contento qualcuno, in qualsiasi caso, limita e anche blocca la spontaneità.
Voler far presto e bene, poi, sembra la formula migliore per un'ansia da prestazione!
Insomma, apra le porte alla libera espressione delle Sue emozioni, mettendo un po' da parte tutte le valutazioni razionali e cognitive (peraltro più o meno condizionate!) e viva con spontaneità i Suoi incontri con il ragazzo che ama. Il resto verrà da sé.
Se desidera, ci tenga informati del Suo ritrovato benessere.
Intanto molti auguri e cordialità,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Dr.ssa Cinzia Valentini Psicologo 6 1
Gentile ragazza, concordo con quanto espresso dai colleghi prima di me.
Sull’importanza per lei di concedersi il tempo di scoprire, sperimentare e comprendere il suo corpo e le sue reazioni, in una attività per lei nuova.
Non solo ma anche il tempo di comprendere come lei ed il suo ragazzo “funzionate” insieme.
Il rapporto sessuale tra due individui uniti da una relazione d’amore, è costituito da molte sfumature oltre all’orgasmo.
Si abbandoni ad esse, scoprendo la meraviglia della “vicinanza” emotiva tra lei ed il suo ragazzo, nei diversi momenti del vostro rapporto.
Si conceda la progressiva scoperta dell’abbandono, avendo come obiettivo il Vostro piacere, condiviso, e vissuto durante l’intero rapporto; l’orgasmo non è altro che la conclusione più alta del piacere sperimentato precedentemente, durante il rapporto.
Un augurio di una serena e divertente ricerca e sperimentazione di voi.
Cordialmente

Dr.ssa Cinzia Valentini

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Ringrazio vivamente tutti voi, siete stati molto comprensivi ed esaustivi, spero di farvi sapere al più presto che tutto sia migliorato. Grazie mille ancora
Cordiali saluti
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Ragazza,
da quello che dici sembra che TUTTO stia accadendo molto velocemente; intendo dire che ti sei avvicinata alla sussualità solo da due mesi e già ti sei diagnosticata un disturbo.

Bè, diciamo che nella realtà non tutto avviene così rapidamente. Infatti ambedue le cose hanno bisogno di tempo per strutturarsi:

1. la sessualità è qualcosa che nelle fasi iniziali potrebbe (accade nella quasi totalità dei casi) suscitare qualche sentimento di imbarazzo, vergona, paura di essere inadeguati; questo è normale in chi non ha ancora avuto IL TEMPO di raffinare le proprie abilità e sentirsi sicuro in una pratica. Se ci pensi è ciò che accade anche quando si impara a guidare la bicicletta, ci si sente un pò impacciati le prime volte.

2. anche un problema, per essere definito tale deve persistere nel tempo.

Questo per dirti che l'UNICO problema che io vedo è la tua fretta di scoprirti disinvolta e funzionale.

Sii tranquilla e prova ad accettare che per "imparare ad andare in bicicletta dobbiamo essere disposti a cadere e a rialzarci per poter ripartire".

Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2011
Psicoterapeuta
Gentile Ragazza

comprendo la sua preoccupazione. vorrei rassicurarla per quello che mi è possibile.
il suo problema si tratta di una difficolta a rispondere a uno stimolo erotico adeguato.impedendo a provare un piacere desiderato.spesso l'inibizione scatta nel momento in cui si passa all' azione sessuale (si caratterizza in una mancata lubrificazione e un inturgidimento vaginale .tale disturbo non deve essere confuso del desiderio sessuale ipoattivo(che presenta una carenza del desiderio sessuale).inoltre da escludere altri disagi psichici ad esempio (la depressione)o le cause organiche (aderenza clitoridea ,fibrosi .rilassamento del muscolo pubococcigeno o traumi lombo-sacrali.ernia ).
da ricoradre anche che ci puo essere svluppato un rifiuto foico per la sensazione erotiche o di alcune attività legate al sesso,tra comportamenti e le situazioni sessuali piu frequenti sono(penetrazione,rapporto orale,rapporto anale.la masturbazione,lo svestirsi. o fobia per la sperma o peli pubic.alla fine essenziale la terapia cognitivo comportamentale per conoscere meglio la propria sessualità .o la psicoterpia analitica che permette l accettazione del proprio corpo e delle sensazioni che procura .
cordiali saluti

DR. Muhammad A.Star
Medico Chirurgo-psicoterapeuta
Specilista in psicologia clinica
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
le allego anche questi articoli sull'anorgasmia, potrebbero servirle

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
[#8]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie nuovamente a tutti per essere stati così cordiali nel rispondermi, i vostri consigli sono stati molto utili (per quanto riguarda il lasciarsi andare di più ci sto provando, vedremo come andrà), ho notato però ultimamente che spesso quando il mio ragazzo mi tocca il clitoride sento un forte dolore e non capiamo entrambi perchè visto che non ci sono lesioni di alcun tipo e visto che non usa troppa forza. Se potete essere così gentili da potermi dare un parere anche su questo ve ne sarei molto grata.
Grazie in anticipo
Cordialmente
[#9]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ci sta chiedendo informazioni mediche che, essendo Psicologi, non le sappiamo dare.

La cosa migliore mi sembra a questo punto parlarne col suo ginecologo
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Dr.ssa Cinzia Valentini Psicologo 6 1
Gentile ragazza, se il problema ora è il dolore (sensazione questa molto diversa dal fastidio, che potrebbe invece essere imputato alla necessità di acquisire pratica nel toccare e nel farsi toccare, e per la quale le consiglierei invece di provare altre modalità di toccamenti) credo sia bene per lei rivolgersi ad un ginecologo. Affrontare questa visita, avendo lei iniziato la sua vita sessuale, è certamente una cosa molto utile.
Cordialmente