Tornare a casa: idealizzazione o desiderio?
Salve:)
Da diversi anni, ogni tanto mi viene voglia di tornare a Napoli, ma non riesco a capire se si tratta di un desiderio o un attaccamento ai bei ricordi.
Ho lasciato casa a 22, ho vissuto 3 anni molto belli in Giappone (l'ho dovuto lasciare per motivi lavorativi).
Senza chiarire la nebbia emozionale, sono andata in Olanda per 1 anno e mezzo, dove sono stata sempre male.
Mi sono spostata a Madrid, e l'ambiente e l'aiuto terapeutico mi hanno fatto molto bene: sentivo che non era la città della mia vita, ma ero felice e avvertivo una crescita personale.
Tuttavia, nel novembre del 2023 ho iniziato a subire vari stress riguardanti l'abitazione (con tanto di avvocati ecc) e alla fine ho deciso di spostarmi a Valencia, perché non mi sento pronta di iniziare di nuovo una nuova vita da zero, e qui c'è mia sorella.
Sono qui da tre mesi, ma le cose non vanno proprio bene: la città è carina ma non riesco a trovare niente che mi emozioni, ho problemi con la mia coinquilina, e a lavoro hanno detto che entro il 2025 saremo tutti licenziati.
Ho voglia di tornare a casa (già ce l'avevo in Olanda).
Mi ricordo i motivi per cui me ne sono andata e non voglio tornare, e ricordo a me stessa i motivi per cui voglio tornarci e sono combattuta.
La mia domanda è: come faccio a capire le mie priorità?
Stabilendo queste, penso di poter ottenere maggiore lucidità, ma ogni volta che provo a pensare mi confiando en non so più cos'è realtà (dato che anche i bisogni cambiano durante il tempo)
Non so, mi sembra di capire che la piattaforma sia solo per residenti italiani.
Vi contatto perché la mia psicologa è in maternità e perché mi sono piaciute le risposte riguardo a domande simili, ho visto la professionalità e l'amore.
Tuttavia, se c'è questo limite lo comprendo e aspetterò i mesi necessari affinché la mia terapista ritorni.
Molte grazie per la lettura!
Buona giornata/serata
Da diversi anni, ogni tanto mi viene voglia di tornare a Napoli, ma non riesco a capire se si tratta di un desiderio o un attaccamento ai bei ricordi.
Ho lasciato casa a 22, ho vissuto 3 anni molto belli in Giappone (l'ho dovuto lasciare per motivi lavorativi).
Senza chiarire la nebbia emozionale, sono andata in Olanda per 1 anno e mezzo, dove sono stata sempre male.
Mi sono spostata a Madrid, e l'ambiente e l'aiuto terapeutico mi hanno fatto molto bene: sentivo che non era la città della mia vita, ma ero felice e avvertivo una crescita personale.
Tuttavia, nel novembre del 2023 ho iniziato a subire vari stress riguardanti l'abitazione (con tanto di avvocati ecc) e alla fine ho deciso di spostarmi a Valencia, perché non mi sento pronta di iniziare di nuovo una nuova vita da zero, e qui c'è mia sorella.
Sono qui da tre mesi, ma le cose non vanno proprio bene: la città è carina ma non riesco a trovare niente che mi emozioni, ho problemi con la mia coinquilina, e a lavoro hanno detto che entro il 2025 saremo tutti licenziati.
Ho voglia di tornare a casa (già ce l'avevo in Olanda).
Mi ricordo i motivi per cui me ne sono andata e non voglio tornare, e ricordo a me stessa i motivi per cui voglio tornarci e sono combattuta.
La mia domanda è: come faccio a capire le mie priorità?
Stabilendo queste, penso di poter ottenere maggiore lucidità, ma ogni volta che provo a pensare mi confiando en non so più cos'è realtà (dato che anche i bisogni cambiano durante il tempo)
Non so, mi sembra di capire che la piattaforma sia solo per residenti italiani.
Vi contatto perché la mia psicologa è in maternità e perché mi sono piaciute le risposte riguardo a domande simili, ho visto la professionalità e l'amore.
Tuttavia, se c'è questo limite lo comprendo e aspetterò i mesi necessari affinché la mia terapista ritorni.
Molte grazie per la lettura!
Buona giornata/serata
[#1]
Gentile utente,
la sua problematica è costituita da due ordini di fattori: i disagi materiali incontrati in alcune delle città straniere, e il cammino di sviluppo interiore che le sta facendo rielaborare la sua scelta di vivere lontana da casa, col recupero del passato tra idealizzazione e nostalgia.
Niente di strano che in questa situazione si senta confusa.
Non si tratta di prendere decisioni, ma di dipanare la matassa.
Alcuni esercizi di scrittura espressiva le potrebbero essere utili, così come la stesura di un diario dei suoi stati emotivi.
Anche un breve ritorno per vacanza nella sua città potrebbe chiarirle molte cose.
Se inoltre c'erano di mezzo problemi relazionali, nel lasciarla, il colloquio con la specialista che la segue l'aiuterà moltissimo.
Non ci sono preclusioni, che io sappia, a rispondere da questa piattaforma agli utenti all'estero.
Auguri.
la sua problematica è costituita da due ordini di fattori: i disagi materiali incontrati in alcune delle città straniere, e il cammino di sviluppo interiore che le sta facendo rielaborare la sua scelta di vivere lontana da casa, col recupero del passato tra idealizzazione e nostalgia.
Niente di strano che in questa situazione si senta confusa.
Non si tratta di prendere decisioni, ma di dipanare la matassa.
Alcuni esercizi di scrittura espressiva le potrebbero essere utili, così come la stesura di un diario dei suoi stati emotivi.
Anche un breve ritorno per vacanza nella sua città potrebbe chiarirle molte cose.
Se inoltre c'erano di mezzo problemi relazionali, nel lasciarla, il colloquio con la specialista che la segue l'aiuterà moltissimo.
Non ci sono preclusioni, che io sappia, a rispondere da questa piattaforma agli utenti all'estero.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 386 visite dal 07/08/2024.
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