Relazioni

Salve sono un ragazzo di 19 anni che soffre da quasi 2 anni ormai di ansia stress e angoscia durante tutta la giornata.

a febbraio 2023 iniziai un percorso con una psicologa e a marzo anche psichiatrico.

non vorrei soffermarmi troppo su tutto il vissuto quindi vado dritto al punto: durante questi 2 anni la mia visione del mondo è cambiata in peggio, vedendolo un po' più pessimisticamente e avendo grandi problemi a socializzare e a stare in gruppo.

Nell'ultimo periodo, in cui stavo meglio, ho diminuito un po' la terapia farmacologica (prendevo 1 pasticca di fevarin e 1 di depakin a sera), scendendo a mezza pasticca di fevarin.

nell'ultimo periodo ho anche risentito un peggioramento del mio stato emotivo, tanto che ho difficoltà a uscire e stare senza pensieri con i miei amici.

In tutto ciò ho un tarlo che non riesco a togliermi dalla testa: la mia paura di non riconoscere più i miei amici, anche quelli più stretti.

Nell'ultimo periodo ho sentito alleviarsi i rapporti anche con i miei amici più cari e ho questa grande paura che un giorno non li veda più come tali o addirittura mi scordi quello che ho passato con loro e questo pensiero mi dilania ogni giorno.

la mia psicologa parla di "paura di perdere il controllo" e io le credo, però questa constatazione, seppur vera, non mi aiuta concretamente a stare più tranquillo.

Volevo un parere di altri esperti del settore
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
Gentile utente,

pur senza conoscerLa sembra plausibile il parere della sua Psy:
".. la mia psicologa parla di "paura di perdere il controllo" e io le credo, però questa constatazione, seppur vera, non mi aiuta concretamente a stare più tranquillo..."

Se non riesce a "stare più tranquillo" chieda
- allo Psichiatra una rivalutazione dei farmaci e
- alla Sua Psicologa (e anche Psicoterapeuta per poter curare, immagino) alcune tecniche che Le giovino a fronte dei suoi "tarli"

Lo faccia al più presto, è inutile avere contatti con i professionisti 'di persona' e non 'utilizzarli' al meglio.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
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sul fronte psichiatrico vorrei diminuire se non addirittura azzerare la terapia, non sono mai stato molto pro all'uso di psicofarmaci
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.9k 605
La questione -per noi Psy- non è di essere "pro all'uso di psicofarmaci" o contrari,
quanto di "essere pro" una vita accettabilmente serena.
E a fronte di quell'appesantimento dei sintomi che lei descrive, potrebbe essere scarsamente realizzabile il suo desiderio di "diminuire se non addirittura azzerare la terapia [farmacologica]".
Per questo aspetto faccia riferimento al Suo psichiatra.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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