Psicosi indotta da sostanze psicogene

Spett.le staff

Sono la mamma di un ragazzo di 24 anni,grande lavoratore,sempre puntuale,responsabile e direi ingenuo.Tutto questo e anche di più fino ad un mese fa, quando abbiamo scoperto che ogni tanto usava delle droghe di sabato sera nelle discoteche.
Il sabato sera prima delle partenze per le vacanze lui e uscito come al solito in discoteca. Il giorno dopo era di turno a lavoro per cui noi genitori lo abbiamo visto solo domenica pomeriggio,per poco tempo.Di solito prendeva il caffè con noi di pomeriggio e poi usciva con gli amici.Quell pomeriggio disse che non vuole più il caffè,perché pensa che i fa male, gli da agitazione ho disse lui puo darsi che ho la pressione alta.
Mi sembrava strano ma non ho pensato più di tanto ha quello che ha detto.La serra stessa era rientrato tardi,la mattina partiva presto ha lavoro per cui lo visto di pomeriggio il giorno dopo mentre ero pressa nell preparare i bagagli per le vacanze.Discorsi stani ha fatto ma gli per gli non abbiamo pensato. Diceva che sente dimagrito, stanco del lavoro che fa e pressione alta,per cui diceva che intendeva fare delle visite mediche in seguito quando prenderà un giorno libero.
Noi (genitori insieme ai due fratelli piccoli) siamo partiti all estero la stessa sera sull tardi dopo mezza notte, lui ancora non dormiva quando siamo partiti.
Il giorno dopo ci ha chiamati verso le ore 10 riferendo di essere andato via da lavoro perché si sentiva male , con l'intenzione di andare all ospedale,poi aggiunse" ne parliamo ha casa", cosa che ci ha fatto pensare un po su, ma poi abbiamo immaginato di non aver capito bene visto che non avevamo buon segnale telefonico.
La stessa notte di martedì ci ha richiamati per tre volte e appena allora abbiamo capito che realmente lui era in uno stato confusionale visto che non ricordava gli per gli dove stavamo perché diceva ogni volta "ma dove state?" ha va bene dai tutto apposto non ti preoccupare, ci sentiamo domani".

Diceva di voler uscire con gli amici che proverà ha chiamare in quanto non riesce ha dormire.
La mattina abbiamo inviato la zia a casa per vedere comme stava realmente in quanto molto preoccupati. Lei chiammo l'ambulanzza e cosi e arrivato inseguito nell reparto psihiatria sotto forma di Tso in quanto non voleva farsi fare le analisi del sangue ed urine. Io molto spaventata cercavo via telefono di farlo raggionare che tutto fosse per il suo bene in quanto non so che i fosse succeso visto che non ricordava delle cose, e lui mi disse che non e niente ha solo fatto quello che fanno tutti i ragazzi, alle mie insistenze mi ha qiusso il telefono.
Dopo circ.3 ore sono stata avisata che sta ricoverato, legato in psihiatria.
Ho chiamato il reparto per avere informazioni sull suo stato di salute, sono stata informata che nn si sapeva con certeza se fosse drogato in quanto alle droghe tradizionali non era risultato positivo.Che era sottoposto alla cura con Haloperidolo, e basta cosi per telefono gia sapevo troppe cose.


[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
La sia richiesta e' di petinenza psichiatrica, ma quale e' la domanda?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, la sua preoccupazione è comprensibile, come mamma, ma forse ha dimenticato di formularci una domanda precisa.

Nel frattempo è già stata a visitare suo figlio in ospedale? Ha avuto ancora modo di parlare con i medici che lo stanno curando?

E, soprattutto, è stata informata di che cosa è un TSO?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
RISP.PER DT. SANTONOCITO

Le informazioni per il TSO le ho ricevuto in seguito arrivando in Italia, dopo due giorni dall suo ricovero.
La domanda non avevo piu spazio per inserirla, non so quanto siano importanti i particolari di questa storia, a livello di diagnosi sicuramente no, mentre per capire il quadro delle motivazioni per la quale e stato sottoposto ad TSO,potrebbe essere.
In sintesi la nostra e una preoccupazione per il suo futuro in quanto sottoposto ad psicofarmaci di classe A, a cui il suo fisico ha reagito male con manifestazioni extrapiramidali,cosa che ci fa pensare che non sia la cura adatta(non essendo alla fine una cura ma solamente contenzione chimica)? o almeno questo pensiamo al momento, chiedo se ci sono cure diverse per le persone ansiose o depresse, con paure che manifesta da quando e uscito dal ospedale.
Una parte della storia la trova nella psihiatria, modificata nei particolari del suo arrivo all ospedale perché immagino una storia simile non e da tutti giorni.
Sono tanti i punti da sotto lineare sia ha riguardo dei medici che lo hanno curato in Tso, che poi in seguito la facilità con la quale viene impostata una cura di psicofarmaci senza niente di più sicuro in mano se no d'avanti una persona spaventata nel ambito ospedaliero mentre ha casa segue la sua vita normale,participa ha tutte le faccende domestiche ,e attento con i fratellini piccoli,(magari un po troppo)e anche preoccupato per la sua salute in quanto si ritrova quassi prigioniero della sua casa, perché noi non sapiamo cosa dobbiamo fare più di tanto per il momento.
GRAZIE

RISP.A DT. RUGGIERO

LEI E MOLTO GENTILE AD RISPONDERE A CASO, SI CAPISCE CHE E MOLTO PRESENTE SUL SITO INTENDO MOLTO APPASIONATO DI QUELLO CHE FA COMME MESTIERE,LA RIGRAZIO MOLTISSIMO MA LE SUE OPINIONI LE HO GIA AVUTE NELLA VOCE PSIHIATRIA.GRAZIE ANCORA
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Quindi posta in psicologia per non avere risposte dagli psichiatri?
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signora, ho letto la parte precedente della storia in Psichiatria, le dirò cosa ne penso io.

Il TSO viene utilizzato quando si ritiene possa esserci un pericolo immediato o per la salute del paziente o per le altre persone. Diciamo che si tratta sostanzialmente di una misura precauzionale.

Ora, mi pare che suo figlio stesso ammetta di aver saltuariamente fatto uso di ecstasy, anche se non - a quanto lui ricordi - la sera della crisi. L'ecstasy è composto da metamfetamina, ovvero una droga potentissima in grado di provocare danni permanenti al cervello, non si tratta di una cosa leggera. I danni possono prodursi anche in seguito a una sola assunzione, nei soggetti predisposti. Per questo i medici devono aver ritenuto opportuno ricoverare il ragazzo e fare degli accertamenti.

Quindi, se la sua domanda è: "Perché mio figlio è stato ricoverato?" la risposta è questa.

Se invece la sua domanda è: "Mio figlio è stato curato bene?" la risposta non può essere data in questa sede, senza avere davanti né suo figlio, né poter parlare con i medici che lo hanno seguito ecc.

Se non è contenta delle cure ricevute può sempre chiedere un secondo parere ad altri specialisti.

Per ultimo, in questi casi la specificità del caso è psichiatrica, prima che psicologica. Naturalmente ciò non esclude che suo figlio possa beneficiare anche di cure psicologiche. Ma dev'essere tutto valutato di persona.

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
per DT. Ruggerio

Cerco semplicemente di capire qualcosa da più opinioni visto chè quessto ragazzo ha una vita d'avanti a se, le stade da percorere potrebbero essere fatali se presse quelle sbagliate, continuo comunque ad accetare i consi
gli se pur psihiartici. Grazie

PER DT. ANTONOCITO

Parere di qualle specialista, non conosciamo nessuno ne psihiatrico ne psicologo per porer dire di fiduccia, conosco i medici con cui ho avuto a chè fare all ospedale,che comunque nono hanno colaborato con me apena rientrata anzi, quindi non me la sento di andare ha parlare con loro visto le variazioni del tono di voce che hanno usato.
In effetti la mia preocupazione non e tanto quella che lui sia stato ricoverato con quessta forma ma ben si il tratamento seguito nelle due settimane se era quello giusto.
Per adesso se lei reputa che non sia il caso di dover descrivere le manifestazioni che ha in questa sede, immagino di dover aspetare la cartella clinica e poi cercare il bravo psihiatra e psicologo di fiduccia, dove lo trovo?
Appena si fanno domande su perchè e come funzionano i psicofarmaci se la cura e quella giusta, io ho riscontrato solamente risposte evasive e proposte di cercare ulteriormente specialisti.
Allora mi chiedo, non e uguale la medicina per tutti?cosa significa medico bravo? le informazioni che chiedo fanno parte del secreto professionale?
Grazie

[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Non si tratta di segreto, signora, ma di cautela e deontologia.

Nessun professionista degno di questo nome le darà mai un parere definitivo per email, né medico, né psicologico. Sarebbe molto scorretto, perché qualunque valutazione non può prescindere dall'avere davanti a sé il paziente. Sarebbe, a tutti gli effetti, renderle un pessimo servizio.

Così come lei non può sapere se noi siamo o meno bravi professionisti, senza conoscerci, allo stesso modo noi non possiamo sapere che cosa sia successo a suo figlio.

È impossibile dirle, da qui, se i problemi attuali di suo figlio siano dovuti:

- a condizioni preesistenti la sera della crisi;
- all'assunzione di ecstasy;
- alle cure ricevute durante il TSO;
- o ad altro ancora.

Visto che - da quanto ho capito - lei non è italiana, e quindi non ha conoscenze per potersi far consigliare un professionista da qualcuno, qualunque nome equivale a un altro. Quindi può consultare l'elenco degli iscritti su questo sito, provincia per provincia:
https://www.medicitalia.it/medici-specialisti-provincia/

oppure consultare le Pagine Gialle:
http://www.paginegialle.it

Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente

Grazie mille !!
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego, spero di aver contribuito almeno un poco a chiarire le sue perplessità.

Cordiali saluti
[#10]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Senza altro, molto di più rispetto ha quello che si può esprimere qui.
Buon prosseguimento.
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto