Delusione sentimentale

Buonasera, sono un ragazzo di 27anni sono stato in una relazione di un anno e mezzo intensissima (sono in cura da 6 mesi circa da una psicoterapeuta per problemi d'ansia) in cui ho sviluppato una dipendenza affettiva la quale è finita tragicamente.
Abbiamo deciso di andare a convivere in Trentino andando a lavorare insieme come animatori (in un paese chiamato Andalo) dopo una settimana di convivenza lei presa dalla libertà e dalla novità mi dice che non provava più niente nei miei confronti allora mi lascia e va a vivere nella camera del suo Hotel.
La vivo malissimo, non mangio per due settimane e vivo una sensazione talmente sofferente al punto da avere pensieri suicidari (fortunatamente il supporto online con la mia psicoterapeuta mi ha spronato a non ritornare a casa e a comunque continuare il lavoro) adesso dopo un mesetto circa, addirittura qualcosa meno lei si è fidanzata con un altro e la cosa mi ha distrutto ancora di più.
Manca un mese e mezzo alla fine della stagione e ho terrore di incontrarla essendo un paese piccolo.
So bene che se me ne vado prima fallirei da un punto di vista personale e non percepirei la disoccupazione però la sofferenza è incrementata al punto da piangere 3-4 volte al giorno, avere mancanza di appetito e angoscia forte.
Mi piacerebbe avere qualche consiglio in merito, la mia psicoterapeuta mi ha detto che una scelta affrettata in questo momento potrebbe essere dannosa e potrei pentirmene in futuro (il che è vero) però al contempo sto molto male.
Non ho mai sofferto così, non riesco a capire come abbia potuto abbandonarmi e sostituirmi così facilmente, eravamo una coppia affiatata e volevamo sposarci.
È dura, è incredibile che in un nuovo contesto lei sia diventata un'altra persona e abbia revocato tutti i progetti di cui lei stessa si faceva portatrice.
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Dr.ssa Maria Graziano Psicologo 122 3
Gentile utente, comprendo bene il suo stato emotivo e mi dispiace per la sofferenza che stà vivendo, la fine improvvisa di una relazione è paragonabile ad un lutto per la perdita di una persona che amiamo. Lei scrive con verità e autenticità "ho sviluppato una dipendenza affettiva" , è un’affermazione apprezzabile da parte sua che delinea una presa di coscienza di un rapporto che non si basava su un legame sano basato sull’ amore reciproco ma di un rapporto disfunzionale basato sull’incastro dei bisogni di ciascuno. Lei dipendeva dalla sua compagna che a sua volta era incastrata nel ruolo di chi propone, progetta, decide . Una base relazionale instabile che infatti crolla mostrando le sue spaccature quando cambia il contesto di vita "lei presa dalla libertà e dalla novità mi dice che non provava più niente nei miei confronti . eravamo una coppia affiatata e volevamo sposarci. È dura, è incredibile che in un nuovo contesto lei sia diventata un'altra persona e abbia revocato tutti i progetti di cui lei stessa si faceva portatrice."... è possibile che nella sua ragazza siano emersi i desideri più profondi e veri che venivano soffocati da vincoli e convenzioni, non possiamo sapere quali cambiamenti interiori siano avvenuti in lei.
Avrà sicuramente avuto modo di affrontare questi aspetti della relazione con la sua psicoterapeuta, comprendo come si senta destabilizzato e demoralizzato, ma l’elaborazione di questa perdita sarà per lei un occasione di crescita e maturazione, una presa di coscienza per poter intraprendere una nuova futura relazione sana basata su sentimenti d’amore e non sui bisogni di ognuno.
Concordo con il consiglio della sua psicoterapeuta verso cui le suggerisco di fare riferimento in questo delicato momento della sua vita, attraverso il colloquio clinico potrà prepararsi al meglio ad un possibile incontro casuale con la sua ex nel vostro paesino d’origine.
Cordialmente,
Dott.ssa Maria Graziano

Dott.ssa Maria Graziano Psicologa
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