Relazioni sentimentali

Salve Dottori,
sono una ragazza di 26 anni e vi scrivo perché mi sento molto sola dal punto di vista di relazioni sentimentali.
Sta diventando sempre più difficile per me conoscere un ragazzo che sia interessato a me e ad una relazione seria.
Ogni volta rimango sempre delusa nonostante ci metta tutta l'energia.
Di recente sto conoscendo un ragazzo con cui condivido molti interessi e all'inizio si parlava bene ma, ora qualcosa non va (fa passare molto tempo prima di rispondermi, è sempre attivo su altri social e quando è con gli amici sparisce totalmente) ho capito che, evidentemente io non gli interesso.
All'inizio del consulto ho scritto che mi sento molto sola.
Vorrei spiegare: ho una vita abbastanza attiva, studio e lavoro, non ho molte amicizie fidate ma ho una sorella con la quale ho un bellissimo rapporto.
Mi sento sola perché, delle amiche mi sbandierano con empatia uguale a 0 le loro relazioni super funzionali con i loro fidanzati e quando racconto, invece, una delle mie avventure deludenti sembrano quasi non ascoltare.
Non voglio coprire un vuoto o rimpiazzare nessuno.
Vorrei solo meritare qualcuno che si interessi e mi ami per quella che sono.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
la sua condizione è largamente condivisa da molte giovani donne.
Come sempre, l'indicazione che possiamo dare è quella di lavorare su sé stesse.
Oggi c'è una scarsa propensione maschile verso le relazioni durature, ma l'ansia di alcune donne, le quali vorrebbero veder diventare stabili anche situazioni ancora indefinite, ha proprio l'effetto di far naufragare sul nascere i tentativi di costruire qualcosa.
Quest'ansia distruttiva sembra evidente anche nella sua email: lei dichiara che è sempre più difficile "conoscere un ragazzo che sia interessato a me e ad una relazione seria".
Intanto sta chiedendo due cose insieme; inoltre la premessa è sbagliata, e alla fine della sua email lei rincara la dose: "Vorrei solo meritare qualcuno che si interessi e mi ami per quella che sono".
Dovrebbe invece desiderare di conoscere qualcuno che piaccia a lei, che interessi a lei, che la faccia innamorare, qualcuno che faccia desiderare a lei di costruire con lui una relazione "seria".
Al contrario, lei parte da ciò che dovrebbe sentire "lui": provare interesse per lei e volere una relazione seria. E lei in tutto questo dove sta?
Pare che le emancipate donne del terzo millennio siano tornate all'atteggiamento delle zitelle di provincia di fine Ottocento, che sedevano nei salotti come in vetrina sperando che qualche "buon partito" si interessasse a loro.
Quelle poverette avevano almeno una ragione per aspirare così disperatamente ad un uomo, anche in assenza di qualunque sentimento d'amore: non lavoravano, non potevano mantenersi da sole, meno che mai avrebbero potuto avere figli, se non con un legittimo marito.
Oggi che tutto questo è fattibilissimo la caccia al "rapporto serio" è ricominciata più accanita che mai, e col solito esito: trova un partner solo chi non lo ha cercato con tutta quest'ansia, ma si è invece innamorata.
La invito a leggere con attenzione questi due consulti:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1053619-non-mi-amera-mai-nessuno-sono-in-terapia-da-7-mesi.html
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1054092-vorrei-avere-un-parere-sul-mio-timore-del-contatto-fisico.html
Come vedrà, le donne sbagliano in vario modo l'approccio con gli uomini, ma l'elemento comune è sempre il bisogno esagerato di trovarsi in una relazione e conservarla a tutti i costi, senza aver provato né amore né sincero interesse per l'altra persona.
Rifletta. Noi siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com