Dipendenza affettiva?

Gentili Dottori da quando ero adolescente ho un problema che si ripresenta ciclicamente: quando incontro una ragazza che mi piace davvero e la storia va male, vado in crisi pensandola sempre e sentendomi disperato per la mancanza.
Adesso mi è successo di nuovo, dopo una relazione di 4 mesi credo di non esser mai stato così male, la penso sempre e so che non c'è futuro perché siamo diversi e lei (tra i vari aspetti che non mi piacciono) è troppo amante del sesso e questo mi crea molta pressione, e non ama il fatto che io sia poco ambizioso e non si sente sicura.

Visto che io nella mia vita ho avuto tanti problemi con diagnosi che sono sempre variate (agorafobia, ansia generalizzata, disturbo ossessivo compulsivo di personalità), fino ad ora che mi hanno affibbiato un disturbo bipolare in terapia con lamictal che non sta portando ad alcun miglioramento, mi chiedevo se per caso non si fosse ancora, e dopo tanti anni, giunti ad una diagnosi esatta.

Io proprio non so come andare avanti, la mancanza di questa ragazza (è per un periodo ritornata al suo Paese di origine) mi sta distruggendo, la penso sempre e penso inoltre al fatto che possa fare sesso con altri visto che mi sembra proprio ninfomane, e dall'altra parte non mi sembra una buona idea continuare a frequentarla date le nostre forti differenze.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
lette tutte le sue precedenti richieste di consulto mi sembra di poterle dire che ancora una volta lei affronta una tematica comune a tutti gli esseri umani, in questo caso la sofferenza che segue il fatto di essere lasciati da un partner, come se fosse una tragedia tutta sua, anzi addirittura una malattia.
Non solo la vita e la letteratura, ma questo sito è pieno di persone che soffrono perché una storia d'amore è finita. E' una sofferenza che tutti abbiamo sperimentato, e consegue all'attaccamento che avevamo sviluppato nei confronti della persona di cui ci siamo innamorati.
Lei si chieda piuttosto, se gli abbandoni delle sue partner si susseguono, se non ha qualcosa che le disamora e le respinge.
Dice che l'ultima era "troppo amante del sesso". Meno male, direbbe la maggior parte degli uomini della sua età ancora giovanile; a lei invece questo creava troppa pressione! Inoltre, scrive: "non ama il fatto che io sia poco ambizioso e non si sente sicura".
Sta a lei modificare questi aspetti; forse la ragazza ha visto giusto.
In un suo consulto lei dice di volere una pensione di invalidità perché le manca la voglia di lavorare! Ma davvero? Un nostro psichiatra, il dottor Ruggiero, le ha fornito una delle più belle risposte che io abbia mai letto su queste pagine.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Potenza, la ringrazio molto per la Sua risposta.
Si è vero che tantissima gente soffre per amore, ma credo che il soffrire troppo dipenda anche dalla patologia di base che amplifica tutto. Purtroppo credo che la psichiatria stia molto indietro rispetto alle altre branche mediche, vedo tanta gente negli ambulatori fortemente sovrappeso, un po' addormentata etc. Che speranze può avere una persona di essere attraente in quelle condizioni?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
ma a lei cosa interessa, nell'ambito del presente quesito, che negli ambulatori psichiatrici un sacco di gente sia in sovrappeso, addormentata etc.?
Focalizzandoci sul suo caso è lei che dev'essere in forma il più possibile, per poter avere delle appaganti storie d'amore.
Se invece si riconosce una o più delle caratteristiche negative dei malati psichiatrici, parliamo dell'impatto di queste su una sua storia sentimentale, e non di una assai improbabile dipendenza affettiva.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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