Non mi amerà mai nessuno? sono in terapia da 7 mesi
Buonasera,
Sono Ludovica e ho 26 anni.
Come si enuncia dal titolo, mi chiedo se mai nessuno mi amerà in questa vita.
Dico questo perché, non sono mai stata fidanzata, mai amata (nel senso di relazione, di amore di un compagno).
Mai e poi mai.
Eppure sono una ragazza normale, carina e simpatica, esco e viaggio (lo dico solo perché capiate che non sono una tipa strana, solitaria, sempre chiusa in casa).
In tutto ciò, quello che mi fa soffrire maggiormente è che ho la mia migliore amica che invece ha molti spasimanti.
E l'ultima volta, quando un amico in comune mi rivela che è innamorato di lei mi sono sentita morire per l'ennesima volta.
Non perché a me interessi questo amico, ma perché vedono tutti sempre e solo lei.
Non so se staccarmi per un po' da lei proprio perché non voglio soffrire ulteriormente... anche se sarà difficile essendo così amiche (mi sento anche una pessima amica pensando queste cose).
Ho deciso di rivolgermi ad una psicologa e sono tuttora in terapia da 7 mesi...ma ahimè non riesco a sbloccarmi e nonostante abbiamo toccato vari punti della mia storia con la psicologa le cose non sono cambiate.
Io soffro.
E le cose non cambiano.
Se avete suggerimenti o punti di vista diversi ve ne sarei grata.
Sono Ludovica e ho 26 anni.
Come si enuncia dal titolo, mi chiedo se mai nessuno mi amerà in questa vita.
Dico questo perché, non sono mai stata fidanzata, mai amata (nel senso di relazione, di amore di un compagno).
Mai e poi mai.
Eppure sono una ragazza normale, carina e simpatica, esco e viaggio (lo dico solo perché capiate che non sono una tipa strana, solitaria, sempre chiusa in casa).
In tutto ciò, quello che mi fa soffrire maggiormente è che ho la mia migliore amica che invece ha molti spasimanti.
E l'ultima volta, quando un amico in comune mi rivela che è innamorato di lei mi sono sentita morire per l'ennesima volta.
Non perché a me interessi questo amico, ma perché vedono tutti sempre e solo lei.
Non so se staccarmi per un po' da lei proprio perché non voglio soffrire ulteriormente... anche se sarà difficile essendo così amiche (mi sento anche una pessima amica pensando queste cose).
Ho deciso di rivolgermi ad una psicologa e sono tuttora in terapia da 7 mesi...ma ahimè non riesco a sbloccarmi e nonostante abbiamo toccato vari punti della mia storia con la psicologa le cose non sono cambiate.
Io soffro.
E le cose non cambiano.
Se avete suggerimenti o punti di vista diversi ve ne sarei grata.
[#1]
Gentile utente,
il problema che lei pone, a distanza si presenta inesplicabile.
Al contrario, da vicino una serie di persone potrebbe dirle la ragione di questo suo non attrarre, non incuriosire, non interessare (i primi passi ineludibili per arrivare all'amore) che a quanto scrive si è creato fin dall'adolescenza.
Non le è capitato da ragazzina di parlarne in famiglia, con sua madre?
Con le amiche non ne parla, non raccoglie nelle loro parole nessun indizio, neanche indiretto? Specialmente l'amica più cara, quella sempre corteggiata, non le dà indicazioni?
Infine, la psicologa che la vede di persona rappresenta la fonte principale per un chiarimento in questo senso.
La psicologa può valutare il suo aspetto, le sue espressioni, il modo di muoversi, la sua cura di sé igiene compresa, il suo modo di vestirsi, e inoltre la sua attitudine ad interessarsi agli altri, a dialogare con garbo, simpatia, vivacità, delicatezza.
Lei si definisce "normale, carina e simpatica".
Le prime due caratteristiche può forse in qualche misura valutarle da sola, ma come fa a sapere che è simpatica? La simpatia ce la dichiarano gli altri, non possiamo attribuircela noi.
Inoltre uno strumento essenziale del successo nelle relazioni sta nell'interessarsi agli altri, saperli stimolare a parlare, meglio se offrendo per primi degli argomenti interessanti.
Da molti anni conduco dei corsi di Seduzione Gentile e ho visto le più originali modalità di isolamento inconsapevole, dalla chiostra di denti radi o anneriti dalla carie all'atteggiamento da "maschiona", dall'aggressività sistematica alla timidezza morbosa, dal ritenere tutti insignificanti al saltare addosso a tutte come maniaci, dalla mancanza di igiene alla trascuratezza nell'abbigliamento, alla superbia, e via fino a precludersi le prime elementari mosse che sono alla base di ogni incontro, fino a negare al prossimo perfino un sorriso.
Per contro conosco persone che pur non favorite dalla sorte, non belle e talvolta nemmeno in buona salute, hanno moltissimi amici e tra questi anche chi li guarda con interesse amoroso.
Tutto questo per ribadire che non è attraverso un consulto online che lei può risolvere il problema, ma in un colloquio sincero con una psicologa esperta, o al limite sentendo anche uno psicologo, per avere il parere di un uomo.
Lei scrive: "nonostante abbiamo toccato vari punti della mia storia con la psicologa le cose non sono cambiate".
Mi chiedo intanto se lei è stata sincera nella richiesta fatta alla psicologa; poi per quale ragione abbiate "toccato vari punti della [sua] storia", come se l'acquisizione del fascino si facesse con le chiacchiere, e non con precisi esercizi e tecniche.
In casi come il suo, gli incontri di gruppo su determinate tematiche (Come trovare un fidanzato - Come tenersi gli amici - etc.) sarebbero utilissimi.
Oltre ai gruppi condotti da psicologi o da educatori, al centro Dale Carnegie può trovare delle risorse.
Naturalmente può anche leggere qualcosa su questo tema, e forse davvero cambiare almeno per qualche tempo il giro di amici con cui uscire, per non muoversi sempre nell'ombra dell'amica "irresistibile".
Auguri!
il problema che lei pone, a distanza si presenta inesplicabile.
Al contrario, da vicino una serie di persone potrebbe dirle la ragione di questo suo non attrarre, non incuriosire, non interessare (i primi passi ineludibili per arrivare all'amore) che a quanto scrive si è creato fin dall'adolescenza.
Non le è capitato da ragazzina di parlarne in famiglia, con sua madre?
Con le amiche non ne parla, non raccoglie nelle loro parole nessun indizio, neanche indiretto? Specialmente l'amica più cara, quella sempre corteggiata, non le dà indicazioni?
Infine, la psicologa che la vede di persona rappresenta la fonte principale per un chiarimento in questo senso.
La psicologa può valutare il suo aspetto, le sue espressioni, il modo di muoversi, la sua cura di sé igiene compresa, il suo modo di vestirsi, e inoltre la sua attitudine ad interessarsi agli altri, a dialogare con garbo, simpatia, vivacità, delicatezza.
Lei si definisce "normale, carina e simpatica".
Le prime due caratteristiche può forse in qualche misura valutarle da sola, ma come fa a sapere che è simpatica? La simpatia ce la dichiarano gli altri, non possiamo attribuircela noi.
Inoltre uno strumento essenziale del successo nelle relazioni sta nell'interessarsi agli altri, saperli stimolare a parlare, meglio se offrendo per primi degli argomenti interessanti.
Da molti anni conduco dei corsi di Seduzione Gentile e ho visto le più originali modalità di isolamento inconsapevole, dalla chiostra di denti radi o anneriti dalla carie all'atteggiamento da "maschiona", dall'aggressività sistematica alla timidezza morbosa, dal ritenere tutti insignificanti al saltare addosso a tutte come maniaci, dalla mancanza di igiene alla trascuratezza nell'abbigliamento, alla superbia, e via fino a precludersi le prime elementari mosse che sono alla base di ogni incontro, fino a negare al prossimo perfino un sorriso.
Per contro conosco persone che pur non favorite dalla sorte, non belle e talvolta nemmeno in buona salute, hanno moltissimi amici e tra questi anche chi li guarda con interesse amoroso.
Tutto questo per ribadire che non è attraverso un consulto online che lei può risolvere il problema, ma in un colloquio sincero con una psicologa esperta, o al limite sentendo anche uno psicologo, per avere il parere di un uomo.
Lei scrive: "nonostante abbiamo toccato vari punti della mia storia con la psicologa le cose non sono cambiate".
Mi chiedo intanto se lei è stata sincera nella richiesta fatta alla psicologa; poi per quale ragione abbiate "toccato vari punti della [sua] storia", come se l'acquisizione del fascino si facesse con le chiacchiere, e non con precisi esercizi e tecniche.
In casi come il suo, gli incontri di gruppo su determinate tematiche (Come trovare un fidanzato - Come tenersi gli amici - etc.) sarebbero utilissimi.
Oltre ai gruppi condotti da psicologi o da educatori, al centro Dale Carnegie può trovare delle risorse.
Naturalmente può anche leggere qualcosa su questo tema, e forse davvero cambiare almeno per qualche tempo il giro di amici con cui uscire, per non muoversi sempre nell'ombra dell'amica "irresistibile".
Auguri!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 654 visite dal 25/07/2024.
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