Sei tu che non puoi essere il mio ragazzo
Salve,
Mi frequento con un ragazzo da due anni, il quale si è sempre comportato come se fosse il mio ragazzo, interessandosi a me e a quello che succede intorno a me, ma alcune volte ripete sempre questa frase: non sei la mia ragazza.
Mi sono un po’ scocciata di questa frase, che a parer mio sembra più un promemoria suo personale.
I primi tempi ci rimanevo male a sentire questa frase perché a lui ci tengo tanto.
Oggi, dopo un litigio abbastanza banale, in cui mi ha attaccato dicendomi che ad una festa ho avuto atteggiamenti con i suoi amici come se fossi la sua ragazza, ovvero per il fatto che ho chiesto al suo amico come siete venuti?
, ma è stare una frase così per fare fare conversazione non per indagare come ha pensato lui... e questa cosa non gli è andata bene, mi sono molto incazzata e gli ho detto che la questione è al contrario, ovvero che non sono io che non sono la sua ragazza, ma è lui che non può essere il mio ragazzo lui è rimasto un po’ e ha sdrammatizzato chiedendomi se questa frase l’ho detto dopo consulto psicologico, in realtà no, è frutto dei miei pensieri alla lui mi ha chiesto perché dici questo ed io ho risposto perché il mio ragazzo non mi tratta male... quando parlo di trattare male intendo le volte in cui lui mi ignora completamente davanti agli amici o anche le volte in cui io soffro di qualche frase che mi dice.
Però l’ho visto tutto il tempo abbastanza silenzioso e un po’ triste.
Non so se ho esagerato
Mi frequento con un ragazzo da due anni, il quale si è sempre comportato come se fosse il mio ragazzo, interessandosi a me e a quello che succede intorno a me, ma alcune volte ripete sempre questa frase: non sei la mia ragazza.
Mi sono un po’ scocciata di questa frase, che a parer mio sembra più un promemoria suo personale.
I primi tempi ci rimanevo male a sentire questa frase perché a lui ci tengo tanto.
Oggi, dopo un litigio abbastanza banale, in cui mi ha attaccato dicendomi che ad una festa ho avuto atteggiamenti con i suoi amici come se fossi la sua ragazza, ovvero per il fatto che ho chiesto al suo amico come siete venuti?
, ma è stare una frase così per fare fare conversazione non per indagare come ha pensato lui... e questa cosa non gli è andata bene, mi sono molto incazzata e gli ho detto che la questione è al contrario, ovvero che non sono io che non sono la sua ragazza, ma è lui che non può essere il mio ragazzo lui è rimasto un po’ e ha sdrammatizzato chiedendomi se questa frase l’ho detto dopo consulto psicologico, in realtà no, è frutto dei miei pensieri alla lui mi ha chiesto perché dici questo ed io ho risposto perché il mio ragazzo non mi tratta male... quando parlo di trattare male intendo le volte in cui lui mi ignora completamente davanti agli amici o anche le volte in cui io soffro di qualche frase che mi dice.
Però l’ho visto tutto il tempo abbastanza silenzioso e un po’ triste.
Non so se ho esagerato
[#1]
Gentile utente,
lei sembra essere l'ennesima giovane donna che ci scrive trovandosi nella situazione di "scopamica" con un uomo che la vuole come partner sessuale ma esclude qualunque impegno, promessa o progetto per il futuro.
Nel suo caso la faccenda va avanti da ben due anni, e lei aveva già provato a comunicargli che voleva qualcosa di diverso, leggo nel suo consulto precedente.
Non l'ha ottenuto e tuttavia ha continuato questa frequentazione.
Ora finalmente anziché subire passivamente le decisioni di lui, che si intromette nella sua vita ma non accetta nemmeno la più innocente delle domande sulle cose proprie, lei ha trovato l'energia e l'illuminazione per dirgli: "Sei tu che non sei il mio ragazzo", il che equivale a dire: "Non sono la bambola di pezza con cui puoi giocare; decido anch'io".
Questo finalmente sembra aver fatto riflettere il suo "amico con benefit", come li chiamano in Inghilterra. Lei scrive: "l’ho visto tutto il tempo abbastanza silenzioso e un po’ triste". E meno male. Tutti dovrebbero ogni tanto pensare, specialmente a quello che fanno agli altri e a quello che perdono, comportandosi da egoisti insensibili.
Come può temere di aver esagerato, dicendo una buona volta a lui quello che lui ha detto a lei costantemente?
Coraggio, e vedrà migliorare la sua vita.
lei sembra essere l'ennesima giovane donna che ci scrive trovandosi nella situazione di "scopamica" con un uomo che la vuole come partner sessuale ma esclude qualunque impegno, promessa o progetto per il futuro.
Nel suo caso la faccenda va avanti da ben due anni, e lei aveva già provato a comunicargli che voleva qualcosa di diverso, leggo nel suo consulto precedente.
Non l'ha ottenuto e tuttavia ha continuato questa frequentazione.
Ora finalmente anziché subire passivamente le decisioni di lui, che si intromette nella sua vita ma non accetta nemmeno la più innocente delle domande sulle cose proprie, lei ha trovato l'energia e l'illuminazione per dirgli: "Sei tu che non sei il mio ragazzo", il che equivale a dire: "Non sono la bambola di pezza con cui puoi giocare; decido anch'io".
Questo finalmente sembra aver fatto riflettere il suo "amico con benefit", come li chiamano in Inghilterra. Lei scrive: "l’ho visto tutto il tempo abbastanza silenzioso e un po’ triste". E meno male. Tutti dovrebbero ogni tanto pensare, specialmente a quello che fanno agli altri e a quello che perdono, comportandosi da egoisti insensibili.
Come può temere di aver esagerato, dicendo una buona volta a lui quello che lui ha detto a lei costantemente?
Coraggio, e vedrà migliorare la sua vita.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 612 visite dal 23/07/2024.
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