Quanta indipendenza per madre con figlio piccolo

Buonasera, sono un ragazzo che ha una relazione con una ragazza madre, ho chiesto per curiosità in un forum quanta indipendenza può avere una madre con un figlio di 5 anni, la risposta che mi è stata data è che una volta madre non puoi avere più alcuna indipendenza perché vivi per tuo figlio.

Sono stato anche accusato di essere vomitevole perché avevo chiesto se secondo loro fosse sbagliato prendersi ogni tanto una mezz’ora, un ora, per se stessa e per sentirci, lasciando il figlio in camera sua a giocare o fare qualche attività, restando comunque sempre lei disponibile quando necessario, ovviamente.

Al momento sono molto confuso, è quindi vero come dicono loro che una madre se ha un figlio di 5 anni a casa deve rinunciare a tutto perché la priorità è sempre comunque il figlio?

Si parlava anche di una semplice telefonata con me, nulla di che, ma nel forum erano scandalizzati, chiedo quindi l’opzione di qualche competente in materia, grazie.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
nei forum parlano persone che non sono specialisti, che hanno molto tempo da perdere e spesso hanno molti tarli nella mente. Per questo si è sentito dire delle cose false, ispirate dalla malevolenza.
Impari da questa esperienza a rivolgere le sue domande alle persone idonee.
La prima sarebbe proprio la sua ragazza.
Come può ben capire, visto che anche lei è stato bambino e probabilmente ha avuto una madre, non esistono parametri fissi sul tempo da dedicare ai figli.
Esiste certamente un minimo di presenza per l'accudimento materiale (cibi etc.) che si può condividere con: l'altro genitore anche se non è più il partner, i nonni, la baby sitter, l'asilo, gli amici. Altrimenti come farebbero le madri che lavorano, che partecipano a riunioni ed eventi sociali, vanno al cinema, o anche solo hanno altri figli?
Esiste poi il tempo indispensabile dell'affetto, dell'educazione, del dialogo, dell'esplorazione del mondo insieme, ma non possiamo dire di quante ore si componga. Essere ossessivi nella presenza accanto ai figli può essere nocivo quanto essere troppo assenti e distaccati.
Le mamme che inchiodano il figlio al televisore, lo portano ai giardini ma non cessano mai di parlare al cellulare o con le amiche, non offrono certo una gran presenza ai loro figli.
Venendo a lei, se la sua ragazza le dice che non ha tempo per le cose che lei dettaglia (telefonate, incontri) potrebbe essere maniacalmente concentrata sul figlio, ma potrebbe anche usarlo come alibi perché il piacere dei vostri incontri in lei è ridotto, o ci possono essere altre ragioni che noi qui non conosciamo.
Provi a farle leggere questa mia risposta e cercate insieme le vostre soluzioni al problema, guardandovi bene dai forum.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta.
Io e lei abbiamo un ottimo rapporto, lei vuole passare tempo con me, ma ha le idee poco chiare alcune volte su come andrebbe educato il figlio e su quanto tempo gli vada dedicato.
Leggevo online dell’importanza del gioco autonomo, dell’abituare il proprio figlio a giocare solo nella stanza ogni tanto, così da prendersi anche dei propri spazi, restando comunque a disposizione quando necessario.

Mi può confermare che per un genitore è salutare prendersi dei propri spazi anche quando sta con il figlio a casa? Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
nella mia prima risposta se la rilegge vedrà che ho proprio scritto: "Essere ossessivi nella presenza accanto ai figli può essere nocivo quanto essere troppo assenti e distaccati".
Ma la sua ragazza è così giovane, disinformata, senza legami (niente genitori, amiche, lo stesso padre del bambino) da farsi venire questi dubbi?
Il bambino non va all'asilo, tra l'altro?

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Si, ovviamente ha dei familiari e il bambino sta anche con loro, oltre che andare all’asilo.
Volevo capire quanta indipendenza può prendersi una madre nei momenti in cui ha il figlio in casa, perché come già detto in quel forum mi è stato risposto che è impossibile lasciare il figlio in camera sua o senza attenzioni più di qualche minuto e che un genitore deve costantemente stare dietro al figlio senza pause praticamente.

A me sono sembrate cose assurde e ho sempre pensato che un genitore può tranquillamente educare il figlio a stare anche mezz’ora in camera sua tranquillo, per poi fare ciò che non potrebbe fare se dovesse stare costantemente ad interagire con il figlio.

Volevo una conferma da qualche psicologo che questo è perfettamente normale e a magari anche auspicabile per l’Indipendenza e autostima del bambino e per la tranquillità del genitore che riesce a prendersi i suoi spazi.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
le ho già detto che le risposte sui forum sono date da incompetenti e da persone che prima di scrivere non ragionano.
Madri normalissime di bambini di cinque anni fanno telefonate o prendono un caffè chiacchierando con le amiche, ovviamente mentre il bambino è in una situazione sicura e restando a sua portata per qualunque necessità.
Altrettanto ovviamente il rapporto col bambino dovrebbe essere sereno e attento alle sue necessità, nel senso che non è opportuno ingiungere al figlio di starsene in camera sua nel momento in cui arriva un amico col quale la mamma vuol restare sola.
Diciamo che assieme all'accudimento materiale ci dev'essere sempre un buon livello di rispetto per la sensibilità del bambino, il che vuol dire che se in certi momenti, o in presenza di certe persone, lui vuole restare con la mamma, sarebbe alquanto brutale ingiungergli: "Vattene in camera tua".
La madre dovrebbe avere propri spazi e tempi di libertà garantiti dall'affidare il bambino ai nonni, al suo papà, etc.
Lei nella prima email parlava di mezz'ora o un'ora "per se stessa e per sentirci, lasciando il figlio in camera sua a giocare o fare qualche attività".
Certamente la madre può fare una telefonata o una conversazione in presenza, leggere un libro o guardare un film, ma non può fare un lavoro impegnativo al computer e meno ancora chiudersi in camera a fare l'amore, perché ne uscirebbero mutilate tutte e due le attività.
Se poi il bambino è stato viziato, e crede che gli adulti siano giullari o servitori a sua disposizione, bisogna dolcemente rieducarlo, ma non certo farlo sentire abbandonato o escluso.
Per ogni altra informazione le ricordo che alle ASL e nei Consultori familiari trova degli esperti.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Perfetto è stata molto esauriente, grazie per le risposte, arrivederci.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Prego, gentile utente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com