Infatuazione per un uomo più grande di me

Ragazza di 22 anni, studentessa, da qualche mese svolge uno stage presso una struttura... da subito stabilisce buoni rapporti con tutto il personale con cui si relaziona giornalmente... trova un ambiente accogliente, tutti sono gentili e alla mano.
Tra tutti con una persona, uomo, 35 anni più grande, capisce nel tempo di stabilire un rapporto più forte, qualcosa di più profondo.
Non capisce quali siano i motivi che abbiano portato a ciò; probabilmente saranno stati i suoi modi di fare.
Si tratta di una persona con particolari modi di fare, scherzosi e a volte privi di inibizioni.
Non si fa problemi a fare allusioni o apprezzamenti vari, non si capisce mai se faccia sul serio o meno, dice che parla seriamente, poi si smentisce ridendo (la ragazza in questione crede che sotto sotto dica la verità).
Saranno state queste le cause che hanno portato a originare in lei questa "profonda simpatia"?
Il problema è che il pensiero di quest'ultimo in lei è ormai diventato costante, vorrebbe scrivergli, uscirci (più volte chiesto e richiesto da lui sottoforma di battute) passarci del tempo assieme, ma a che pro?
Con quale fine?
E soprattutto, se facesse lui il primo passo seriamente, quest'ultima potrebbe pure starci, d'altronde si tratterebbe di un semplice caffè.
La ragazza in questione è completamente divisa a metà nelle sue intenzioni, una parte è noncurante di ciò che il suo lato razionale considera sbagliato, infatti sta alle sue battute, ne fa lei a lui e qualche volta gli scrive anche con delle scuse banali; l'altra, invece, vorrebbe allontanarlo, evitarlo, perché non capisce nemmeno lei cosa siano queste emozioni che sente, ma sa che scaturiscono in questa una sorta di malessere.
Quindi la domanda è: come posso uscirne fuori?
È giusto uscirne fuori o non c'è nulla di male in ciò che sto provando?

Grazie della vostra gentile attenzione.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.2k 591 67
Gentile utente,

sulla comunicazione attraverso la comicità, l'ironia, il riso (inteso come ridere) sono stati scritti mille libri (Freud, Bergson. ..) non ultimo il famoso romanzo di Eco "Il nome della rosa". Il manoscritto misterioso per il quale nell'abbazia si giunge addirittura ad uccidere riguarda proprio "L'arte del riso".

Perchè questa premessa?
Perche la comunicazione attraverso il riso, le battute, le allusioni, non permetta di capire e in quanto tale può essere micidiale. E se il/la destinatari* intuisce qualcosa, l'autore è sempre pront* a negare.
".. [lui] dice che parla seriamente,
poi si smentisce ridendo
la ragazza in questione crede che sotto sotto dica la verità."
Questa modalità, sotto l'apparente lievità, può essere molto manipolatoria, dato che è pronta ad attribuire all'altra persona l'interpretazione; giusta o sbagliata lo decide lui in maniera inappellabile, dato che solo lui evidentemente conosce le proprie intenzioni (o così dà a credere).

La ragazza di cui ci parla - cioè Lei - "non capisce nemmeno lei cosa siano queste emozioni che sente, ma sa che scaturiscono in questa una sorta di malessere."
Lei prova malessere di fronte a questa scivolosità; perchè non c'è chiarezza nè trasparenza, non prevede nessuna "profondità", è ambigua; ma sicuramente attrae, proprio in quanto mix di leggerezza apparentemente innocua e di insondabile mistero dell'altro.

In queste situazioni ogni comportamento che si assume lo si assume a proprio rischio, pronti a vederselo girare contro:
"Lo avevo detto scherzando,
hai inteso male,
non era mia intenzione, ecc."

Lei chiede:
".. È giusto uscirne fuori
o non c'è nulla di male in ciò che sto provando?"

In ciò che si prova, cioè nei sentimenti, non c'è nulla di male: arrivano.
Sta alla persona decidere cosa farne; sia dei sentimenti piacevoli, sia di quelli di allarme tra cui il malessere.
"Uscirne fuori?" Rifletta seriamente sulla situazione, cercando delicatamente di capire dalla sue colleghe se lei potrebbe diventare l'ennesima vittima dell'ironia, comicità, riso, del soggetto.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie della sua risposta Dr. Brunialti. Quindi, ricapitolando, lei crede che il comportamento di questa persona sia manipolatorio? E se sì, perché farlo? Pensa lo faccia volontariamente? E con quali intenzioni? Inoltre, quali pensa possano essere stati i motivi che hanno fatto nascere in me questa sorta di fascino, attrazione per questa persona con un'età di gran lunga maggiore della mia? La differenza d'età è lampante e dovrebbe esserlo anche il distacco generazionale, che però non avverto minimamente...
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.2k 591 67
"Ricapitolando".
- Per quanto attiene alla persona concreta, non è possibile dire alcunché su di essa nè sulle sue intenzioni dato che non la si conosce.
- Invece rispetto alle modalità comunicative in generale è possibile presentare a Lei che ci scrive elementi di riflessione, come emergono dagli studi e dall'esperienza clinica.
- Per quanto riguarda Lei, faccia attenzione alle Sue emozioni. Inizialmente esse erano di attrazione/malessere; ora, nella sua replica dopo 4 giorni, il malessere non viene più nominato.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
Utente
Utente
Ha ragione, non ho più fatto riferimento al malessere, questo perché lo percepisco come una costante nella "relazione" con questa persona; eccetto quando ci trascorro del tempo assieme, in quel caso a prevalere sono altre emozioni e la sensazione di malessere si annulla quasi del tutto...per ritornare poi prepotentemente quando non sono con lui e quando penso a ciò che si è detto/fatto... Grazie del suo tempo; non nego di essere abbastanza confusa, al momento prendere una scelta (soprattutto per un eventuale distacco) mi appare troppo difficile... lascerò che il tempo "sistemi" tutto, spero...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.2k 591 67
Peccato lasciare al tempo la funzione di "sistemare tutto", rinunciando ad essere protagonist* della propria vita.
Qui Le abbiamo fornito elementi di scelta. Li utilizzi come meglio crede.

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/