Marito o amante?
Buongiorno.
ho 47 anni, e sono sposata da 3 anni con un uomo con il quale sto da 16 anni.
abbiamo due splendidi bambini e siamo sempre stata una famiglia unita, quasi invidiabile.
Facciamo le cose insieme, trascorriamo il tempo insieme e i bambini sono felici e sereni.
Ho conosciuto mio marito in un periodo in cui avevo bisogno di avere qualcuno, di ritrovare la sintonia di coppia e ci siamo subito trovati.
sono sempre stata bene, ma non mi sono mai sentita completa.
per i primi due anni ho spesso brontolato con lui perchè non faceva o diceva determinate cose, ne parlavo con le amiche, mi sentivo frustrata, ma rimanevo con lui perchè comunque ci stavo bene ed ero convinta che mi bastasse.
Mi rendo conto che mi capitava di guardarmi in giro come se cercassi qualcosa, e dopo due anni ho avuto un attimo di "ripensamento" perchè avevo conosciuto una uomo, ma nonostante provassi tanto ma non mi sono sentita di lasciarlo per paura di affrontare tutto, e le famiglie e siamo andati avanti a costruire la nostra vita convinta e decisa che mi andava bene così.
è andato tutto bene, famiglia perfetta, figli fantastici, una casa, tanti amici.
quest'inverno dei problemi di salute che temevo fossero importanti mi hanno fatto un po' riflettere e guardando me stessa da fuori ho pensato.
ecco, questa la mia vita, piatta, poco desiderio ma serena.
oramai tutto sarà sempre così uguale.
questo fino a quando a febbraio, senza cercarlo e senza averne bisogno...trovo lui.
un uomo che mi fa sentire così completa, mi fa sentire a mio agio, mi riempie anche senza vederlo, senza aver bisogno di toccarlo...abbiamo trascorso mesi solo a parlare e a guardarci ed ora non riesco più a stare senza di lui.
Abbiamo entrambi coniugi e figli, non ci siamo cercati, ma ci siamo trovati.
Sono così felice con lui, ma allo stesso tempo mi sento così in colpa per essere felice con un'altra persona e pensar di far soffrire mio marito ed i miei figli.
Affrontare parenti, amici ma oramai penso che qualsiasi cosa io scelga è finita.
sono condannata alla sofferenza perchè se scelgo di rimanere con mio marito ed i miei figli non soffriranno, parenti, madre, suocera saranno tutti sereni ma io io non potrò più essere la stessa e non sarò mai completamente felice.
Oramai purtroppo non riuscirò più esser felice, potrò fingere potrò accontentarmi ma non felice e piena.
se scelgo il mio uomo, dovremo affrontare mesi impegnativi, tristi, buii, fatti di persone che ci giudicheranno, persone che forse ci ripudieranno...ma alla fine saremo insieme pieni di noi.
ma saranno i nostri figli in grado di capire?
posso essere felice sapendo che i miei figli soffriranno?
vorrei sapere cosa fare, anche se alla fine siamo noi a decider.
ma vorrei, vorrei sapere come poter entrare in connessione con me stessa...e capire cosa il mio cuore vuole davvero?
cosa davvero mi renderà felice?
sarò in grado di accettare tutte le critiche e l'infelicità dei miei figli?
sarò in grado di passare sopra a tutto questo?
ho 47 anni, e sono sposata da 3 anni con un uomo con il quale sto da 16 anni.
abbiamo due splendidi bambini e siamo sempre stata una famiglia unita, quasi invidiabile.
Facciamo le cose insieme, trascorriamo il tempo insieme e i bambini sono felici e sereni.
Ho conosciuto mio marito in un periodo in cui avevo bisogno di avere qualcuno, di ritrovare la sintonia di coppia e ci siamo subito trovati.
sono sempre stata bene, ma non mi sono mai sentita completa.
per i primi due anni ho spesso brontolato con lui perchè non faceva o diceva determinate cose, ne parlavo con le amiche, mi sentivo frustrata, ma rimanevo con lui perchè comunque ci stavo bene ed ero convinta che mi bastasse.
Mi rendo conto che mi capitava di guardarmi in giro come se cercassi qualcosa, e dopo due anni ho avuto un attimo di "ripensamento" perchè avevo conosciuto una uomo, ma nonostante provassi tanto ma non mi sono sentita di lasciarlo per paura di affrontare tutto, e le famiglie e siamo andati avanti a costruire la nostra vita convinta e decisa che mi andava bene così.
è andato tutto bene, famiglia perfetta, figli fantastici, una casa, tanti amici.
quest'inverno dei problemi di salute che temevo fossero importanti mi hanno fatto un po' riflettere e guardando me stessa da fuori ho pensato.
ecco, questa la mia vita, piatta, poco desiderio ma serena.
oramai tutto sarà sempre così uguale.
questo fino a quando a febbraio, senza cercarlo e senza averne bisogno...trovo lui.
un uomo che mi fa sentire così completa, mi fa sentire a mio agio, mi riempie anche senza vederlo, senza aver bisogno di toccarlo...abbiamo trascorso mesi solo a parlare e a guardarci ed ora non riesco più a stare senza di lui.
Abbiamo entrambi coniugi e figli, non ci siamo cercati, ma ci siamo trovati.
Sono così felice con lui, ma allo stesso tempo mi sento così in colpa per essere felice con un'altra persona e pensar di far soffrire mio marito ed i miei figli.
Affrontare parenti, amici ma oramai penso che qualsiasi cosa io scelga è finita.
sono condannata alla sofferenza perchè se scelgo di rimanere con mio marito ed i miei figli non soffriranno, parenti, madre, suocera saranno tutti sereni ma io io non potrò più essere la stessa e non sarò mai completamente felice.
Oramai purtroppo non riuscirò più esser felice, potrò fingere potrò accontentarmi ma non felice e piena.
se scelgo il mio uomo, dovremo affrontare mesi impegnativi, tristi, buii, fatti di persone che ci giudicheranno, persone che forse ci ripudieranno...ma alla fine saremo insieme pieni di noi.
ma saranno i nostri figli in grado di capire?
posso essere felice sapendo che i miei figli soffriranno?
vorrei sapere cosa fare, anche se alla fine siamo noi a decider.
ma vorrei, vorrei sapere come poter entrare in connessione con me stessa...e capire cosa il mio cuore vuole davvero?
cosa davvero mi renderà felice?
sarò in grado di accettare tutte le critiche e l'infelicità dei miei figli?
sarò in grado di passare sopra a tutto questo?
[#1]
Gentile signora,
nessuno può conoscere il futuro e sapere come andranno le cose; non possiamo neppure sapere se davvero i Suoi figli soffriranno, se la Sua famiglia non capirà, se i Suoi amici giudicheranno le Sue scelte, ecc...
Però mi pare un ottimo punto di partenza questo: "ma vorrei, vorrei sapere come poter entrare in connessione con me stessa...e capire cosa il mio cuore vuole davvero?"
A mio avviso il tempo può aiutarLa a capire se davvero quest'uomo che ha conosciuto potrebbe far parte del Suo futuro oppure no, ma soprattutto potrebbe valutare una consulenza con uno psicologo per capire davvero se stessa e i Suoi bisogni senza fretta.
Cordiali saluti,
nessuno può conoscere il futuro e sapere come andranno le cose; non possiamo neppure sapere se davvero i Suoi figli soffriranno, se la Sua famiglia non capirà, se i Suoi amici giudicheranno le Sue scelte, ecc...
Però mi pare un ottimo punto di partenza questo: "ma vorrei, vorrei sapere come poter entrare in connessione con me stessa...e capire cosa il mio cuore vuole davvero?"
A mio avviso il tempo può aiutarLa a capire se davvero quest'uomo che ha conosciuto potrebbe far parte del Suo futuro oppure no, ma soprattutto potrebbe valutare una consulenza con uno psicologo per capire davvero se stessa e i Suoi bisogni senza fretta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa,
grazie della sua risposta. Lo so. So che le migliori risposte le troveremo solo accettandoci fino in fondo, ed io credo di aver davvero bisogno di trovare qualcuno che mi aiuti in questo percorso. in realtà credo che ne avevo bisogno già da molto tempo.
come cercare un buon aiuto nella mia città?
e chi è meglio cercare? uno psicologo o psicoterapeuta? che poi davvero la differenza tra le due figure io non la conosco.
grazie della sua risposta. Lo so. So che le migliori risposte le troveremo solo accettandoci fino in fondo, ed io credo di aver davvero bisogno di trovare qualcuno che mi aiuti in questo percorso. in realtà credo che ne avevo bisogno già da molto tempo.
come cercare un buon aiuto nella mia città?
e chi è meglio cercare? uno psicologo o psicoterapeuta? che poi davvero la differenza tra le due figure io non la conosco.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 796 visite dal 19/07/2024.
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