Perdonare moglie dopo tradimento

Buonasera, ho 53 anni... Due figli 26 e 23 anni...mia moglie 10 anni fa ha avuto un rapporto occasionale con un narcisista maligno.

Questo quella sera ha ripreso il rapporto di nascosto e l'ha ricattata per 10 anni per avere ulteriori rapporti e video di auto masturbazione.

Con l'inganno e manipolando anche me è riuscito ad entrare in casa mia, dove io l'ho accolto per pietà atteso che la moglie lo aveva lasciato e lui non aveva più nessuna famiglia, almeno così diceva, neanche i figli lo volevano vedere.

Ha abusato per anni di mia moglie, picchiandola, seviziandola con la paura, minacciandola di fare sapere a me e a tutti i parenti e amici dei video che gli faceva fare.

Minacciava di farvdel male ai figli e alla mia persona, adducendo che se io avessi saputo dei video avrei potuto fare del male sia a lui che a mia moglie rovinando così la mia carriera e la mia famiglia.

Io probabilmente accecato dall'amore e sicuro di me stesso non ho visto che mia moglie stava male per questa storia e non per altro come pensavo (attacchi di panico, ansia, anoressia e altro)...ma comunque ad un certo punto, dopo dieci anni, ha deciso di non sottostare più valle angherie del soggetto.

Questo per risposta ha iniziato a mandare a me, ai miei figli, ai miei suoceri, parenti e amici foto compromettenti di mia moglie e video, minacciando su fb e Instagram sia me che la mia famiglia.

Ha aperto numerosi profili falsi a nome mio a nome dei miei figli, e di mia moglie per pubblicare foto e video ose.

A seguito di tutto questo il soggetto è stato arrestato per svariati reati.

Io ho deciso di perdonare mia moglie e di starle accanto dandole tutto me stesso, anche perché il tradimento è avvenuto una volta sola e a seguito di un serrato corteggiamento.

Poi dopo il suo rifiuto, il soggetto l'ha ricattata facendola sottostare a ogni suo volere sessuale.

Mia moglie il suo errore lo ha già pagato per 10 anni...e pertanto atteso l'amore che provo per lei cerco di farla stare bene non abbandonandola.

L'unica cosa a volte mi sento fuori luogo, non solo perché il soggetto ha manipolato anche me, che per mia natura e lavoro non pensavo potesse succedere e perché ho paura che mia moglie mi possa considerare un fallito, sia perché non ho visto, sia perché non l'ho protetta e sia perché il non averla abbandonata a se stessa possa ingenerare in lei una considerazione diversa nei miei confronti.

Da quando è successo il tutto stiamo bene insieme, ma nche prima, mia moglie non mi ha mai fatto mancare nulla sua negli affetti che nei rapporti intimi, anzi, ma ho paura che mi possa vedere come un perdente.

Datemi un consiglio...ho solo un profondo desiderio di vendetta nei confronti del soggetto per quello che ha fatto alla mia famiglia, i miei figli di oltre 20 anni hanno saputo tutto, che consideravo unica...invidiata da tutti... così come il nostro rapporto...

Non so perché la prima richiesta non è andata a buon fine
Grazie
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Gentile utente,
comprendo il momento doloroso che state attraversando tutti.
Capisco anche il suo sentirsi tempestato da dubbi estremi, su di sé e sulla sua immagine riguardo agli altri, sua moglie per prima.
Lei lo esprime molto bene con le parole: "ho paura che mia moglie mi possa considerare un fallito, sia perché non ho visto, sia perché non l'ho protetta e sia perché il non averla abbandonata a se stessa possa ingenerare in lei una considerazione diversa nei miei confronti".
Provo, per quanto è possibile senza un colloquio diretto, a farle valutare questi tre dubbi sotto un profilo diverso.
1. Lei teme che sua moglie la possa considerare un fallito, in primo luogo perché non ha visto.
Le persone leali e oneste non sono in grado di riconoscere la slealtà degli altri, proprio perché loro stesse non ne sono capaci. Capita frequentemente che qualcuno si colpevolizzi per non aver compreso di venire ingannato, ma nel suo caso come in molti altri la buonafede e l'amore facevano da paraocchi. Può davvero farsene una colpa?
2. In secondo luogo si rammarica di non aver protetto sua moglie. Per farlo, lei avrebbe dovuto essere a conoscenza di fatti che invece le venivano accuratamente nascosti. Immagino si sia preoccupato dei sintomi di sua moglie. Scrive di "attacchi di panico, ansia, anoressia e altro", e credo che le abbia offerto il suo aiuto. Altro aiuto, non sapendo la verità, come avrebbe potuto fornirlo?
3. Infine lei teme che "il non averla abbandonata a se stessa possa ingenerare in lei una considerazione diversa nei miei confronti".
Qui sembra pensare che a questo punto dovrebbe lasciare sua moglie, forse per punirla, se ho ben capito.
Ma lei stesso si rammarica di non averla protetta quando era all'oscuro di tutto, e scrive: "Mia moglie il suo errore lo ha già pagato per 10 anni..." e aggiunge, secondo me, una considerazione conclusiva: "e pertanto atteso l'amore che provo per lei cerco di farla stare bene non abbandonandola".
Dunque mi sembra che in lei si uniscano magnanima capacità di perdono, compassione per quello che sua moglie ha subito, e infine un sentimento che se ben gestito può essere la cosa più bella della vostra vita a due: il suo amore per lei.
Sta a lei stesso apprezzare queste tre cose nel loro giusto valore e trasmetterne il valore a sua moglie.
Per ogni altra considerazione, noi siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
il non averla abbandonata a se stessa possa ingenerare in lei una considerazione diversa nei miei confronti".

Quando indico questo voglio dire che mia moglie potrebbe pensare al fatto che non ho preso nessuna posizione nei suoi confronti ma solo amore e questo non vorrei che le facesse pensare che non ho reagito per quieto vivere, mentre nutro nei suoi confronti un infinito rispetto.

Grazie per la risposta esauriente e di sicuro aiuto... sicuramente farò tesoro della vostra analisi e se avrò bisogno ancora chiederò altro consulto....
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.2k 193
Prego, gentile utente.
Sta a lei adesso far capire a sua moglie che la ama e la rispetta, anche se inevitabilmente ci saranno momenti più difficili, di dubbi, di rancore verso il responsabile.
La vita però va costruita, e nel vostro caso ri-costruita.
Le auguro di farlo nel modo migliore per tutta la famiglia.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com