Bassa autostima e difficoltà ad approcciare l'altro sesso
Salve, ho quasi 39 anni, e mi trovo in una situazione di empasse.
Comincio col dire che non sono mai stato fidanzato, a parte fugaci avventure (poche), non ho mai avuto storie serie.
Esteticamente mi ritengo normale, non sono bello, ma non mi ritengo neanche brutto.
Ho una palese difficoltà di approccio nei confronti delle donne, poichè quando vorrei provarci, mi viene un forte senso di imbarazzo e vergogna e finisco poi per rinunciare, credendo di non sapere cosa dire e di non avere argomenti abbastanza interessanti per intraprendere una conversazione.
Gli amici a volte tentano di presentarmi qualche amica, ma io rifiuto perchè non mi piace essere ''forzato'' nel conoscere una persona.
Son iscritto a diverse app di incontri, ma riesco a combinare molto poco anche lì.
Inoltre negli ultimi tempi tendo ad evitare le situazioni sociali, accampando le scuse più disparate.
Esco poco di casa, passo spesso i weekend da solo, ma se esco provo più piacere a farlo in solitaria, o con persone conosciute da poco, piuttosto che con gli amici di sempre, dei quali sembro quasi non gradire più la compagnia.
Tutto ciò perchè mi sento giudicato, ed inferiore a loro, in quanto loro sono tutti sposati/fidanzati e chi è single spesso finisce col raccontare delle proprie avventure sessuali, che a me purtroppo non capitano e quindi tendo ad evitare l'argomento parlando di cose più leggere e meno intime.
Non saprei cosa dire e cosa raccontare in determinate situazioni, sembra che gli altri abbiano vissuto una vita piena a differenza della mia vuota e solitaria, in cui l'unico conforto è paradossalmente il lavoro, che mi da possibilità di guadagno e soddisfazione personale.
Riesco ad intrattenere rapporti sessuali esclusivamente a pagamento, 3-4 volte al mese, giusto per interrompere l'astinenza... altrimenti credo che sarei ancora vergine a questa età.
Riconosco che ho una serie di problemi, e non sono una di quelle persone considerate ''normali'' dalla società attuale, ma non riesco a prendere iniziativa per tentare di uscirne, è come se fossi perennemente bloccato in questa situazione.
Comincio col dire che non sono mai stato fidanzato, a parte fugaci avventure (poche), non ho mai avuto storie serie.
Esteticamente mi ritengo normale, non sono bello, ma non mi ritengo neanche brutto.
Ho una palese difficoltà di approccio nei confronti delle donne, poichè quando vorrei provarci, mi viene un forte senso di imbarazzo e vergogna e finisco poi per rinunciare, credendo di non sapere cosa dire e di non avere argomenti abbastanza interessanti per intraprendere una conversazione.
Gli amici a volte tentano di presentarmi qualche amica, ma io rifiuto perchè non mi piace essere ''forzato'' nel conoscere una persona.
Son iscritto a diverse app di incontri, ma riesco a combinare molto poco anche lì.
Inoltre negli ultimi tempi tendo ad evitare le situazioni sociali, accampando le scuse più disparate.
Esco poco di casa, passo spesso i weekend da solo, ma se esco provo più piacere a farlo in solitaria, o con persone conosciute da poco, piuttosto che con gli amici di sempre, dei quali sembro quasi non gradire più la compagnia.
Tutto ciò perchè mi sento giudicato, ed inferiore a loro, in quanto loro sono tutti sposati/fidanzati e chi è single spesso finisce col raccontare delle proprie avventure sessuali, che a me purtroppo non capitano e quindi tendo ad evitare l'argomento parlando di cose più leggere e meno intime.
Non saprei cosa dire e cosa raccontare in determinate situazioni, sembra che gli altri abbiano vissuto una vita piena a differenza della mia vuota e solitaria, in cui l'unico conforto è paradossalmente il lavoro, che mi da possibilità di guadagno e soddisfazione personale.
Riesco ad intrattenere rapporti sessuali esclusivamente a pagamento, 3-4 volte al mese, giusto per interrompere l'astinenza... altrimenti credo che sarei ancora vergine a questa età.
Riconosco che ho una serie di problemi, e non sono una di quelle persone considerate ''normali'' dalla società attuale, ma non riesco a prendere iniziativa per tentare di uscirne, è come se fossi perennemente bloccato in questa situazione.
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Caro utente,
mi permetta di essere sincero nella risposta alle sue domande... si può amare senza innamorarsi! ossia senza pericoli? E' possibile innamorarsi senza soffrire?
Esistono due tipi di incontri:
- quelli "securitari" dell'amore nei quali, come lei accenna sopra, l'amore è garantito contro tutti i rischi: foto, gusti nel dettaglio, data di nascita, segno zodiacale e via dicendo che alla fine ci farà sostenere: "con lei non correrò rischi; cosiddetto amore a "rischio zero". Accomodamento del piacere del consumo sessuale senza impegni in un regime che definirei di economia della passione;
- quelli del "caso" dove il mondo viene esperito e vissuto a partire dalla differenza piuttosto che dall'identità. L'amore del due dove si diventa Soggetto dell'amore, il quale considera il dispiegarsi del mondo attraverso il prisma della nostra differenza, sicchè questo mondo si dà, nasce, invece di essere solo ciò che riempie il mio sguardo.
L'amore è sempre la possibilità di assistere alla nascita del mondo.
Cambiare il punto di vista con l'aiuto di un buon terapeuta non può che essere trasformativo per il suo benessere psico-fisico.
L'amore s'ha da reinventare, si sa.
Arthur Rimbaud, Una stagione all'inferno, Deliri I
Con tanti auguri
Dott Aldo Schiavone
Dr. Aldo Schiavone
Psicologo clinico Psicoterapeuta infantile individuale di coppia famiglia Psicoanalista Gruppoanalista Psicotraumatologo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 462 visite dal 19/07/2024.
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