Ho paura che un ragazzo sia che conosco appena sia ossessionato da me in maniera tossica
Salve, vorrei parlarvi di un evento che mi sta traumatizzando in questo ultimo anno e non so come agire.
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo sui social, iniziammo a conoscerci e stava andando tutto bene.
Il nostro intento era una conoscenza per puro divertimento (esperienza che non ho mai avuto e che confermo che non fa per me soprattutto a livello emotivo/psicologico).
Organizzammo un’uscita e notai subito che era un po’ diverso da come si presentava sui social e che voleva subito arrivare al sodo senza volerne sapere di conoscermi bene ecc.
Io mi sentii in un forte disagio e me ne andai subito.
Lui continuò a scrivermi perché si era sentito male per l’accaduto ecc.
fin quando non arriva a farmi sentire in colpa e mi convinse a rimanere almeno amici.
Non l’ho mai più rivisto ma ogni tanto ci scambiavamo due parole sui social, fin quando non lo sentii più.
Dopo un anno mi ha riscritta dicendomi che io sono la ragazza più matura che abbia mai conosciuto e che vorrebbe rivedermi, io gli spiego perché non mi va e lui mi inizia a dire un sacco di cose addossandomi la colpa dell’accaduto e dicendo che addirittura sarei dovuta andare a letto con lui senza tanti problemi.
In tutto ciò mi richiede di vederci e io gli chiedo per quale scopo?
e lui mi dice che non ha obiettivi.
Non gli rispondo e ora mi scrive ad intermittenza con la speranza di una risposta.
Ora sarà un ragazzo come tanti, ma a me sta salendo un’ansia spropositata verso i suoi confronti e non so come chiudere la questione in una maniera tranquilla.
Una persona che in pratica non mi conosce e che torna dopo un anno dicendomi che rispetto alle altre che ha conosciuto sono perfetta mi ha fatto scattare un allarme forse anche troppo eccessivo, vorrei solo trovare un po’ di pace (addirittura ho paura di poterlo incontrare in giro).
Ora non so se ignorarlo o scrivergli qualcosa nello specifico che lo faccia allontanare una volta per tutte.
Grazie per l’ascolto.
Un anno fa ho conosciuto un ragazzo sui social, iniziammo a conoscerci e stava andando tutto bene.
Il nostro intento era una conoscenza per puro divertimento (esperienza che non ho mai avuto e che confermo che non fa per me soprattutto a livello emotivo/psicologico).
Organizzammo un’uscita e notai subito che era un po’ diverso da come si presentava sui social e che voleva subito arrivare al sodo senza volerne sapere di conoscermi bene ecc.
Io mi sentii in un forte disagio e me ne andai subito.
Lui continuò a scrivermi perché si era sentito male per l’accaduto ecc.
fin quando non arriva a farmi sentire in colpa e mi convinse a rimanere almeno amici.
Non l’ho mai più rivisto ma ogni tanto ci scambiavamo due parole sui social, fin quando non lo sentii più.
Dopo un anno mi ha riscritta dicendomi che io sono la ragazza più matura che abbia mai conosciuto e che vorrebbe rivedermi, io gli spiego perché non mi va e lui mi inizia a dire un sacco di cose addossandomi la colpa dell’accaduto e dicendo che addirittura sarei dovuta andare a letto con lui senza tanti problemi.
In tutto ciò mi richiede di vederci e io gli chiedo per quale scopo?
e lui mi dice che non ha obiettivi.
Non gli rispondo e ora mi scrive ad intermittenza con la speranza di una risposta.
Ora sarà un ragazzo come tanti, ma a me sta salendo un’ansia spropositata verso i suoi confronti e non so come chiudere la questione in una maniera tranquilla.
Una persona che in pratica non mi conosce e che torna dopo un anno dicendomi che rispetto alle altre che ha conosciuto sono perfetta mi ha fatto scattare un allarme forse anche troppo eccessivo, vorrei solo trovare un po’ di pace (addirittura ho paura di poterlo incontrare in giro).
Ora non so se ignorarlo o scrivergli qualcosa nello specifico che lo faccia allontanare una volta per tutte.
Grazie per l’ascolto.
[#1]
Gentile utente,
"Il nostro intento era una conoscenza
per puro divertimento",
lei ci riferisce.
Questa formulazione, che potrebbe sembrare molto chiara ed esplicita rispetto alle intenzioni reciproche, in realtà può dare adito a numerosi fraintendimenti.
Per capirci meglio:
qualcuno enfatizza la prima parte: conoscersi;
altri calcano la mano sulla seconda parte: puro divertimento.
Altri dubbi: prima di divertirsi occorre conoscersi? in che modo? Oppure ci si può conoscere divertendosi?
E .. di che tipo di divertimento si sta parlando? passeggiate, webcam? sesso? altro? I due se lo sono detto esplicitamente?
Come vede non è semplice all'inizio chiarire bene le rispettive intenzioni, sarebbe più facile elencare quello che si vuole *escludere*, ad esempio i sentimenti.
Ma anche qui andiamo male, perché i sentimenti possono scattano anche in chi li aveva esclusi.
Veda lei, ad esempio, in quale cascata di sentimenti è caduta:
"traumatizzata,
forte disagio,
sentita in colpa,
ansia spropositata."
Il ragazzo sta facendo il proprio gioco (come si dice ai tavoli della roulette);
è lei piuttosto che è rimasta impigliata in un gioco, che si è accorta in ritardo non essere adatto a lei:
"..puro divertimento (esperienza che non ho mai avuto e che confermo che non fa per me soprattutto a livello emotivo/psicologico)."
Può chiedersi come mai ora, divenuta consapevole di ciò, non riesca a chiudere con fermezza e serenità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
"Il nostro intento era una conoscenza
per puro divertimento",
lei ci riferisce.
Questa formulazione, che potrebbe sembrare molto chiara ed esplicita rispetto alle intenzioni reciproche, in realtà può dare adito a numerosi fraintendimenti.
Per capirci meglio:
qualcuno enfatizza la prima parte: conoscersi;
altri calcano la mano sulla seconda parte: puro divertimento.
Altri dubbi: prima di divertirsi occorre conoscersi? in che modo? Oppure ci si può conoscere divertendosi?
E .. di che tipo di divertimento si sta parlando? passeggiate, webcam? sesso? altro? I due se lo sono detto esplicitamente?
Come vede non è semplice all'inizio chiarire bene le rispettive intenzioni, sarebbe più facile elencare quello che si vuole *escludere*, ad esempio i sentimenti.
Ma anche qui andiamo male, perché i sentimenti possono scattano anche in chi li aveva esclusi.
Veda lei, ad esempio, in quale cascata di sentimenti è caduta:
"traumatizzata,
forte disagio,
sentita in colpa,
ansia spropositata."
Il ragazzo sta facendo il proprio gioco (come si dice ai tavoli della roulette);
è lei piuttosto che è rimasta impigliata in un gioco, che si è accorta in ritardo non essere adatto a lei:
"..puro divertimento (esperienza che non ho mai avuto e che confermo che non fa per me soprattutto a livello emotivo/psicologico)."
Può chiedersi come mai ora, divenuta consapevole di ciò, non riesca a chiudere con fermezza e serenità.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 545 visite dal 16/07/2024.
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