Sbaglio io?
Salve, sto insieme al mio fidanzato da 6 anni, tra qualche mese dovremmo andare a convivere e oggi abbiamo avutl un litigio che già abbiamo avuto anche un anno fa.
Praticamente ogni 2-3 mesi io esco con un vecchio compagno di classe delle superiori perché tra noi è rimasto un bel rapporto di amicizia dopo aver terminato gli studi, premetto che usciamo un due orette solo per raccontarci della nostra vita e novità.
Detto ciò non ho mai chiesto il permesso di uscirci al mio ragazzo, ci esco e poi a fine giornata lo dico al mio ragazzo che ho visto a questo mio ex compagno di scuola.
Il problema insorge perché il mio ragazzo vuole che glielo dica prima che devo vedermi con questo mio ex compagno di scuola e dice che lui non uscirebbe con nessuno delle sue amiche da solo per rispetto di me e della coppia.
Lui l'ha visto un paio di volte e lavora sempre quando devo uscire con questo ex compagno di scuola.
Fatemi capire se sto sbagliando io o lui.
Io ho 28 anni, lui 31.
Lui non ha mai avuto relazioni lunghe, io solo due della durata di due anni ognuno.
Praticamente ogni 2-3 mesi io esco con un vecchio compagno di classe delle superiori perché tra noi è rimasto un bel rapporto di amicizia dopo aver terminato gli studi, premetto che usciamo un due orette solo per raccontarci della nostra vita e novità.
Detto ciò non ho mai chiesto il permesso di uscirci al mio ragazzo, ci esco e poi a fine giornata lo dico al mio ragazzo che ho visto a questo mio ex compagno di scuola.
Il problema insorge perché il mio ragazzo vuole che glielo dica prima che devo vedermi con questo mio ex compagno di scuola e dice che lui non uscirebbe con nessuno delle sue amiche da solo per rispetto di me e della coppia.
Lui l'ha visto un paio di volte e lavora sempre quando devo uscire con questo ex compagno di scuola.
Fatemi capire se sto sbagliando io o lui.
Io ho 28 anni, lui 31.
Lui non ha mai avuto relazioni lunghe, io solo due della durata di due anni ognuno.
[#1]
Gentile utente,
Da sei anni è in bilico tra Voi una situazione in cui Lei, ogni 2-3 mesi, vede il suo ex compagno di scuola per il tempo di "due orette" senza dirlo al suo fidanzato; e senza volerglielo comunicare in anticipo. Dico "comunicare", non "chiedere il permesso".
Tale frequentazione, con la prossima convivenza potrebbe divenire impraticabile nelle modalità attuali: come giustificherebbe un "buco" di due ore al suo rientro a casa? E poi: nelle due ore sarebbe reperibile telefonicamente, oppure no?
E dunque si fa urgente definire la questione.
Forse Lei si aspetta da noi specialist* una risposta secca - SI' o NO - al suo quesito: "Sbaglio io?"
Ma prima occorre che Lei dia una risposta chiara a se stessa su due questioni.
1- Se lui da domani cominciasse una frequentazione regolare "ogni due mesi per un paio di orette con la sua ex compagna di scuola" e senza volerglielo comunicare in anticipo, Lei che sentimenti proverebbe? che pensieri farebbe?
2- Come mai, cioè per quali motivi, non vuole comunicarlo in anticipo? Sicuramente avrà le proprie ragioni .. se volesse chiarirle anche a noi potremmo capire meglio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Da sei anni è in bilico tra Voi una situazione in cui Lei, ogni 2-3 mesi, vede il suo ex compagno di scuola per il tempo di "due orette" senza dirlo al suo fidanzato; e senza volerglielo comunicare in anticipo. Dico "comunicare", non "chiedere il permesso".
Tale frequentazione, con la prossima convivenza potrebbe divenire impraticabile nelle modalità attuali: come giustificherebbe un "buco" di due ore al suo rientro a casa? E poi: nelle due ore sarebbe reperibile telefonicamente, oppure no?
E dunque si fa urgente definire la questione.
Forse Lei si aspetta da noi specialist* una risposta secca - SI' o NO - al suo quesito: "Sbaglio io?"
Ma prima occorre che Lei dia una risposta chiara a se stessa su due questioni.
1- Se lui da domani cominciasse una frequentazione regolare "ogni due mesi per un paio di orette con la sua ex compagna di scuola" e senza volerglielo comunicare in anticipo, Lei che sentimenti proverebbe? che pensieri farebbe?
2- Come mai, cioè per quali motivi, non vuole comunicarlo in anticipo? Sicuramente avrà le proprie ragioni .. se volesse chiarirle anche a noi potremmo capire meglio.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Salve dottoressa, grazie per la risposta.
Nella convivenza sarà mio interesse comunicare al mio fidanzato la mia assenza in casa, ovviamente saro reperibile telefonicamente come ho sempre fatto.
Lui è sempre stato più introverso di me e tende a raccontare poco della sua giornata passata, e questo mi da molto fastidio perché io invece mi sforzo di non essere introversa.
Penso che se si parla con una persona introversa è difficile avere un dialogo più aperto possibile.
Comunque rispondendo alla domanda se la stessa situazione accadesse a me ovviamente anche a me darebbe fastidio ma non dilungherei troppo il litigio perché so che anch'io ho sbagliato qualcosa.
Tendo a dire sempre che i litigi sono il risultato di cose non dette e non fatte da entrambi.
Se cerco di fargli capire che anche lui ha i suoi difetti di comunicazione tende a prendere le difensive, mentre io mi assumo sempre tutte le colpe che non sono tutte mie.
Grazie per una futura risposta.
Cordiali saluti
Nella convivenza sarà mio interesse comunicare al mio fidanzato la mia assenza in casa, ovviamente saro reperibile telefonicamente come ho sempre fatto.
Lui è sempre stato più introverso di me e tende a raccontare poco della sua giornata passata, e questo mi da molto fastidio perché io invece mi sforzo di non essere introversa.
Penso che se si parla con una persona introversa è difficile avere un dialogo più aperto possibile.
Comunque rispondendo alla domanda se la stessa situazione accadesse a me ovviamente anche a me darebbe fastidio ma non dilungherei troppo il litigio perché so che anch'io ho sbagliato qualcosa.
Tendo a dire sempre che i litigi sono il risultato di cose non dette e non fatte da entrambi.
Se cerco di fargli capire che anche lui ha i suoi difetti di comunicazione tende a prendere le difensive, mentre io mi assumo sempre tutte le colpe che non sono tutte mie.
Grazie per una futura risposta.
Cordiali saluti
[#3]
Gentile utente,
Descrivendoci i suoi pensieri, ci dice:
".. so che anch'io ho sbagliato qualcosa."
".. Tendo a dire sempre che i litigi sono il risultato di cose non dette e non fatte da entrambi."
Sicuramente la consapevolezza di non essere perfett* dovrebbe/potrebbe portare ad essere più tolleranti con l'altra persona.
Però al contempo i Suoi pensieri riportati sopra in virgolettato Le forniscono la giustificazione per non entrare nei contenuti della discussione. E dunque a non porsi concretamente il problema: "Cosa ho intenzione di fare IO con questa amicizia bimestrale?" considerato che anche lui ha delle manchevolezze.
Tale punto di vista non offre vie d'uscita, se non una ipotetica spartizione delle manchevolezze che non entra nel merito dei problemi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Descrivendoci i suoi pensieri, ci dice:
".. so che anch'io ho sbagliato qualcosa."
".. Tendo a dire sempre che i litigi sono il risultato di cose non dette e non fatte da entrambi."
Sicuramente la consapevolezza di non essere perfett* dovrebbe/potrebbe portare ad essere più tolleranti con l'altra persona.
Però al contempo i Suoi pensieri riportati sopra in virgolettato Le forniscono la giustificazione per non entrare nei contenuti della discussione. E dunque a non porsi concretamente il problema: "Cosa ho intenzione di fare IO con questa amicizia bimestrale?" considerato che anche lui ha delle manchevolezze.
Tale punto di vista non offre vie d'uscita, se non una ipotetica spartizione delle manchevolezze che non entra nel merito dei problemi.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 456 visite dal 14/07/2024.
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