Sbaglio io. ma in che modo?
Buongiorno,
Scrivo perché mi trovo in un momento di crisi con la mia compagna, crisi che apparentemente accuso solo io.
Stiamo insieme da un anno e mezzo e conviviamo da diversi mesi ormai.
Io ho un lavoro che mi lascia più tempo libero rispetto a lei e dunque mi occupo della casa e dei pasti, lei ha tre lavori che la impegnano molto di più.
Lei evitante, io tratti dipendenti.
Non è mai stata particolarmente affettuosa nei miei confronti ma tra noi c’è sempre stata una bella complicità, un buon dialogo e una buona gestione dei problemi di coppia.
Fino a un po’ di tempo fa.
Da mesi ormai mi sento come se fossi la sua coinquilina, i momenti di intimità, sebbene già dall’inizio non avessero frequenza altissima, ora sono praticamente inesistenti e pure avere un abbraccio è un evento che ormai si verifica raramente.
Torna a casa dal lavoro e, dopo aver parlato della giornata, si mette al cellulare, tra Instagram, giochini e video di punti neri.
Si sveglia la mattina e prende il telefono fino a che non deve alzarsi: col telefono è sempre peggio.
Penso che lo faccia per evitare di fermarsi a pensare, penso che ci sia qualcosa che non vada, ma indagando, mi dice di stare bene con me e di sentirsi molto rilassata.
Quando le faccio notare il suo distacco si mostra dispiaciuta, cerca un riavvicinamento ma è forzato, non spontaneo, e dopo pochissimo tempo torna tutto come prima.
Non mi sfiora a meno che non siamo in giro con gli amici (anche questo solleva in me dei dubbi).
Come in tutte le mie relazioni precedenti, è arrivato un momento in cui mi sento profondamente insoddisfatta, non considerata, data per scontata: il fatto che questa condizione si verifichi in ogni relazione mi spinge a chiedermi se sia io ad avere carenze di tipo affettivo nella coppia, motivo per cui cerco di impegnare le mie giornate studiando, andando in palestra, mandando avanti i miei progetti lavorativi (sono anche convinta che la sua stima nei miei confronti sia calata e forse mi veda come un po’ comoda, anche se non lo dice apertamente).
Mi sento infantile, credo che se avessi anche io più cose da fare non starei a pensare all’abbraccio che mi manca.
Ma non so come uscirne.
Grazie mille per avermi letta.
Scrivo perché mi trovo in un momento di crisi con la mia compagna, crisi che apparentemente accuso solo io.
Stiamo insieme da un anno e mezzo e conviviamo da diversi mesi ormai.
Io ho un lavoro che mi lascia più tempo libero rispetto a lei e dunque mi occupo della casa e dei pasti, lei ha tre lavori che la impegnano molto di più.
Lei evitante, io tratti dipendenti.
Non è mai stata particolarmente affettuosa nei miei confronti ma tra noi c’è sempre stata una bella complicità, un buon dialogo e una buona gestione dei problemi di coppia.
Fino a un po’ di tempo fa.
Da mesi ormai mi sento come se fossi la sua coinquilina, i momenti di intimità, sebbene già dall’inizio non avessero frequenza altissima, ora sono praticamente inesistenti e pure avere un abbraccio è un evento che ormai si verifica raramente.
Torna a casa dal lavoro e, dopo aver parlato della giornata, si mette al cellulare, tra Instagram, giochini e video di punti neri.
Si sveglia la mattina e prende il telefono fino a che non deve alzarsi: col telefono è sempre peggio.
Penso che lo faccia per evitare di fermarsi a pensare, penso che ci sia qualcosa che non vada, ma indagando, mi dice di stare bene con me e di sentirsi molto rilassata.
Quando le faccio notare il suo distacco si mostra dispiaciuta, cerca un riavvicinamento ma è forzato, non spontaneo, e dopo pochissimo tempo torna tutto come prima.
Non mi sfiora a meno che non siamo in giro con gli amici (anche questo solleva in me dei dubbi).
Come in tutte le mie relazioni precedenti, è arrivato un momento in cui mi sento profondamente insoddisfatta, non considerata, data per scontata: il fatto che questa condizione si verifichi in ogni relazione mi spinge a chiedermi se sia io ad avere carenze di tipo affettivo nella coppia, motivo per cui cerco di impegnare le mie giornate studiando, andando in palestra, mandando avanti i miei progetti lavorativi (sono anche convinta che la sua stima nei miei confronti sia calata e forse mi veda come un po’ comoda, anche se non lo dice apertamente).
Mi sento infantile, credo che se avessi anche io più cose da fare non starei a pensare all’abbraccio che mi manca.
Ma non so come uscirne.
Grazie mille per avermi letta.
[#1]
Gentile utente,
solo un mese fa abbiamo risposto in modo articolato ad un Suo consulto analogo, al quale non ha replicato.
Esso comprendeva anche le indicazioni per uscirne, o - se non altro - per capire meglio se stessa:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1044933-coppia-lesbica-calo-del-desiderio.html
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
solo un mese fa abbiamo risposto in modo articolato ad un Suo consulto analogo, al quale non ha replicato.
Esso comprendeva anche le indicazioni per uscirne, o - se non altro - per capire meglio se stessa:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/1044933-coppia-lesbica-calo-del-desiderio.html
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Buonasera Dottoressa, La ringrazio per la risposta. È vero, il mese scorso la sua risposta mi aveva da un lato rassicurata, dall’altra messa in allarme relativamente a quelle che, a monte, sono state le mie scelte.
Stasera abbiamo parlato, e spiegandole come mi sento ha compreso il mio disagio nel sentirla lontana, giustificando l’utilizzo del cellulare come un modo per staccare e liberare la mente dal lavoro; per quel che riguarda la mancanza di affetto, comprende e pensa che la causa sia attualmente riconducibile al fatto di non essere presente a se stessa. È che questo stato va avanti da tempo. Ad ogni modo, farò tesoro della sua risposta e, se ancora necessario, suggerirò la terapia.
Grazie mille Dottoressa.
Stasera abbiamo parlato, e spiegandole come mi sento ha compreso il mio disagio nel sentirla lontana, giustificando l’utilizzo del cellulare come un modo per staccare e liberare la mente dal lavoro; per quel che riguarda la mancanza di affetto, comprende e pensa che la causa sia attualmente riconducibile al fatto di non essere presente a se stessa. È che questo stato va avanti da tempo. Ad ogni modo, farò tesoro della sua risposta e, se ancora necessario, suggerirò la terapia.
Grazie mille Dottoressa.
[#3]
Prego!
Buoni giorni a Lei a alla Vostra coppia.
Dott. Brunialti
Buoni giorni a Lei a alla Vostra coppia.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 466 visite dal 13/07/2024.
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