Bonding padre-figlia

Buongiorno,
Sono la mamma di una bimba di quasi sette mesi, cercata e desiderata sia da me che dal mio compagno.
Durante il suo primo mese di vita il suo papà è rimasto a casa con noi e il clima era molto sereno e armonioso.
Anche dopo il suo rientro al lavoro ha sempre cercato di essere partecipe e presente, giocando con la piccola, accudendola, portandola a spasso in fascia o nel marsupio, rispondendo a tutte le sue esigenze.
Sono ormai circa tre mesi, però, che non vuole in alcun modo essere messa a nanna da nessun altro che non sia io e anche con il papà sembra voler passare meno tempo, talvolta protestando se gioca con lei.
So che i piccoli tendono a prediligere la figura che li accudisce di più, ma questo legame che sembra fare fatica a decollare sta un po' incrinando la serenità famigliare: il mio compagno sentendosi rifiutato sembra meno motivato a "insistere", io mi sento più sola e più stanca e mi sembra di star creando un legame forte con mia figlia, ma di aver lasciato indietro un pezzetto importante, il suo papà... c'è qualcosa che posso fare per permettere loro di legare di più e essere più sereni insieme?
Devo tirarmi indietro e lasciar loro più spazio senza che io sia fisicamente presente?
o è solo una fase dello sviluppo che evolverà naturalmente e in modo spontaneo?
Tra l'altro io e la bimba staremo dai miei una decina di giorni e ho paura che sia troppo tempo e che questo distacco possa aumentare l'indifferenza nei confronti del padre.


Vi ringrazio molto per il vostro tempo e un gentile parere!
S.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 591 67
Gentile utente,

riguardo al rapporto padre-figlia, Lei ci chiede se ".. c'è qualcosa che posso fare per permettere loro di legare di più e essere più sereni insieme?"
e al contempo si dà già una risposta:
"Devo tirarmi indietro e lasciar loro più spazio senza che io sia fisicamente presente?"

La risposta è sì.
L'ottimale è che Lei esca fisicamente di casa per almeno 30-45 minuti prestabiliti tra voi genitori, in modo che loro due abbiano il tempo per cercare e trovare un loro equilibrio comunicativo in piena libertà (vietato rientrare in anticipo senza avvertire).
In altro caso la madre,
stando maggiormente con il/la figlio/a, diventa sempre più competente a decodificarne i segnali, fino a rappresentare quella 'comfort zone' nella quale il/la piccol* si accoccola;
e ad essa il padre ricorre non appena la relazione padre-figli* fatica a sgorgare.

Occorre tener conto che la figura paterna è fondamentale per la crescita equilibrata dei figli e figlie, ma percepisco che Lei ne è ben consapevole.

Per chi ci legge e desidera documentarsi suggerisco,
sulla tematica del padre: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6803-neo-papa-obbligati-a-casa-per-legge.html .
E dedicato alle neo mamme: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3332-diventare-mamma-e-rimanere-amante.html .

Saluti cari.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/