Infatuazione per una prostituta
Salve,
è un periodo che sto frequentando una escort venezuelana, (premetto che da quando è venuta a mancare la mia compagna, dopo diversi mesi ho iniziato a frequentare prostitute...forse per mancanza di femminilità e di "alterazione "sessuale).
Ci vediamo spesso, usciamo anche insieme, mi prende solo sessualmente, perché se incrociassi un mio familiare o degli amici mi vergognerei anche a presentarla.
Sono preso molto e dico molto sessualmente a tal punto che è divenuta una pura malattia del sesso e che faccio veramente molta fatica ad uscirne, anche perchè è subentrata anche la gelosia da parte mia verso i clienti che lei frequenta, anche perchè è il suo lavoro!!
La vorrei solo per me e che non andasse con nessun'altro.
Sono consapevole che non accadrà mai, a meno che io non sia ricco e sistemi economicamente la prostituta, ma non lo sono.
Ho sempre in testa lei, la gelosia che mi pervade, il cuore all'impazzata, l'ansia e l'ossessione mi stanno prosciugando.
È molto manipolatrice, sa giocare, sa il fatto suo, io lo so, però continuo a sbattere la testa, mi definirei masochista oltre che un cog*, ma non riesco ad uscirne.
Ogni tanto litighiamo ma sono sempre io che cerco di chiarire, anche se lei è in torto, per non perderla di vista, e per sentila di nuovo.
Sto fissando un appuntamento con uno psicologo, però nel frattempo questa "relazione" mi sta uccidendo.
Oltre che andare da uno psicologo, cosa mi suggerireste per allontanarmi da lei anche se poi sono sempre il primo a cercarla?
Non posso nè cancellare il numero, perchè la rintraccerei sempre,nè riesco a cancellarla dalla mia testa, è un continuo...
Cosa posso fare?
Sono veramente disperato aiutatemi
è un periodo che sto frequentando una escort venezuelana, (premetto che da quando è venuta a mancare la mia compagna, dopo diversi mesi ho iniziato a frequentare prostitute...forse per mancanza di femminilità e di "alterazione "sessuale).
Ci vediamo spesso, usciamo anche insieme, mi prende solo sessualmente, perché se incrociassi un mio familiare o degli amici mi vergognerei anche a presentarla.
Sono preso molto e dico molto sessualmente a tal punto che è divenuta una pura malattia del sesso e che faccio veramente molta fatica ad uscirne, anche perchè è subentrata anche la gelosia da parte mia verso i clienti che lei frequenta, anche perchè è il suo lavoro!!
La vorrei solo per me e che non andasse con nessun'altro.
Sono consapevole che non accadrà mai, a meno che io non sia ricco e sistemi economicamente la prostituta, ma non lo sono.
Ho sempre in testa lei, la gelosia che mi pervade, il cuore all'impazzata, l'ansia e l'ossessione mi stanno prosciugando.
È molto manipolatrice, sa giocare, sa il fatto suo, io lo so, però continuo a sbattere la testa, mi definirei masochista oltre che un cog*, ma non riesco ad uscirne.
Ogni tanto litighiamo ma sono sempre io che cerco di chiarire, anche se lei è in torto, per non perderla di vista, e per sentila di nuovo.
Sto fissando un appuntamento con uno psicologo, però nel frattempo questa "relazione" mi sta uccidendo.
Oltre che andare da uno psicologo, cosa mi suggerireste per allontanarmi da lei anche se poi sono sempre il primo a cercarla?
Non posso nè cancellare il numero, perchè la rintraccerei sempre,nè riesco a cancellarla dalla mia testa, è un continuo...
Cosa posso fare?
Sono veramente disperato aiutatemi
[#1]
Gentile utente,
sembra che la situazione che descrive le stia sfuggendo di mano, forse anche a motivo delle tragiche circostanze che hanno preceduto questa frequentazione.
Per fare chiarezza sui suoi attuali sentimenti -o sulla sua ossessione sessuale- e per uscire dalla condizione di vittima di una manipolatrice, non rimane scelta migliore di quella che ha già fatto: cercare un* psicolog*.
Con il suo aiuto riuscirà a vedere chiaro in questa situazione e anche ad elaborare il lutto per la perdita della sua compagna, che potrebbe essere alla base dell'attuale situazione, ossia averla spinta a gettarsi in un groviglio emotivo a base sessuale anziché attraversare il vallo depressivo della perdita.
Le auguro di trovare presto una soluzione.
sembra che la situazione che descrive le stia sfuggendo di mano, forse anche a motivo delle tragiche circostanze che hanno preceduto questa frequentazione.
Per fare chiarezza sui suoi attuali sentimenti -o sulla sua ossessione sessuale- e per uscire dalla condizione di vittima di una manipolatrice, non rimane scelta migliore di quella che ha già fatto: cercare un* psicolog*.
Con il suo aiuto riuscirà a vedere chiaro in questa situazione e anche ad elaborare il lutto per la perdita della sua compagna, che potrebbe essere alla base dell'attuale situazione, ossia averla spinta a gettarsi in un groviglio emotivo a base sessuale anziché attraversare il vallo depressivo della perdita.
Le auguro di trovare presto una soluzione.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio di cuore per avermi risposto, ho una bambina anche di 5 anni che ho avuto con l'unione della mia compagna defunta.
E la priorità ad oggi la sto dando più a questa prostituta che a mia figlia, forse sempre per mancanza di affetto sia sessuale che di compagnia.
Mi sono allontanato dagli amici, ho riniziato un 'attività sportiva che devo dire un pò mi aiuta, ma non a tal punto a poter distaccarmi da lei che è sempre un pensiero fisso, mi costruisco nella mia testa fantasie, ossessioni, gelosie a più non posso.
Non cela faccio più, vorrei allontanarmi da lei ma al contempo no, perchè nella mia testa poi dico, e cosa faccio durante il giorno? Quando vado in ferie come passo il tempo? Perché con lei è anche un passatempo, oltre che un'ossessione.
Sento una forte mancanza di affetto a tal punto che se mi distacco da lei poi non so se riuscirei a tornare come prima.
Per esempio, invece di riposare il pomeriggio vado da lei, sempre per far qualcosa ovviamente, poi vado in palestra, ma oltre all'attrazione sessuale, è talmente forte questa calamita che mi è molto, ma molto difficile staccarla.
Sono veramente in paranoia.
E la priorità ad oggi la sto dando più a questa prostituta che a mia figlia, forse sempre per mancanza di affetto sia sessuale che di compagnia.
Mi sono allontanato dagli amici, ho riniziato un 'attività sportiva che devo dire un pò mi aiuta, ma non a tal punto a poter distaccarmi da lei che è sempre un pensiero fisso, mi costruisco nella mia testa fantasie, ossessioni, gelosie a più non posso.
Non cela faccio più, vorrei allontanarmi da lei ma al contempo no, perchè nella mia testa poi dico, e cosa faccio durante il giorno? Quando vado in ferie come passo il tempo? Perché con lei è anche un passatempo, oltre che un'ossessione.
Sento una forte mancanza di affetto a tal punto che se mi distacco da lei poi non so se riuscirei a tornare come prima.
Per esempio, invece di riposare il pomeriggio vado da lei, sempre per far qualcosa ovviamente, poi vado in palestra, ma oltre all'attrazione sessuale, è talmente forte questa calamita che mi è molto, ma molto difficile staccarla.
Sono veramente in paranoia.
[#3]
Gentile utente,
tutte le sue parole confermano la mia ipotesi: la morte della sua compagna potrebbe essere alla base dell'attuale situazione, ossia averla spinta a gettarsi in una forsennata vicenda a base sessuale per impedirle di calarsi nel dolore della perdita.
E' un errore della nostra epoca quella di voler sfuggire a tutti i costi e con qualunque droga la sofferenza; a lei è toccata la "droga" di questo attaccamento malato, che non può fare altro che distruggere tutto quanto di buono ha intorno: gli amici, il rapporto con sua figlia prima di tutto.
Come sono i rapporti con gli altri parenti, suoi e della sua compagna? Non c'è qualcuno che possa aiutarla ad affrontare l'abisso di questa perdita, facendosene una ragione e comprendendo che esiste anche un futuro?
Dovrebbe proprio trovare un'alternativa a ciò che la spinge in questo tunnel: "nella mia testa poi dico, e cosa faccio durante il giorno?"; "con lei è anche un passatempo, oltre che un'ossessione"; "Quando vado in ferie come passo il tempo?".
Occorre appunto sostituire tutto questo con pensieri, attività, incontri affettivi sani. La ripresa dell'attività sportiva è già molto importante.
Quello di cui ha bisogno non è il sesso mercenario, è l'affetto; sono gli abbracci stretti che si offrono a un bambino che soffre e non capisce perché.
Si guardi intorno, tra i parenti e gli amici: certamente qualcuno c'è che possa alleviare un poco questo suo momento terribile e restituirla al suo ruolo di padre affettuoso di una piccola che non ha più altri che lei.
La abbraccio.
tutte le sue parole confermano la mia ipotesi: la morte della sua compagna potrebbe essere alla base dell'attuale situazione, ossia averla spinta a gettarsi in una forsennata vicenda a base sessuale per impedirle di calarsi nel dolore della perdita.
E' un errore della nostra epoca quella di voler sfuggire a tutti i costi e con qualunque droga la sofferenza; a lei è toccata la "droga" di questo attaccamento malato, che non può fare altro che distruggere tutto quanto di buono ha intorno: gli amici, il rapporto con sua figlia prima di tutto.
Come sono i rapporti con gli altri parenti, suoi e della sua compagna? Non c'è qualcuno che possa aiutarla ad affrontare l'abisso di questa perdita, facendosene una ragione e comprendendo che esiste anche un futuro?
Dovrebbe proprio trovare un'alternativa a ciò che la spinge in questo tunnel: "nella mia testa poi dico, e cosa faccio durante il giorno?"; "con lei è anche un passatempo, oltre che un'ossessione"; "Quando vado in ferie come passo il tempo?".
Occorre appunto sostituire tutto questo con pensieri, attività, incontri affettivi sani. La ripresa dell'attività sportiva è già molto importante.
Quello di cui ha bisogno non è il sesso mercenario, è l'affetto; sono gli abbracci stretti che si offrono a un bambino che soffre e non capisce perché.
Si guardi intorno, tra i parenti e gli amici: certamente qualcuno c'è che possa alleviare un poco questo suo momento terribile e restituirla al suo ruolo di padre affettuoso di una piccola che non ha più altri che lei.
La abbraccio.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#4]
Utente
La ringrazio sempre per le risposte giustissime che da.
Purtroppo sono consapevole di tutto ciò, di quello che sto facendo, ma continuo imperterrito, e secondo me l'unica persona che può aiutarmi è appunto uno psicologo, perchè se provo a confidarmi con qualsiasi persona, al di fuori dello psicologo, io mi vergognerei di raccontare quello che sto passando attualmente con questa prostituta.
Mi sono chiuso nei miei dolori, peniseri avvolti da una bolla dalla quale non riesco ad uscire, ed è proprio per questo che mi serve l'aiuto giusto, anche per spronarmi a poter fare un piccolo buco a questa enorme bolla in modo tale che possa iniziare a vedere uno spiraglio di luce.
Grazie ancora le auguro una buona serata.
Purtroppo sono consapevole di tutto ciò, di quello che sto facendo, ma continuo imperterrito, e secondo me l'unica persona che può aiutarmi è appunto uno psicologo, perchè se provo a confidarmi con qualsiasi persona, al di fuori dello psicologo, io mi vergognerei di raccontare quello che sto passando attualmente con questa prostituta.
Mi sono chiuso nei miei dolori, peniseri avvolti da una bolla dalla quale non riesco ad uscire, ed è proprio per questo che mi serve l'aiuto giusto, anche per spronarmi a poter fare un piccolo buco a questa enorme bolla in modo tale che possa iniziare a vedere uno spiraglio di luce.
Grazie ancora le auguro una buona serata.
[#5]
Gentile utente,
ricordi che può incontrare psicologi anche gratuitamente o a costo di ticket alle ASL, al Consultorio, nei Centri di Salute Mentale.
Le auguro di risolvere al più presto il suo problema.
Coraggio!
ricordi che può incontrare psicologi anche gratuitamente o a costo di ticket alle ASL, al Consultorio, nei Centri di Salute Mentale.
Le auguro di risolvere al più presto il suo problema.
Coraggio!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 11/07/2024.
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