Matrimonio bianco

Salve,
ho bisogno di sfogare la mia frustrazione in merito ad una situazione che sta logorando: mio marito non mi desidera.
Non abbiamo rapporti da anni.

Lui 50 anni, io 44, stiamo insieme da 20 anni, sposati da 18, abbiamo 2 figli (16 e 11 anni) il nostro rapporto non è mai stato basato sul sesso, anche perchè lui ha manifestato sin da subito problemi di erezione (non riesce a mantenere l'erezione), ma ora è diventato insostenibile.

Con il passare degli anni gli episodi di "debacle" si sono fatti sempre più frequenti tanto da diventare un vero è proprio impedimento ad una vita sessuale, ma ancora di più diventando un "elefante in una stanza", visto che mio marito ha iniziato a far finta che il problema non esiste, non parlandone, non agendo.

Circa 10 anni fa gli ho chiesto di rivolgersi ad un medico e capire se il problema fosse di natura fisica o invece come ha sempre sostenuto lui di natura psicologica.

Mi ha accontentata, il medito ha eseguito solo esami superficiali e ha liquidato la cosa con una pillolina a basso dosaggio che avrebbe aiutato l'erezione.

Le pillole le ha acquistate, ma non le ha mai assunte.

Ora io vivo nella frustrazione, mentre lui finge che vada tutto bene e che sia tutto normale.

Tutto ciò si è insinuato nelle mie insicurezze più profonde, non sono mai stata bella, sono da sempre in sovrappeso e invecchiando non sono migliorata, quindi mi sono convinta di essere io il problema, la colpa è mia del fatto che non riesce ad avere rapporti perchè sono ripugnante.

Nel mio inconscio sono convinta che mi tradisca, anche se materialmente non ho prove.

Quando provo ad affrontare il discorso, lui mi "rassicura" dicendo che non è affatto come penso, che lui non lo farebbe mai, che gli piaccio, la colpa non è mia, ma dei suoi problemi.

Problemi che però non fa nulla per risolvere.

Voi al posto mio cosa pensereste?

Io vivo ormai nella convinzione e nella rassegnazione che a 44 anni la mia vita sessuale sia finita, e nella consapevolezza ancora più terribile di vivere con un uomo che probabilmente non mi ama più, ma sta comodo nella situazione in cui si trova.

So che ora mi consiglierete una terapia di coppia, ma io non so se me la sento e mio marito è così chiuso che difficilmente porterebbe avanti il percorso in maniera costruttiva.

Non vuole rivolgersi ad uno psicologo per una terapia personale perchè secondo lui non avrebbe nulla da raccontargli, lui non ha problemi.

Io dal canto mio circa 6 anni fa ho affrontato un percorso di terapia che mi ha aiutata tantissimo a combattere e vincere dei forti problemi di ansia.
In quell'occasione la psicologa ha provato a far venire anche lui per un paio di sedute, ma anche con lei non è riuscito ad aprirsi e io ci stavo così male che di comune accordo ho deciso di interompere le sedute congiunte e portare avanti solo il mio percorso
Come posso fare per cercare di non impazzire o cadere in depressione per questa situazione che mi fa sentire vecchia e ormai senza speranze o prospettive di felicità.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Buongiorno,

da quello che scrive mi pare che ci siano tantissime cose di cui parlare, sia tra voi sia in una terapia della coppia.
Il fatto è che questi problemi di solito di alimentano e si aggravano proprio per le dinamiche che Lei ha ben descritto. Suo marito ha notato che non riusciva a mantenere l'erezione e ha pensato che non facendo più sesso il problema si risolvesse. In realtà ha solo abbassato la propria ansia e ora crede di trovarsi in una comfort zone da cui non sa uscire. Pensi a come dev'essere il problema da affrontare da parte di Suo marito. Sicuramente ne è scoraggiato e molto, tant'è che Lei scrive: "Le pillole le ha acquistate, ma non le ha mai assunte".
Mi sembra molto chiaro.

Però, poi questa sua (di Suo marito) difficoltà ha conseguenze anche su di Lei, che legge questo comportamento come un rifiuto e una svalutazione. E il problema si rafforza e diventa sempre più grande.

Queste dinamiche devono essere cambiate, ma come pensa di poter fare senza una terapia che coinvolga entrambi? Provi a dire con molta calma e gentilezza a Suo marito come si sente e di cosa avrebbe bisogno, che vuole risolvere il problema, ma che ha assolutamente bisogno del suo (di Suo marito) aiuto per farlo.

Non perdere altro tempo.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottoressa, per la sua celere risposta.
Mi ha dato sicuramente degli spunti su cui riflettere.
Vede c'è una cosa però che non mi da pace, mi chiedo come mai lui non voglia fare nulla per tentare una soluzione? il sesso è sicuramente un aspetto importante anche per la sua vita, per lui personalmente intendo.
Non mi capacito del perchè preferisca rinunciare del tutto a questo aspetto della sua vita invece di tentare una soluzione, ed è per questo che mi è difficile comprendere e non pensare di essere il problema.
Tra l'altro non gli ho mai fatto pesare nulla e più di una volta negli anni l'ho spronato almeno a parlarne noi due ma niente, lui fa finta di nulla e basta.
Qui non si parla solo del mero atto fisico che comprendo possa perdere attrattiva negli anni, ma mancando intimità nella coppia vengono a mancare tanti aspetti emotivi che ti fanno sentire amato, ti uniscono e ti rendono appunto coppia.
A noi manca non solo l'atto, ma tutto quella sfera di intimità che secondo me in una coppia soprattutto non ancora decrepita è fondamentale.
Ci sono tanti modi di fare l'amore, ma a mio marito non ne interessa nemmeno uno.. avremmo potuto avere intimità anche senza la penetrazione, ma lui è chiuso, demotivante, menefreghista e tutto questo mi fa pensare che la voglia di stare con me non ci sia a prescindere dell'atto sessuale completo... mi manca sentirmi donna.. ormai sono solo madre.. e per lui una coinquilina.. è triste dottoressa, mi creda.