Depersonalizzazione e derealizzazione
Buongiorno dottori,
Da metà febbraio sono alle prese con il continuo pensiero di non esistere fisicamente, quando cammino mi sento come invisibile agli altri, quando parlo penso sempre a questa sensazione di non essere partecipe mentalmente e fisicamente, mi guardo attorno e vedo gli altri con un aspetto più marcato e alle volte mi sembra di assistere ad un film in cui gli altri sono normali e io non ci sono con loro.
Sono in cura da uno psichiatra ma ad oggi non ho risolto...volevo chiedere la psicoterapia quanto è importante e risolutiva nel mio caso in cui provo queste cose?
Mi sento di impazzire, testa vuota, senza sentimenti.
Cerco di essere il più forte e presente possibile con tutti ma non vivo più bene da quasi 5 mesi.
Grazie
Da metà febbraio sono alle prese con il continuo pensiero di non esistere fisicamente, quando cammino mi sento come invisibile agli altri, quando parlo penso sempre a questa sensazione di non essere partecipe mentalmente e fisicamente, mi guardo attorno e vedo gli altri con un aspetto più marcato e alle volte mi sembra di assistere ad un film in cui gli altri sono normali e io non ci sono con loro.
Sono in cura da uno psichiatra ma ad oggi non ho risolto...volevo chiedere la psicoterapia quanto è importante e risolutiva nel mio caso in cui provo queste cose?
Mi sento di impazzire, testa vuota, senza sentimenti.
Cerco di essere il più forte e presente possibile con tutti ma non vivo più bene da quasi 5 mesi.
Grazie
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Caro,
probabilmente lei soffre di un disturbo dell'identità. Il senso di identità soggettiva, la possibilità cioè di sentirsi nel mondo come soggetti consistenti nel proprio essere, e presenti anche nella percezione dell'altro in genere non è data una volta per tutte, ha bisogno di ricevere conferme anche e soprattutto mediante lo scambio dialettico e di riconoscimento con i nostri simili.
Nel suo caso il semplice approccio psichiatrico basata sulla somministrazione esclusivamente di psicofarmaci non è sufficiente.
Quello che per lei può essere indicata è uno psicoterapia psicoanalitica, vale a dire una psicoterapia con uno psicoanalista vero e proprio.
Saluti
probabilmente lei soffre di un disturbo dell'identità. Il senso di identità soggettiva, la possibilità cioè di sentirsi nel mondo come soggetti consistenti nel proprio essere, e presenti anche nella percezione dell'altro in genere non è data una volta per tutte, ha bisogno di ricevere conferme anche e soprattutto mediante lo scambio dialettico e di riconoscimento con i nostri simili.
Nel suo caso il semplice approccio psichiatrico basata sulla somministrazione esclusivamente di psicofarmaci non è sufficiente.
Quello che per lei può essere indicata è uno psicoterapia psicoanalitica, vale a dire una psicoterapia con uno psicoanalista vero e proprio.
Saluti
Dr. egidio tommaso errico
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 464 visite dal 08/07/2024.
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