Ragazzo strano
Buona sera.
Ho conosciuto da un po' di anni ormai online un ragazzo e poi successivamente conosciuto di persona.
è gentile, buono, però è strano.
Si muove in modo strano, muove le mani stranamente, tiene dei comportamenti da bambino facendo cose da bambino, gioca ancora alla play station e piuttosto che fare e guardarsi qualcosa di più adatto alla sua età, preferisce a quanto pare guardarsi cose spaventose tipo omicidi alla televisione o appunto giocare.
A lui piaccio, ma via di parlarmi di abbracci e baci e dal vivo mi ha abbracciato, a parte queste poche cose, non parla mai né in chat né di persona di cose sessuali.
In passato non ha mai avuto una fidanzata, mai fatto nulla in vita sua, né con le ragazze né con se stesso (di cose sessuali intendo), ho capito che forse potrebbe essere chiuso a questo argomento ma anche se gli ho chiesto perché, ha detto che non lo sa.
È strano diverso rispetto agli altri, sua madre ci ha detto che è sulle categorie protette e ha un problema alle mani e poca memoria ma che comunque non ha nessuna malattia non ha nulla.
Eppure sembra proprio una persona poco normale, nel senso che sembra abbia qualche problema più serio, qualcosa di neurologico, di deficit boh.
La mia domanda è: io dovrei continuare a stare con lui per amicizia o quello che è e aiutarlo ad aprirlo riguardo la sessualità, oppure dovrei lasciarlo perdere e trovare un altro ragazzo?
Perché lui volendo mi piacerebbe come persona ma è troppo chiuso e freddo riguardo la sessualità, con me molto probabilmente non farà mai nulla perché lui è così chiuso... So che sto perdendo il mio tempo con lui, ma allo stesso tempo mi sembra un atto egoistico lasciarlo perdere e non aiutarlo... Cosa dovrei fare quindi?
Lui purtroppo non è aiutato da nessun professionista, non ne vuole sapere e sua madre a quanto pare se ne frega e suo padre non c'è è morto quando era piccolo.
Con lui è una situazione poco chiara.
Ho conosciuto da un po' di anni ormai online un ragazzo e poi successivamente conosciuto di persona.
è gentile, buono, però è strano.
Si muove in modo strano, muove le mani stranamente, tiene dei comportamenti da bambino facendo cose da bambino, gioca ancora alla play station e piuttosto che fare e guardarsi qualcosa di più adatto alla sua età, preferisce a quanto pare guardarsi cose spaventose tipo omicidi alla televisione o appunto giocare.
A lui piaccio, ma via di parlarmi di abbracci e baci e dal vivo mi ha abbracciato, a parte queste poche cose, non parla mai né in chat né di persona di cose sessuali.
In passato non ha mai avuto una fidanzata, mai fatto nulla in vita sua, né con le ragazze né con se stesso (di cose sessuali intendo), ho capito che forse potrebbe essere chiuso a questo argomento ma anche se gli ho chiesto perché, ha detto che non lo sa.
È strano diverso rispetto agli altri, sua madre ci ha detto che è sulle categorie protette e ha un problema alle mani e poca memoria ma che comunque non ha nessuna malattia non ha nulla.
Eppure sembra proprio una persona poco normale, nel senso che sembra abbia qualche problema più serio, qualcosa di neurologico, di deficit boh.
La mia domanda è: io dovrei continuare a stare con lui per amicizia o quello che è e aiutarlo ad aprirlo riguardo la sessualità, oppure dovrei lasciarlo perdere e trovare un altro ragazzo?
Perché lui volendo mi piacerebbe come persona ma è troppo chiuso e freddo riguardo la sessualità, con me molto probabilmente non farà mai nulla perché lui è così chiuso... So che sto perdendo il mio tempo con lui, ma allo stesso tempo mi sembra un atto egoistico lasciarlo perdere e non aiutarlo... Cosa dovrei fare quindi?
Lui purtroppo non è aiutato da nessun professionista, non ne vuole sapere e sua madre a quanto pare se ne frega e suo padre non c'è è morto quando era piccolo.
Con lui è una situazione poco chiara.
[#1]
Gentile utente,
Il chiarimento lei l'ha ricevuto direttamente dalla mamma del ragazzo:
". sua madre ci ha detto che è sulle categorie protette". E non è andata oltre, considerato che i dati sulla salute fisica psichica e mentale sono protetti dalla normativa sulla privacy, anche quando si tratta del proprio figlio.
Cosa fare di questa relazione starà a deciderlo.
Ci sono donne, che noi chiamiamo 'donne-crocerossine', che vedono ovunque persone da aiutare. Tossicodipendenti, disabili nelle varie forme, incarcerati, , sono oggetto del loro interesse. E non intendo "attratte professionalmente" beninteso; bensì da una sorta di interesse sentimentale ripetitivo, nella speranza/ illusione/ delusione di riuscire a salvarli; laddove gli stessi Specialisti hanno toccato con mano il limite.
Loro stesse (queste ragazze o donne-crocerossine) non riescono perlopiù a capire di che interesse si tratti; ma soprattutto il perché sono attratte da queste categorie di persone verso le quali si rivolgono con un implicito "ti salverò". Lei stessa dice: ".. allo stesso tempo mi sembra un atto egoistico lasciarlo perdere e non aiutarlo..." rispetto alla sessualità di lui.
Lei conosce se stessa, conosce la sua storia personale e clinica, i farmaci che assume; e quindi è in grado di capire (un po') se fa parte della categoria delle donne-crocerossine.
Se così fosse faccia attenzione. 'Svegliare il cane che dorme' - mi riferisco alla sessualità del ragazzo - può essere un'arma a doppio taglio per lui. Quando lei forse ad un certo punto non ci sarà più nella sua vita, lui cosa ne farà delle proprie pulsioni?
Della madre Lei dice che "se ne frega".
Tenga conto che avere un figlio con questo genere di problemi non è per nulla facile. Giudicare dall'esterno, senza esperienza personale, famigliare o professionale nel settore, rappresenta una superficialità.
Riguardo alla affermazione: "Con lui è una situazione poco chiara",
risulta chiaro che:
- Lei è interessata ad un ragazzo che fa parte delle categorie protette,
- sembra che Lei non non riesca a prendere atto delle peculiarità e specificità individuali di una tra le persone comprese in tali categorie. Che possono essere percepite come "strane" (v. titolo), quando sono semplicemente 'uniche', e in quanto tali tutelate dalla legge.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Il chiarimento lei l'ha ricevuto direttamente dalla mamma del ragazzo:
". sua madre ci ha detto che è sulle categorie protette". E non è andata oltre, considerato che i dati sulla salute fisica psichica e mentale sono protetti dalla normativa sulla privacy, anche quando si tratta del proprio figlio.
Cosa fare di questa relazione starà a deciderlo.
Ci sono donne, che noi chiamiamo 'donne-crocerossine', che vedono ovunque persone da aiutare. Tossicodipendenti, disabili nelle varie forme, incarcerati, , sono oggetto del loro interesse. E non intendo "attratte professionalmente" beninteso; bensì da una sorta di interesse sentimentale ripetitivo, nella speranza/ illusione/ delusione di riuscire a salvarli; laddove gli stessi Specialisti hanno toccato con mano il limite.
Loro stesse (queste ragazze o donne-crocerossine) non riescono perlopiù a capire di che interesse si tratti; ma soprattutto il perché sono attratte da queste categorie di persone verso le quali si rivolgono con un implicito "ti salverò". Lei stessa dice: ".. allo stesso tempo mi sembra un atto egoistico lasciarlo perdere e non aiutarlo..." rispetto alla sessualità di lui.
Lei conosce se stessa, conosce la sua storia personale e clinica, i farmaci che assume; e quindi è in grado di capire (un po') se fa parte della categoria delle donne-crocerossine.
Se così fosse faccia attenzione. 'Svegliare il cane che dorme' - mi riferisco alla sessualità del ragazzo - può essere un'arma a doppio taglio per lui. Quando lei forse ad un certo punto non ci sarà più nella sua vita, lui cosa ne farà delle proprie pulsioni?
Della madre Lei dice che "se ne frega".
Tenga conto che avere un figlio con questo genere di problemi non è per nulla facile. Giudicare dall'esterno, senza esperienza personale, famigliare o professionale nel settore, rappresenta una superficialità.
Riguardo alla affermazione: "Con lui è una situazione poco chiara",
risulta chiaro che:
- Lei è interessata ad un ragazzo che fa parte delle categorie protette,
- sembra che Lei non non riesca a prendere atto delle peculiarità e specificità individuali di una tra le persone comprese in tali categorie. Che possono essere percepite come "strane" (v. titolo), quando sono semplicemente 'uniche', e in quanto tali tutelate dalla legge.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Guardi a me pare che sua madre se ne freghi invece.. Voleva anche suicidarsi lui per motivi suoi di lui, noi glielo abbiamo detto a sua madre, non ha fatto altro che dire che anche altre persone glielo avevano detto ma non l'ha portato da nessun psicologo che io sappia. Mi scusi ma io a prescindere se lui è mezzo invalido o no, se è sulle categorie protette o meno, a me piace lui come carattere e anche fisicamente non è male, dunque è normale che io voglia capire perché lui è così chiuso con la sessualità... Dato che piaccio anche a lui, mi pare normale che una persona prima o poi voglia farci cose insieme... E mi pare anche normale, che se lui non dovesse darsi una svegliata, è normale che una persona possa fuggire in cerca di un altro... Poi sembra abbia paura della madre, perché anche per togliersi una maglietta, sta lì a dirmi "e se poi mi scopre", come se a quell'età di quasi 30 anni dovesse dare spiegazioni su ciò che fa o non fa con una donna alla madre... Lui credo si vergogni e /o timido riguardo alla sessualità, al spogliarsi davanti ad una persona... Dice che è un tipo riservato... Ma se vorrà fare qualcosa con una donna, non potrà essere riservato per sempre, prima o poi dovrà sbloccarsi... Comunque è lui che dovrebbe andare non io riguardo questa faccenda, capire con uno psicologo cosa che gli avevo consigliato anche per i suoi pensieri suicidari ma non ne vuole sapere... Poi senza sua madre non fa quasi niente, lui cammina ragiona, parla è un ragazzo intelligente, ma senza sua madre non va da nessuna parte o quasi, vuole sempre sua madre, secondo me lui è tanto forse da svegliare e basta... Forse intanto dovrei cominciare per gradi, con semplici abbracci e baci tipo, semplici contatti fisici, poi provare successivamente a vedere se si sblocca per andare oltre sempre se lui vuole ovvio ma penso di si... Può darsi sia solo tanto timido e tanta vergogna riguardo al sesso.. Però se non si sblocca proprio, neanche con la tanta confidenza allora ha un problema forse... Comunque lui è anche peggio di me a quanto pare, io quando avevo bisogno di aiuto per cose mie, sono andata a fare le sedute dallo psicologo, lui invece no non ne vuole sapere... Io la crocerossina? Ma magari facessi la crocerossina, a quest'ora avrei aiutato le persone ecc anziché fregarmene e avere i sensi di colpa... Si perché anche da quando è morto mio padre, che aveva una specie di Alzheimer, poi un giorno gli è venuta la febbre e altro e poi è morto, la mia paura è che possa essere stata io a causa che gli ho aperto la finestra (dato che gliela aprivo perché faceva caldo ed era sudato), ho paura sia stato un colpo di aria, paura di averlo fatto apposta perché è vero che io sono una persona menefreghista perché l'ho visto come sono anche con me stessa, oppure per rabbia dato che io non ci andavo molto d'accordo... Non soffro di disturbo ossessivo compulsivo, è che sono proprio io come persona menefreghista, solo che non so come togliere questo peso di colpe.. Ma quella di mio padre non è l'unica faccenda, io ho ucciso veramente per esempio le lucertole, quelle le ho uccise quando era piccola per divertimento e i miei me lo lasciavano fare, anche loro comunque menefreghisti, ma non si doveva fare perché è pur sempre omicidi... Vorrei essere proprio una crocerossina piuttosto che essere assassina anche se magari indirettamente... Non è facile vivere con me stessa...
[#3]
Ex utente
Non so se abbia letto la risposta precedente ma io ho scritto qua perché volevo sapere cosa devo fare, cosa si può fare per "svegliare" una persona che a quanto pare forse si vergogna o è timido semplicemente... Lui non vuole saperne di essere aiutato da un professionista, cosa posso fare io allora, sempre ammesso se posso fare qualcosa per far superare sta cosa sua di lui... Devo provare iniziare con un maggior contatto fisico iniziando a gradi, tipo abbracci baci? So il sesso non è tutto ma dubito che starei con un uomo che non mi soddisfa anche sessualmente... E mi pare normale la cosa. Gliene parlerei con sua madre di questa cosa, ma lui me lo impedisce, mi impedisce di parlare con sua madre di cose che riguardano io e lui... Con chi devo parlare allora, beh mi è venuto in mente che potevo parlarne qui... Anche se mi rendo conto che dovrebbe essere lui ad interrogarsi e spiegarsi meglio e semmai se ce n'è bisogno essere aiutato da chi di dovere...
[#4]
Gentile utente,
Lei scrive qui "..perché volevo sapere cosa devo fare, cosa si può fare per "svegliare" una persona.." sessualmente.
Lei saprà che gli psicologi e psicologhe non forniscono indicazioni concrete sul cosa fare, sui comportamenti concreti da assumere nella vita. Tanto più
-quando ciò riguardo una terza persona,
-quando la richiesta giunge attraverso un consulto online anonimo,
-quando il ragazzo di cui si parla fa parte delle categorie protette, nelle quali sono inserite anche persone "incapaci di intendere di volere" tutelate dalla legge.
Le raccomandiamo dunque:
-di fare molta attenzione ai propri comportamenti,
-di avere rispetto per situazioni che in realtà sono più complesse di quanto possono apparire a Lei,
-di riflettere sulle sue esperienze, che noi conosciamo attraverso i consulti nel corso degli anni, per capire se Le hanno fatto scoprire qualcosa di utile per questa circostanza.
Saluti cordiali.
Dott.Brunialti
Lei scrive qui "..perché volevo sapere cosa devo fare, cosa si può fare per "svegliare" una persona.." sessualmente.
Lei saprà che gli psicologi e psicologhe non forniscono indicazioni concrete sul cosa fare, sui comportamenti concreti da assumere nella vita. Tanto più
-quando ciò riguardo una terza persona,
-quando la richiesta giunge attraverso un consulto online anonimo,
-quando il ragazzo di cui si parla fa parte delle categorie protette, nelle quali sono inserite anche persone "incapaci di intendere di volere" tutelate dalla legge.
Le raccomandiamo dunque:
-di fare molta attenzione ai propri comportamenti,
-di avere rispetto per situazioni che in realtà sono più complesse di quanto possono apparire a Lei,
-di riflettere sulle sue esperienze, che noi conosciamo attraverso i consulti nel corso degli anni, per capire se Le hanno fatto scoprire qualcosa di utile per questa circostanza.
Saluti cordiali.
Dott.Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.4k visite dal 06/07/2024.
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